THE DAY AFTER: Il Pazzo rimanda la festa rossonera

galliani berlusconiA consacrare il Milan campione d’Italia manca solo la matematica, o comunque un punticino da racimolare nelle ultime partite.

Milan campione al 99,9%. Tutto secondo copione nella quartultima di campionato, almeno per quanto riguarda le prime tre della classifica. Il Milan, pur viaggiando su marce piuttosto basse, ci ha messo meno di una decina di minuti a incanalare la partita su binari di assoluta comodità contro un Bologna che ha incassato la quinta sconfitta consecutiva. Inter e Napoli rimangono a sgomitare per il secondo posto, ma anche loro sembrano aver esaurito lo slancio dei giorni migliori. E' stato tuttavia il piglio della grande squadra, nel caso dell’Inter, e del solito carattere, nel caso del Napoli, a portare a casa i tre punti in partite che sembravano segnate. L’Inter ha rimontato il Cesena con due gol di Pazzini nei minuti di recupero, mentre il Napoli ha segnato l’ennesimo goal a una manciata di minuti dalla fine, goal che è servito a piegare la resistenza del Genoa. Per la squadra allenata da Mazzarri fanno 19 reti, su 55 segnate nell’ultimo quarto d’ora di partita. Non è un caso. Da segnalare l'aria di separazione che tira ai piedi del Vesuvio fra il Napoli e il suo allenatore. In questo caso molti indizi porterebbero Mazzarri sulla panchina bianconera la prossima stagione.

Crolla l'Udinese, risale la Roma. In attesa di Lazio-Juventus si registra il naufragio dell'Udinese, affondata da una cinquina a Firenze e raggiunta in classifica dalla Roma, che a Bari ha trovato all'ultimo secondo una vittoria rocambolesca e anche parecchio fortunosa giocando, fra l'altro, gli ultimi minuti in 9 contro 10 per le espulsioni di De Rossi e Perrotta. Decisiva quindi Lazio-Juventus perché, se i laziali vincessero, andrebbero a +4 da Udinese e Roma ipotecando la preziosa quarta piazza; il pareggio non sposterebbe gran che l'attuale situazione, mentre una vittoria bianconera accenderebbe una flebile speranza quantomeno di acciuffare nelle ultime giornate quel sesto posto utile a qualificarsi all'Europa League. Udinese e Roma andrebbero infatti a sole 3 lunghezze, la Lazio a 4, ma anche per il più incallito degli ottimisti è difficile pensare, in chiave bianconera, a un suicidio collettivo delle tre antagoniste negli ultimi tre turni e un contemporaneo filotto di successi della Juventus. Stando anche alle dichiarazioni del prepartita di Del Neri si punta quindi alla qualificazione alla prossima Europa League: per il tecnico bianconero è un traguardo importante, roba da far girare gli zebedei a chi è costretto a leggere i resoconti di certe conferenze stampa.

Brescia con un piede in B. In coda è decisiva la vittoria del Chievo sul Lecce, successo che regala ai clivensi una salvezza pressoché matematica; anche i 3 punti incassati dal Parma contro un Palermo svagato sanno quasi di salvezza raggiunta. Non si può dire la stessa cosa per il Catania che, seppur in inferiorità numerica, piega il Cagliari con un secco 2-0 in una partita da ufficio inchieste. Non è nemmeno sicuro il Bologna andato in vacanza con troppo anticipo, ma quelle che rischiano veramente grosso sono Lecce, Sampdoria e Cesena e soprattutto il Brescia che, staccato di 5 punti dal quartultimo posto, si giocherà gli ultimi spiccioli di salvezza nel prossimo turno affrontando il Catania. In quanto alle altre tre, il percorso sembra meno difficile per il Cesena, che affronterà nell’ordine Cagliari, Brescia e Genoa avendo 2 punti in più del Lecce terzultimo. Calendario più insidioso per la Sampdoria, a +1 sui pugliesi, che deve giocarsi il derby della Lanterna, poi avrà di fronte il Palermo e quindi la Roma. Tre turni decisamente difficili per il Lecce che se la dovrà vedere con Napoli, Bari, in un derby molto sentito, e Lazio. Tutto può ancora accadere, ma serviranno risultati eclatanti per invertire un pronostico che vede in Lecce e Brescia le squadre maggiormente indiziate ad accompagnare il Bari in serie B.


TOP DI GIORNATA

Pazzini (Inter). Due stoccate di alta scuola a tempo scaduto del “Pazzo” servono all’Inter per restare attaccata al secondo posto, inguaiano il Cesena che torna in piena bagarre per non retrocedere, rinviano la festa rossonera per il titolo.

Cerci (Fiorentina). L’esterno offensivo di scuola romanista è l’uomo di giornata della squadra viola, grazie a una prestazione particolarmente convincente coronata con una doppietta che ha contribuito a seppellire con cinque gol la malcapitata Udinese. Nel girone di ritorno solo Milan, Inter, Udinese e Napoli hanno fatto meglio della Fiorentina.

Caracciolo (Brescia). Lui un paio di zampate ce le mette per rilanciare le speranze di salvezza delle rondinelle, ma i suoi compagni in difesa puntualmente rovinano tutto facendosi infilare come dilettanti. Vedi Zebina che si lascia dribblare in piena area in occasione del gol del 3-3 di Mannini.

FLOP DI GIORNATA

Agazzi (Cagliari). E’ l’emblema di un Cagliari che a Catania si fa sopraffare nei minuti finali quando, sebbene in superiorità numerica per l’espulsione di Alvarez, incassa due gol che nascono da conclusioni a rete non certo irresistibili.

Cassano-Robinho (Milan). La coppia d’attacco di scorta del Milan è più fumosa che mai e, anche quando sembra che l’arrosto sia cotto a puntino, sia Cassano che Robinho fanno cilecca.

Di Natale (Udinese). Il capocannoniere del campionato è protagonista a Firenze di una prova incolore in cui si rispecchia tutta l’Udinese, che incassa la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite.