La Juventus festeggia Conte e allunga a più 4, l'Inter batte e scavalca il Napoli

Day afterNella giornata che segna il ritorno di Antonio Conte in panchina la Juventus approfitta dello scontro diretto fra Inter e Napoli per allungare sulla più immediata inseguitrice in classifica, che ora è l’Inter a -4, mentre il Napoli, sconfitto, scivola a -5. Dopo 16 giornate la Juve ha 4 punti in più della passata stagione, ha segnato 6 gol in più e ne ha subito 1 in meno, oltre naturalmente a mettere nel conto il passaggio del turno come prima classificata nel proprio girone di Champions League eliminando la squadra campione in carica. Non male come bilancio parziale di 4 mesi senza il top player degli allenatori.

Bentornato Antonio Conte! Attesa spasmodica con tanto di telecamere dedicate per non perdersi nemmeno un secondo del “Conte day”, come se si trattasse di un one man show a teatro. La squadra lo ripaga con la conquista di 3 punti importanti a Palermo, considerando che si tratta pur sempre di una partita che arriva dopo pochi giorni dall’ultimo turno del girone eliminatorio di Champions League. Una vittoria, quella bianconera, arrivata per una genialata di Vucinic concretizzata al meglio da Lichtsteiner, ma su cui ha pesato l’incapacità della squadra a chiudere la partita con il raddoppio. Troppe le occasioni fallite, errori dovuti a scarsa convinzione e talvolta all’eccessiva sufficienza che traspare da certe giocate. Occasione sprecata quella di Matri che sembra ormai l’ombra del giocatore decisivo visto in passato a Cagliari e nel primo scorcio della sua militanza juventina.

L'Inter vince e scavalca il Napoli. Alle spalle dei bianconeri l'Inter sorpassa il Napoli aggiudicandosi lo scontro diretto. Partita molto intensa fra le due squadre, decisa da un paio di giocate nel primo tempo, con l'Inter che ha massimizzato le occasioni avute con altrettante reti per resistere poi nella ripresa al ritorno di Cavani e compagni. Napoli che ha pagato la partita sottotono di Hamsik e Inler che hanno dato poco fosforo alla manovra e quasi mai sono riusciti a innescare Cavani e Insigne, spesso costretti a indietreggiare per recuperare palloni. Ora l'Inter è chiamata a una nuova prova del fuoco in trasferta contro la Lazio, la cui partita a Bologna è stata piazzata al lunedì sera. Insieme ai laziali, in piena zona Europa League, ci sono Roma e Fiorentina, protagoniste di una partita scoppiettante, celebrata da molti addetti ai lavori come “la più bella partita della stagione”. Tanti gol, è vero, spettacolo e divertimento, ma la prestazione delle difese delle squadre sembrava più da campi parrocchiali che adatta a un palcoscenico di serie A, con errori tattici di squadra e individuali che hanno influenzato almeno la metà delle azioni dei gol e ne hanno propiziato altre fallite anche in modo clamoroso dalle due squadre.

La rimonta del Milan. Insieme alla Roma (alla quarta vittoria consecutiva) sogna la rimonta nelle zone alte della classifica anche il Milan (alla terza vittoria consecutiva) che a Torino coglie un rotondo successo anche per i demeriti dei granata, vittime di troppi errori sia collettivi che individuali in occasione dei gol rossoneri. Certo recuperare le posizioni che contano sarà molto difficile per il Milan che ha 6 squadre davanti ed è a -9, per esempio, da quel terzo posto utile per qualificarsi per lo meno ai preliminari di Champions. Per quanto riguarda gli altri risultati di giornata, a Siena torna alla vittoria il Catania, dopo 2 sconfitte consecutive, e pure l’Atalanta, contro il Parma, ritorna ad assaporare la vittoria dopo ben 3 sconfitte consecutive. Il colpo grosso della giornata lo mette a segno il Chievo che espugna il campo del Cagliari e fa un nuovo balzo che gli consente di agganciare una posizione di metà classifica su cui si affacciano anche Udinese e Sampdoria, protagoniste del posticipo del lunedì.

Sempre più giù il Genoa. In chiave salvezza è pesante la vittoria del Pescara nello scontro diretto contro il Genoa con la posizione di Del Neri quanto mai in bilico; ma anche la nuova sconfitta del Siena, che contro il Catania si fa rimontare per la seconda volta consecutiva, non può passare inosservata. Ora i bianconeri toscani sono nuovamente ultimi con un punto in meno del Genoa (8 sconfitte nelle ultime 9 partite) e 3 punti in meno di Palermo, Pescara e Bologna che, nel secondo posticipo del lunedì sera, ospiterà la Lazio.

TOP DI GIORNATA

Totti (Roma). Onnipresente nella manovra giallorossa, il capitano trascina la squadra verso il successo con una prestazione da incorniciare, con tanto di doppietta personale e assist per il gol di Osvaldo.

Lichtsteiner (Juventus). Segna un altro gol che vale 3 punti, ma più in generale si rende protagonista di una delle sue più convincenti prove giocando esterno nel centrocampo a 5. Infatti lo svizzero è stato forse il giocatore più penalizzato, a livello di caratteristiche, dal passaggio dal 4-3-3 al 3-5-2, ma a Palermo, fino a quando è uscito stremato, la sua prestazione è stata di alto livello.

Guarin (Inter). Un gol e un assist tanto per gradire. La mossa a sorpresa di Stramaccioni non tradisce le attese giostrando da perno del centrocampo nerazzurro.

FLOP DI GIORNATA

Viviano (Fiorentina). Di quanto sia difficile essere profeta in patria si ben sta rendendo conto respirando la diffidenza, sempre più forte, da parte dell’ambiente che lo circonda. Contro la Roma si ritrova sulla coscienza metà dei gol giallorossi. Marmoreo in occasione del primo gol romanista, mani bucate sulla seconda rete personale di Totti. Per chiudere la serata il quarto gol della Roma gli passa fra le gambe.

Gillet (Torino). Una papera colossale la sua in occasione del gol di El Shaarawy, ma non sembra esente da responsabilità anche in occasione degli altri gol rossoneri, eccezion fatta per il pareggio siglato da Robinho.

Del Neri (all. Genoa). Perde un altro scontro diretto e ora la sua posizione è quanto mai in bilico. Con quella di Pescara fanno 7 sconfitte su 8 partite. Troppe per chiunque.

 

Twitter: @NicolaNegro