Prima di parlare pensa

BuffonIn una recente intervista rilasciata a Studio Sport il 27/04/2011, il portiere della Juventus e della Nazionale italiana ha pensato di rallegrare ulteriormente il popolo bianconero con un'altra uscita delle sue (non dai pali ovviamente, quelle ormai sono solamente un dolce ricordo): "Diciamo che la serie B ed i primi due anni di serie A sono stati fantastici e sono stati una bellissima cavalcata. E veramente il sogno di vincere lo scudetto lo cullavamo. Adesso, in queste ultime due stagioni, c'è stato un brusco stop e sicuramente è un po' più difficile. Questa situazione la si vive bene, la si fa con piacere questa sofferenza perché è la Juventus, però non è facile".

L'ennesimo ritorno allo Smile-Style di cobolliana memoria non è certo cosa gradita a molti juventini inferociti dal 2006 ad oggi, ma evidentemente al numero uno della Vecchia Signora non interessano né l'esposto che da circa un anno aspetta di essere preso in considerazione, né i due scudetti scippati, né il processo tuttora in corso a Napoli.
Il signor Buffon evidentemente non è a conoscenza della nausea di molti tifosi bianconeri circa questo atteggiamento su Calciopoli che va ad unirsi al sorriso stampato in viso nel momento in cui la Juve viene sconfitta. Non solo come portiere si è normalizzato da un po' di tempo a questa parte, non solo è stato capace di far segnare un certo Gattuso di sinistro (prima volta nella sua carriera) con una "ciofeca", non solo non ricordiamo più quelle uscite spericolate dai pali che tanto ci esaltavano, ma dobbiamo anche sorbirci baci e abbracci a fine partita conditi con uno smile a 32 denti?
Il ritornello di quanto è stata bella la serie B mi è parso subito di averlo ascoltato diverse volte da mister sorriso. Basta fare una piccola ricerca sul web ed in effetti si nota subito quanto Buffon sia particolarmente legato alla seconda lettera dell'alfabeto:


21 settembre 2006.
"La B è una cosa nuova, quest'anno la faccio più volentieri della serie A".

16 ottobre 2006.

"Cosa si prova a essere ultimi in serie B? Un po' di smarrimento perché sei vicino alla C...".
"Tra l'essere simpatici in B o antipatici in A, meglio essere onesti.."

5 dicembre 2006.
"Il mio cuore mi ha convinto a restare. Quando hanno retrocesso in B la Juventus, ho pensato che si trattasse di una decisione di una ferocia estrema. Questa squadra mi ha dato tanto. Mi ha fatto diventare il grande calciatore che sono e non mi sembrava giusto abbandonarla così".

22 febbraio 2007.
"Prima di quest'estate avevo bisogno di un cambiamento radicale, è per questo che avevo preso in considerazione l'ipotesi di lasciare la Juve. Poi c'è stato Calciopoli, e tutto a un tratto mi sono ritrovato in serie B, un'esperienza nuova, e non ho più sentito l'esigenza di nuovi stimoli".

"Sul mio futuro c'è ancora incertezza, non ho ancora fatto alcuna scelta, e sto discutendo con la società. La cosa importante è pensare al presente, per ritornare in serie A al più presto. Il mio futuro all'Inter? Non si può mai dire mai, sarebbe un'offesa nei confronti di tutti gli interisti; dirigenti, giocatori e tifosi. Sono orgoglioso di essere juventino, ma nella vita non si sa mai. Mi sono però accorto che per i tifosi il mio passaggio in nerazzurro sarebbe un cruccio, mi fermano per strada e mi dicono: 'Vai dove vuoi, ma non all'Inter'".

22 marzo 2007.
"Ho preso la decisione di rimanere alla Juve anche in B in maniera istintiva, non sono stato felice ma di più. Quello che dicevo a luglio è stato confermato, ma cosa farò in seguito ancora non lo so".

17 giugno 2007.

"Della B resterà l'orgoglio di averla vinta, dominata. Un purgatorio inevitabile: era l'unico modo, agli occhi della gente, di far tornare simpatica la Juve".

