Verità e sconcertanti sciocchezze.

DOMINIO. L'amico DominioBianconero ci fa rilevare che la classifica dei marcatori della serie A è la seguente:
Trezeguet 15 reti
Ibrahimovic 13 reti
Mutu 13 reti
Inoltre, Del Piero 9 reti e Zalayeta 7 reti.
Questi cinque giocatori fino a due anni fa giocavano tutti nella Juve di Capello e della Triade. Eppure qualcuno continua a dire che Moggi comprava la partite.
Diciamo che "capiva di calcio" e che comprava i giocatori e non le pippe.

MUGHINI. La differenza con i tribolati giorni di mercato passati e con le scelte del duo Secco&Blanc è così evidente che ieri, alla richiesta di un parere sull'operazione vendita di Boumsong ed acquisto di Stendardo, Mughini non ha potuto trattenersi dichiarando "Non sono un esperto di logica per cui non arrivo a capire il significato di questa operazione. C'è una totale confusione e l'unica salvezza sarebbe un ritorno di Luciano Moggi alla Juve, non necessariamente come D.G. ma magari come centralinista. C'è un estremo bisogno di qualcuno che capisca di calcio". Per ribadire con forza il concetto ha aggiunto "Sono stato chiaro?". Una società di calcio ha bisogno di buoni amministratori ma anche di almeno una persona che capisca di calcio e sappia scegliere i calciatori giusti. Per noi è chiaro da tempo ... ma chissà se e quando lo capiranno i "simpaticoni" della proprietà.

IL TIFOSO VENDE SECCO. Lo sconcerto deve aver raggiunto limiti insopportabili per un tifoso che "seccato" ha deciso di mettere all'asta il DS Secco su E-Bay. La notizia è stata addirittura data da La Stampa, il giornale degli "eredi degli Agnelli" in questo modo:
"Deluso dal mercato, un tifoso della Juventus mette all'asta il ds Secco
Il sostenitore: «Adesso basta - scrive - chiedo ufficialmente ad ebay di trovare una soluzione»
«Vendo o permuto attuale Ds della Juventus Alessio Secco». È questo l’annuncio pubblicato da un tifoso bianconero su eBay, vistosamente deluso dal mercato condotto dal direttore sportivo della Vecchia Signora. «Adesso basta - scrive - chiedo ufficialmente ad ebay di trovare una soluzione verso chi nell’ultima campagna acquisti della Juventus ha combinato solo disastri. Mi riferisco alll’attuale direttore sportivo: Alessio Secco. Quest’uomo è stato capace in una sola sessione di mercato a dilapidare un patrimonio immenso con acquisti che si sono rilevati clamorasamente delle bufale». «L’asta - scrive ancora - parte da 0.01 euro, il prezzo lo fate voi. Sono disponibile a permutare il nostro "amato" ds con una batteria di pentole anche usata basta che ve lo prendete». L'asta si è chiusa nel primo pomeriggio con un’offerta di 14,50 euro".

A proposito di questa notizia vale la pena leggere l'articolo di Trillo "Quanto fa tutto in blocco?".

IL MEDIUM. Amici di forum segnalano che su RAI International Italo Cucci ha parlato in modo ironico di un articolo di Ostellino su Calciopoli. Cucci avrebbe detto che nel giorno in cui tutti i grandi giornalisti parlavano della caduta del governo Ostellino scriveva su un argomento frivolo. Inoltre, ha aggiunto che riceve centinaia di email deliranti e sanguinarie, ma che lui nemmeno le legge. Quest'uomo ha "incredibili poteri mediatici": senza leggere le mail sa che contengono messaggi deliranti e sanguinari. Inchiniamoci.

RIBALTONE. Sulla trasformazione di Tuttosport e sull'Inter, Enzo Bucchioni scrive su Quotidiano.net:
Adesso fra Juve e Inter il ribaltone è completo
Passa perfino inosservata l’improvvisa simpatia interista di un giornale da sempre filo-juventino: siamo pronti per il sole a mezzanotte. E Moratti, autodefinitosi campione di fair-play, correttezza e signorilità ai tempi delle sconfitte, ora che vince fa più o meno quello che faceva l’antipatico e prepotente Giraudo. Anzi, meglio: il silenzio stampa è scattato ai primi titoli e ai primi commenti non graditi. Non placano la sete di vittorie uno scudetto di cartone, uno conquistato senza avversari e uno (questo) più che dominato? Evidentemente no. Chi vince vuole stravincere, come fosse una droga. Chiedere alla povera Juve in crisi di astinenza e di decenza. Vendere un giocatore (Boumsong e non Pelè) per poi rivolerlo indietro il giorno dopo è il colmo: non l’aveva fatto neanche l’Inter quando preferiva Centofanti a Roberto Carlos. Ora il ribaltone della storia è completo.


