CARTELLINO ROSSO - Opacità trasparenti

cartellino rossoPensavamo che la nuova gestione del mondo arbitrale si fosse ormai appropriata del principio della trasparenza… e invece già arrivano i primi echi riguardanti i passaggi di categoria verso la massima serie e le ipotesi sui nuovi designatori!

Dovrebbero arrivare al traguardo della CAN quasi certamente gli arbitri Doveri, Giancola e Nasca, sconosciuti forse al grande pubblico, ma molto rinomati nell’occulto mondo delle giacchette nere!

Per gli altri papabili circolano i nomi di Gallione, Baratta, Corletto, Guida: molto dipenderà dai posti a disposizione nella massima serie e se, come pare, si darà corso ad una riduzione degli arbitri a disposizione della CAN.

Ma per la scelta definitiva arrivano voci di acque molto agitate tra i dirigenti preposti: ciascuno ovviamente attinge ai propri allevamenti, atti a soddisfare anche le esigenze di regioni forti!

C’è solo il rischio che non arrivino in serie A dei purosangue, bensì cavalli da circo e non ce ne vogliano gli interessati, ma, visto all’opera l’altra sera il miglior arbitro al mondo, non ci fa scandalo neppure il buon Ovrebo!

La verità è che purtroppo i vertici arbitrali a tutti i livelli, nazionali ed internazionali, parlano di meritocrazia e agiscono invece sempre con criteri geopolitici.

E se Platini non si è degnato nemmeno di chiedere scusa alla platea europea per l’infelice designazione di Ovrebo in una semifinale di Champions, ci auguriamo che il nostro Nicchi cominci a far pulizia tra i vari dirigenti arbitrali creando lo spazio per uomini del calibro di Braschi e Bettin ad esempio, troppo presto accantonati.

A proposto di Nicchi: giuridicamente impeccabili le sue osservazioni sull’opportunità di continuare a designare Rocchi e Dondarini, a processo a Napoli con il rito abbreviato!

Ma la stessa presunzione di non colpevolezza non ha evitato il linciaggio morale agli altri tesserati AIA nelle prime ore di “Calciopoli”, enfatizzando altresì una giustizia sportiva che ha eliminato il diritto di difesa, guidata solo da esigenze epurative, come ha ben osservato recentemente l’ex presidente federale Carraro.