14 febbraio 2008.
"Se la B fosse stata una scelta scontata non l'avrei fatta".


18 novembre 2008.
"Tornare in serie A non è stato facile. Tutti lo davano per scontato ma quando ti trovi in B squadre come Napoli e Genoa e con 17 punti di penalizzazione e io che sono stato in certi stadi e ho vissuto determinate partite vinte di misura, vi posso assicurare che non è stato semplice. Quella volta a Crotone fu incredibile: erano tutti in ospedale per vedere la partita dalle finestre".

30 gennaio 2009.
"Se la Juventus non fosse andata in serie B sarei andato via per un po' di cose che c'erano e non mi piacevano. Ma quello che è successo ha fatto in modo che rimanessi ed è stato un bene. Adesso non ci sono i presupposti per lasciare i bianconeri, sto talmente bene qui..."

20 febbraio 2009.

"Durante l'anno di B non ho mai voluto guardare una partita di serie A, non volevo sapere neanche i risultati o la classifica".

30 aprile 2009.
"Sono orgoglioso di me stesso: pochi giocatori hanno fatto quello che ho fatto io, come arrivare secondo al Pallone d'Oro (2006), giocando in una squadra di Serie B".

25 maggio 2009.
"Mi piace ripetere che sono stato l'unico giocatore di serie B che si è classificato al secondo posto nella classifica di questo importante premio, è una grande soddisfazione".

"È stata una scelta di coscienza la mia permanenza in B. Non so se la mia decisione fu determinante perché restassero anche altri, ad ogni modo sapevo che il mio ruolo era importante".

3 febbraio 2010.
"Non so spiegarmi ciò che è accaduto, negli ultimi 10 anni è il periodo più difficile, serie B compresa".

"Ci sono giocatori che hanno dato tanto e altri che possono ancora dare molto, poi è chiaro che la Juve dall'anno della serie B e anche dal primo anno di serie A è stata cambiata parecchio prendendo anche giocatori giovani e promettenti"

22 dicembre 2010.
"Ho accettato la serie B e ne vado ancora fiero perché ha cementato il mio rapporto con la gente che si è fatta sentire vicina durante questi mesi.

9 febbraio 2011.
"Quando succedono certe cose è normale che se ne parli nei mesi successivi, per cui adesso son passati cinque anni ed io penso che sia anche giusto guardare avanti, il passato è importante, ma il futuro lo è ancora di più".

17 febbraio 2011.
"Le soddisfazioni più grandi sono sicuramente lo scudetto del 5 maggio, splendido, perché inaspettato. Poi la finale di Manchester: anche se il risultato è stato negativo, rimarrà sempre un ricordo storico importante nell'immaginario dei tifosi juventini. La trasferta di Rimini in Serie B...".

25 febbraio 2011.
"In B sono rimasto per una sorta di rispetto verso alcuni dirigenti e rispetto verso i nostri tifosi, poi venivo dal Mondiale vinto e la sete di vittoria era un tantino appagata, penso sia stata una cosa positiva per il calcio".

8 marzo 2011.
"Ho seguito la Juve anche in Serie B e senza dubbio ci ho guadagnato sotto il profilo umano, coi tifosi che hanno un amore incondizionato nei miei confronti".

E, dulcis in fundo, come precedentemente scritto, la perla del 27/04/2011:
"Diciamo che la serie B ed i primi due anni di serie A sono stati fantastici e sono stati una bellissima cavalcata. E veramente il sogno di vincere lo scudetto lo cullavamo. Adesso, in queste ultime due stagioni, c'è stato un brusco stop e sicuramente è un po' più difficile. Questa situazione la si vive bene, la si fa con piacere questa sofferenza perché è la Juventus, però non è facile".

Quali saranno le prossime uscite del portiere bianconero? Magari “Ispiriamoci ai valori di Facchetti”? Oppure “Il 5 maggio è una poesia del Manzoni”? O forse “Chiediamo scusa al calcio italiano per il male commesso”?

Prima di parlare pensa: 29.