THE DAY AFTER: La Roma ferita ora aspetta l’Inter, Ranieri vede i fantasmi

ranieriNel quinto campionato interaziendale post Calciopoli bastano quattro giornate per lanciare gli onesti in vetta. Vincono facile i nerazzurri con il contributo di un Bari insolitamente giù di corda e autolesionista tanto da beccarne quattro con il gentile omaggio agli avversari di un paio di rigori. Dietro l’Inter sembra la classifica della serie B di qualche anno fa: ci sono Chievo, Brescia, Catania, Lazio e Cesena. Le grandi, o presunte tali stanno dietro, sempre di più.

Roma e Napoli giù. A far notizia sono le due sconfitte di Roma e Napoli. Imprevedibile il capitombolo del ciuccio partenopeo che passa in vantaggio e poi viene travolto da un Chievo che si attesta al secondo posto insieme al Brescia che, complice un arbitraggio non certo all’altezza della sua situazione, batte la Roma aprendo di fatto la crisi dei capitolini. Per i giallorossi l’incontro finisce con il portiere Julio Sergio in lacrime, che rimane in campo negli ultimi minuti nonostante il dolore per un infortunio subito. E’ una Roma ferita, che ha fatto riposare Totti e De Rossi, che adesso all’Olimpico aspetta l’Inter. La colonnina del termometro è già alta.

Un Milan così così. D’accordo che pareggiare all’Olimpico contro una buona Lazio ci sta, ma intanto il Milan è già a -5 dai cugini nerazzurri. Una vittoria, due pareggi e una sconfitta è un ruolino al di sotto di quello che ci si aspetterebbe dai rossoneri, anche perché il gioco continua a non convincere. E’ tutta colpa di Allegri? Mah, di certo un toscanaccio come lui in versione yes man è difficile che duri senza cambiare registro. Meglio presto che tardi. Per il resto del tabellone ancora pareggini fra Genoa e Fiorentina, Lecce e Parma, Cagliari e Sampdoria. L’intera posta se la prende il Catania che spegne i sogni del Cesena, e tre punti li acciuffa anche il Bologna contro l’Udinese con il gol decisivo di Di Vaio all’ultimo minuto. E l’Udinese, che pure ha mostrato dei segnali di ripresa, chiude la classifica ancora a zero.

Il posticipo è servito. Nel pollaio del calcio nostrano Juventus-Palermo è stata preparata niente poco di meno che dal presidente dei rosanero con i consueti vittimismi del dopo partita contro l’Inter e altre parole in libertà. Del Neri non se ne cura e punta alla sostanza. Contro il Palermo si attendono importanti verifiche rispetto ai progressi dimostrati domenica a Udine. L’unico avvicendamento potrebbe esserci in attacco. Squadra corta, difesa attenta, che Del Neri ha continuato a curare con molta attenzione negli allenamenti, centrocampo confermatissimo e magari più profondità in attacco con l’ingresso di Iaquinta a far tirare il fiato a Del Piero. Vincere contro il Palermo è un crocevia importante per l’autostima e per non arenarsi nella melma di una classifica corta ma già troppo lontana dal vertice.

Due parole sulla casta. E' quella dei calciatori di serie A. Mentre i loro colleghi in Inghilterra giocano il 26 e il 28 dicembre, l'1, il 4 e il 5 gennaio, loro che fanno? Si allungano le ferie di altre tre giorni. Giocheranno il 19 dicembre e poi festa fino al 9 gennaio. Tre settimane piene! Una cosa scandalosa. Si vocifera di anticipare il turno mercoledì 22 dicembre o forse posticiparlo a fine campionato. Poi si lamenteranno dei campi ghiacciati se decideranno per dicembre, oppure del troppo caldo se posticiperanno a maggio. Vergognoso!

TOP DI GIORNATA

Pellissier (Chievo): Con un assist e una doppietta trascina i suoi ad espugnare il San Paolo. Non si capisce perché un contropiedista del suo livello non possa essere convocato in Nazionale. Per ora 4 gol in 4 partite.

Brescia. Al di là dell’importante e pure fortunosa vittoria contro la Roma l’inizio di campionato della matricola bresciana è da incorniciare. Tre vittorie e una sconfitta, a un solo punto dalla vetta. Quel che si dice mettere fieno in cascina.

Di Vaio (Bologna). Dopo la decisiva doppietta segnata all’Olimpico contro la Roma, stavolta ne segna uno ma decisivo per consegnare tre punti ai suoi da vero trascinatore.

FLOP DI GIORNATA

Russo (arbitro di Brescia-Roma). Ne combina una più di Bertoldo inventandosi di sana pianta, fra l’altro, un rigore per il Brescia con tanto di espulsione a Mexès per somma di ammonizioni. Sbaglio gravissimo che ha condizionato la partita.

Napoli. Frana imprevedibilmente fra le mura amiche facendosi infilare tre volte dal Chievo. E’ stato pure poco fortunato, ma la batosta è cocente.

Ranieri (all. Roma). Ormai l’aplomb lo perde un po’ troppo spesso. Prima imita Mourinho nelle conferenze stampa, poi è pure sfortunato, ma non può, proprio lui che non parla mai di arbitri, dire che l’arbitro “è da ricovero” e vedere i fantasmi lippiani che aleggiano sempre sulla sua panchina. Un atteggiamento “poco sereno” che certo non aiuta la squadra a uscire da un momento difficile.