Le (ju29)vere ragioni della partenza di Ibra

severgniniBeppe Severgnini, sul Corrierone, ha tentato di esorcizzare la dipartita del fautore delle uniche fortune sul campo degli ultimi 20 anni della sua squadra del cuore. In perfetto Bauscia style, ha così messo insieme un elenco in cui fantastica su come rendere accettabile il congedo. Siccome agli amici nerazzurri siamo molto affezionati, abbiamo incaricato un redattore ju29ro tra i più misurati di riportarlo alla realtà. Le ipotesi di Severgnini sono in neretto; sotto, le rettifiche di Trillo.

1) Perché vuole andarci
E nell'andarci vi ci manda.

2) Perché «vuole provare qualcosa di nuovo» (anche noi: per esempio, vincere la Champions)
Ma la Champions si vince là. Lui proverà qualcosa di nuovo, voi tornerete a provare qualcosa di vecchio: il caro e inossidabile "non vincete mai". Ricorda?

3) Perché c'è chi si cura il mal di pancia coi fermenti lattici, e chi deve fare una passeggiata sulle «ramblas»
Ma voi, abituati da sempre a fare cagare, non sbaglierete certo la cura per il vostro, di mal di pancia.

4) Perché adesso vediamo cosa sa fare Mourinho (vincere lo scudetto con Ibra? Ci riusciamo anche voi, io e Zaccheroni).
Zaccheroni, nel caso le fosse sfuggito, uno scudetto lo ha vinto senza bisogno di avere Ibra. Ma era al Milan, ovviamente.

5) Perché Zlatan, finché è rimasto, è rimasto per passione e per soldi. Mica perché «gliel'aveva ordinato Dio».
Per soldi, direi. Di patire evidentemente s'è rotto le palle.

6) Perché non potevamo lasciare al Milan l'esclusiva della partenze drammatiche.
Fantastica. Un muto che sfotte il cugino perché balbetta.

7) Perché l'Inter non è un carcere. Le strisce bianconere verticali le indossa qualcun altro.
A)L'Inter non è un carcere, l'Inter è un circo. Ma non approfitti troppo del fatto di esservi portati. Quelli dell'Ascoli potrebbero prendersela lo stesso.
B) L'Inter non sarà un carcere, ma rispetto a quelli con le strisce bianconere, nel 2006, s'è risparmiata due carcerati in cambio di una multa (Oriali e Recoba patteggiarono la pena per il passaporto falso e la patente risultata rubata alla Motorizzazione di Latina ndr).

8) Perché una squadra di calcio è un «reality», e Zlatan s'è fatto la «nomination» da solo.
La vostra squadra non è un reality ma una sit-com, e Zlatan vuole fare cinema serio.

9) Perché, comunque, aveva esaurito lo spazio per il tatuaggio del prossimo scudetto.
Non si preoccupi: per tatuare i vostri prossimi successi basteranno le orecchie di Niki Lauda.

10) Perché noi piccoli tifosi abbiamo il dovere di essere riconoscenti, e i grandi calciatori hanno il diritto di mostrarsi ingrati.
No, i grandi giocatori hanno il diritto di giocare solo in grandi squadre. E Zlatan, dopo una breve pausa di tre anni, riprenderà a farlo.

11) Perché, partiti Ibra e Maxwell, per un po' non sentiremo parlare dell'agente Raiola.
Occhio al bilancio, si fidi: presto potreste cominciare a sentir parlare dell'agente Starsky.

12) Perché Zlatan, per punizione, dovrà imparare il nome del direttore tecnico del Barcellona: Aitor Txiki Begiristain. Marco Branca era più facile.
In compenso non dovrà più chiedere aiuto alla IBM per calcolare da quanto tempo la sua squadra non vince una Coppa dei Campioni.

13) Perché adesso Balotelli, per litigare con un giocatore dell'Inter, deve procurarsi uno specchio.
Non mi pare un gran successo. Continuerà comunque a rompere i coglioni e a litigare con gli altri 400 giocatori della serie A.

14) Perché il centravanti appena acquistato dal Genoa non rischia di diventare il Milito Ignoto.
Con Balotelli ed Eto'o, più probabile che diventi un Milito-Ignotta.

15) Perché diamo qualche possibilità ai rivali: vincere facile non ci dà più gusto.
Infatti non vincerete più, non si preoccupi.

16) Perché Moratti, da oggi, è un miliardario meno povero.
A dire il vero hanno sempre detto che fosse un miliardario a dir poco sprecone. Vendere Zlatan servirà ad invertire la tendenza, secondo lei?

17) Perché va bene così.
No che non va bene, non dica balle. Ma è così: fatevene una ragione.