IL SILENZIO DEGLI ONESTI. Ha ragione Bucchioni: neanche una lunga serie di "punti regalo" hanno aiutato gli autodefinitisi "onesti" ad accettare qualche prima pagina di critica dopo la gara con il Parma. E' scattato lo sdegnato silenzio stampa nerazzurro, sembra imposto direttamente dal petrolecologista presidente. Però più che un silenzio è la scelta di un unico canale preposto a rivolgere le domande: Inter Channel by Scarpini. In pratica si evitano le domande scomode e si usa il megafono di casa per gridare. Infatti, le dichiarazioni di Mancini vengono riportate da tutti i media che, però, non possono rivolgergli nessuna domada ... solo registrare la voce che proviene dal "muro del pianto".
Alla scomodissima domanda di Inter Channel sul doppio giallo per Cesar il Mancio risponde "Non ci interessano questi episodi" ma non facciamo neppure in tempo a pensare che sia, finalmente, disteso e sereno che subito aggiunge "vorrà dire che mercoledì a Torino scenderemo in campo già in dieci così avremo risolto anche questo problema". No, non è cambiato per nulla. Fino ad ora ci eravamo evitati il tedioso lamento manciniano solo perchè i tanti favori dispensati agli "onesti" erano stati coperti da giornalisti amici con peana e profusione di lodi. Come si son permessi di scrivere quello che era evidente a tutti, gli "onesti" non hanno gradito. Vogliono la botte piena e la moglie ubriaca, o meglio, la classifica piena di "punti-regalo" e la stampa ubriaca a complimentarsi. Non trovano conforto neppure nei 5 punti di vantaggio sulla Roma, tanti quanti ne hanno prodotto i regali arbitrali ricevuti a Siena e con il Parma. Si perchè se uno, tra Mancini e Spalletti, ha ragione di lamentarsi quello è Spalletti che dovrebbe stare a pari punti con gli "onesti".

L'INTERISTA. Se Mancini è "The Voice" riconosciuta del lamento, i giornalisti simpatizzanti non scherzano. Basta leggere cosa scrive Leo Turrini su Quotidiano.net:
"Altro che aiuti arbitrali: l'Inter è la più forte e Calciopoli non è servita a nulla
Questo è un messaggio agli anti-interisti in servizio permanente effettivo. Ed è anche un tentativo di portare via il lavoro a Roberto Scarpini, il leggendario direttore di ’Inter Channel’. In breve: ma perché non provate a farla giocare in nove, la squadra di Moratti e di Mancini? Forse, in tal caso, arriverebbero quelle sconfitte che, persino in dieci contro undici, i campioni d’Italia riescono ad evitare."

Ed ancora: "All’indomani della esilarante (beninteso, da un punto di vista rigorosamente e dichiaratamente morattiano, come quello di chi scrive) campagna che tendeva ad istituire un parallelo tra la Beneamata e la gloriosa Juventus della Triade, le circostanze si sono incaricate di determinare episodi curiosi. In Coppa Italia e poi in campionato, a torto o a ragione, curiosamente i nerazzurri sono stati costretti ad affrontare validissimi avversari in condizione di inferiorità numerica."
Turrini si decida: a torto o a ragione? Non è la stessa cosa. Si esponga senza alimentare, tra le righe, la cultura del sospetto.
Turrini chiude il suo articolo con queste considerazioni "Ecco: Calciopoli ha fallito non perché fossero da giustificare le vergogne delle schede telefoniche, ma perché la bonifica dell’ambiente non ha cambiato gli spiriti del popolino. A furia di dire che tanto siamo tutti uguali, in qualunque contesto, in Parlamento come nelle scuole o negli uffici, si arriva a giustificare sempre il senatore indegno, il maestro fannullone, l’impiegato assenteista, eccetera. Forse è tempo che l’Italia si riappropri del diritto alla differenza, prima che sia troppo tardi. E non solo per il pallone".
Quale era la ricetta di Turrini per "cambiare gli spiriti del popolino" (che espressione infelice)? Dopo che per anni hanno lavorato per alimentare la teoria del sospetto nella gente ora si meravigliano se viene applicata anche per quanto riguarda l'Inter.
Turrini sarebbe più credibile se desse il buon esempio rimarcando, per esempio, una differenza scomoda: solo l'Inter è accusata, dal pm di Milano, di aver falsificato il suo bilancio per ottenere un'iscrizione al campionato che, altrimenti, non avrebbe potuto ottenere. Lo scriva Turrini, prima che sia troppo tardi.

