Una piccola Firenze e un grande Marianella

della valleStucchevole il coro di piagnistei che si è levato dall'ambiente viola (e non solo), coro che, com'era ampiamente prevedibile, ha scaricato le responsabilità per l'eliminazione dalla Champions League della Fiorentina degli scarpari sulle spalle di Ovrebo. Il popolo fiorentino si è distinto una volta di più per la civiltà dimostrata: "Ladri! Ladri!" e "Solo rubare, sapete solo rubare!" i cori rivolti dall'intero "Franchi" ai bavaresi che festeggiavano la qualificazione sotto lo spicchio riservato ai loro tifosi. E all'unisono, come un nastro registrato, si sono espressi in merito Della Valle, Prandelli, Frey, Jovetic, Montolivo, i telecronisti di Sky e lo studio della tv satellitare nel post partita.
Tutto questo nonostante siano passate decine di volte le immagini di Gilardino in evidente fuorigioco nell'azione che porta al 2-0 viola, nonostante Klose (sì, proprio lui, l'uomo che all'andata aveva segnato il gol dello scandalo!) sia stato fermato per ben due volte, lanciato solo verso Frey, in situazioni di off side palesemente inesistenti. Avete sentito qualcuno parlare di questi episodi? A molti tifosi italiani e ai fiorentini in particolare gli errori a sfavore pesano più di quelli a favore, per il concetto molto diffuso che le vicende del campo siano regolari solo se vincono loro.
Effetto di una pessima mancanza di cultura radicata principalmente in certe società e in certi ambienti, fenomeno che negli ultimi anni ha attecchito quasi ovunque nel nostro calcio e nel nostro Paese.
A maggior ragione fa impressione che questi atteggiamenti provengano da una città che probabilmente crede che il tempo si sia fermato al Rinascimento, che chiede continuamente rispetto, ma è la prima a dare il cattivo esempio.
Vedi le magliette rosse con la scritta "-39", il gemellaggio con i tifosi del Liverpool e il conteggio da 1 a 39 (fresco di sabato scorso, episodio nemmeno sanzionato dal giudice sportivo), slanci di "grande civiltà" legati alla tragedia dell'Heysel.
In Italia è sempre colpa degli altri, parlando di calcio generalmente della Juventus, vecchia o nuova che sia, perfetto capro espiatorio per giustificare una classifica deficitaria o per scongiurare la paura di non raggiungere obiettivi che rischiano di sfuggire di mano.
All'estero abbiamo scoperto che è colpa dello "juventino" Platini, a proposito del quale si levano insulti e sospetti legati al suo passato bianconero.
Un appello ai tifosi viola: ma cari fiorentini, chi vi calcola? Chi vi ritenete di essere per suscitare le "vendette" di Platini? E poi, scusate, di cosa si dovrebbe vendicare un "gobbo" che mai vi ha avuti come avversari per qualcosa di concreto? A quei tempi non c'eravate mai, come del resto è accaduto in quasi tutta la vostra storia. Provate, se mai vi sarà possibile (e soprattutto se mai ne sarete in grado), ad analizzare i fatti del campo con obiettività, e prendete esempio dall'unica mosca bianca della serata.
Perché una mosca bianca c'è stata: Massimo Marianella su Sky Sport 24, in disaccordo con il continuo piagnisteo anti-Ovrebo, perché: "...allora si dovrebbe dire che l'arbitro norvegese risparmiò l'espulsione a Kroldrup sul rigore concesso al Bayern, fatto che avrebbe lasciato i viola in 10 contro 11 per l'intera ripresa. Un Kroldrup, fra l'altro, che al rientro delle squadre in campo fu autore dell'immediato e momentaneo pareggio della Fiorentina".
Marianella, immediatamente subissato di critiche via chat e sms dai tifosi fiorentini a causa della sacrilega considerazione, si dedica prevalentemente al calcio inglese, e al calcio giocato in particolare, ed è sostanzialmente fuori dal marasma del nostro carrozzone calcistico. Ed è grande tifoso dell'Arsenal.
Sì, l'Arsenal, quella squadra che si presentava all'altra partita di Champions League in programma ieri sera, in contemporanea al Grande Evento fiorentino, nelle stesse condizioni della squadra che indossa una maglia di un colore che porta buono solo in Giappone: ad Oporto i ragazzi di Wenger rimediarono una sconfitta per 2-1 e vennero penalizzati dalle sciocchezze del proprio portiere e da errori simili a quelli di Ovrebo.
Lo stesso Arsenal che da mesi gioca senza il suo miglior attaccante (Van Persie, che vale Mutu), a proposito di un altro argomento "caldo" per giustificare l'eliminazione dei Della Valle-boys, e che, nella partita cardine della stagione doveva fare a meno del suo miglior elemento: Cesc Fabregas. Risultato finale della partita dell'Emirates? 5-0 per i Gunners.
Capito, Firenze?