SCONCERTANTE. Siamo sempre sconcertati davanti ad un giornalista che alterna cose esatte ma scitte in ritardo a sciocchezze, come fa Sconcerti in un articolo sul Corriere della Sera dal titolo "Democrazia della sciocchezza":
"Classe arbitrale sicuramente onesta ma fragile. Questa è la vera grande novità.
A conferma che la sudditanza esiste e non è sempre soltanto psicologica, adesso è l’Inter a doversi giustamente lamentare con gli arbitri. In una settimana è tutto seccamente rovesciato. Due volte su due squadra lasciata in 10 uomini, un gol di Ibrahimovic annullato fra molti dubbi. Non ci sono ancora abbastanza indizi per fare una prova, ma resta chiara la fragilità di questa giovane classe arbitrale".

Informiamo Sconcerti che non si può scrivere di gol annullato quando l'arbitro fischia prima che lo svedese tiri. Lui trova che i lamenti interisti siano giusti? Cesar ha fatto una carezza a Mesto e questi è uscito perchè commosso e non infortunato?
"Va dove la porta il vento. Non entro nelle polemiche fra tifosi o di chi addirittura rispolvera il processo alla Juve per dispensare patenti di onestà. La Juve allora fu condannata perché due suoi dirigenti tentavano da anni di condizionare gli arbitri attraverso rapporti diretti che non sono ammessi da regolamento. Non una sola partita fu trovata compromessa né per la Juve né per le altre squadre penalizzate, ma i rapporti irregolari restavano. E d’altronde basterebbe sempre ricordare che è stata la Juve a dare la prima sentenza su se stessa licenziando in 24 ore sia Giraudo che Moggi molto prima dei processi sportivi. Ma quella fase di calcio era paradossalmente «migliore» di questa, meno pericolosa perché più prevedibile. Si sapeva chi erano i nostri e chi il nemico. A grandi linee, ma si sapeva."
Ancora sconcerto: dove ha le prove, Sconcerti, di rapporti diretti di Giraudo e Moggi tendenti a condizionare gli arbitri? Quelli li aveva il Milan attraverso Meani e l'Inter che "ospitava" in casa ed in sede Nucini. Scrive male ma intende, Sconcerti, rapporti con i designatori? Allora rettifichi il suo articolo! Scrive "rapporti diretti che non sono ammessi da regolamento" e non sbaglia perchè usa il verbo al presente. Infatti, oggi, sul nuovo Codice di giustizia Sportiva, l'Art. 1 vieta quei comportamenti: una variazione che testimonia come prima, invece, non erano vietati. Consigliamo, a Sconcerti per primo, la lettura del parere di un avvocato.
"L’Inter è ancora fortissima e ha giocato molto bene anche a Udine, ma è la crescita costante della Roma a riportare incertezza. Da 12 partite stanno facendo gli stessi punti, segno di una somiglianza tecnica che fino a ora la classifica non ha esattamente reso. Segnalerei semmai l’ineleganza del silenzio stampa e, peggio, la sottolineatura «dell’offesa» implicita nel parlare solo con il canale della casa. È la stessa cosa che faceva la Juventus quando si sentiva accusata e non ammetteva discussioni. Se si vuole essere diversi davvero, bisogna avere un altro coraggio."
Ancora sconcertati da tanta disinformazione. Eppure Sconcerti lavora anche a SKY e dovrebbe sapere che non è la stessa cosa che faceva la Juventus, perchè la Juve non aveva Juve Channel, non c'era ancora, a fargli da megafono per le proteste mentre era in silenzio stampa. Quante inesattezze per un giornalista che scrive sul Corsera, che SKY e molti abbonati pagano come "opinionista".
Intanto nel silenzio generale la Fiorentina, cara a Sconcerti, ha ottenuto ieri il terzo aiuto arbitrale consecutivo: eclatante rigore non assegnato all'Empoli sullo 0-0. Ma ora tutto è onestissimo e pulitissimo ... resta un certo giornalismo "tifoso" ma a quello, ormai, siamo abituati e non c'è rimedio.