La Juventus si suicida, harakiri anche per Fiorentina e Inter, Cavani stende la Roma

day_after01Succede tutto quello che non ti aspetti nel primo fine settimana di campionato dell’anno, quando si è giocata l’ultima giornata del girone di andata. Fra le mura dello Juventus Stadium si suicidano incredibilmente i bianconeri, ma pure la Fiorentina scivola in casa contro il Pescara e l’Inter lascia il campo umiliata nel punteggio a Udine. Vince la Lazio, seppure in modo piuttosto fortunoso, contro il Cagliari, mentre il Napoli batte la Roma insediandosi al terzo posto dietro ai laziali.

Suicidio Juventus. La sconfitta della squadra di Conte ha davvero dell’incredibile. Buffon e compagni infatti hanno perso quella che sembrava essere la più comoda e scontata delle partite contro la Sampdoria, un avversario niente più che volenteroso. Sopra di un gol e in superiorità numerica dopo il primo tempo, la Juventus si è fatta rimontare in modo davvero inconcepibile: due errori di Buffon, la genetica allergia a chiudere certe partite a cui si è sommata la mollezza di inizio ripresa e poi, dopo l'uno-due doriano siglato da Icardi, l'incredulità e l'ansia di non riuscire a recuperare la partita. Se alla sconfitta si aggiunge la gestione di Claudio Marchisio, rimasto in campo sebbene malconcio per poi uscire infortunato, il quadro che si delinea è prossimo all’autolesionismo più spinto, per un harakiri che non ha davvero giustificazioni, nemmeno in presenza di episodi sfortunati o di un nettissimo rigore non concesso dall’arbitro a fine primo tempo per un fallo su Matri. Questa partita la Juventus l’avrebbe dovuta vincere nettamente, senza se e senza ma, per come si era chiuso il primo tempo.

Lazio e Napoli accorciano le distanze. L’ultima giornata del girone di andata rilancia le ambizioni di Lazio e Napoli. La Lazio, in serie positiva da 8 partite (6 vittorie e 2 pari), piegando il Cagliari si ritrova ora a -5 dalla vetta, nonostante sia apparsa poco ispirata e piuttosto fortunata nel ribaltare il risultato contro i sardi in un finale di partita piuttosto convulso. Il Napoli straripante contro la Roma sarebbe virtualmente appaiato alla Lazio, ma per via della penalizzazione la segue a -7 dalla vetta. Ci ha pensato Cavani con una tripletta a divertirsi a Zemanlandia, trascinando i partenopei a una vittoria troppo penalizzante per una Roma poco fortunata, ma anche con i soliti difetti genetici delle squadre allenate da Zeman. Rimangono al palo Inter e Fiorentina. I nerazzurri perdono male a Udine sprecando molto e finendo per essere puniti da un Di Natale in grande vena, supportato anche da qualche giocata buona di Muriel. Per fermare un paio di affondi del colombiano Juan Jesus si è beccato altrettanti cartellini gialli che hanno costretto l’Inter all’inferiorità numerica poco dopo il gol del vantaggio dei friulani arrivato a metà ripresa. Di lì in poi è stato un tracollo, con la squadra di Stramaccioni scomparsa dal campo. Piuttosto patetico è parso il tecnico interista in sala stampa, dove ha tirato in ballo sfortuna lamentandosi per la mancata concessione di un inesistente rigore ai suoi nel primo tempo. La verità è che l’Inter contro l’Udinese ha incassato la quarta sconfitta esterna consecutiva. Inaspettata anche la caduta casalinga della Fiorentina contro il Pescara (3 vittorie nelle ultime 4 partite) con i viola incapaci di perforare la porta difesa dall’ottimo Perin nel primo tempo e poi sorpresi dalle reti abruzzesi nella ripresa.

Colpo grosso di Pescara e Sampdoria. Dietro alle prime sei squadre vincono Milan, Parma e Udinese; il Catania, in inferiorità numerica per 80’, pareggia in casa contro il Torino, il Chievo vince contro l’Atalanta, mentre si allontanano dalla zona calda Sampdoria e Pescara, con le vittorie più sorprendenti della giornata. Il Genoa batte il Bologna e gli si avvicina in classifica lasciando il terzultimo posto al Cagliari (alla sesta sconfitta consecutiva), e il penultimo al Palermo, che perde malamente proprio allo scadere per una papera di Benussi. Sempre incollato all’ultimo posto il Siena, alla quinta sconfitta consecutiva. Il cambio di Cosmi con Iachini sulla panca senese non ha fin qui sortito gli effetti sperati

TOP DI GIORNATA

Icardi (Sampdoria). Dopo aver segnato il gol vincente nel derby della Lanterna, il diciannovenne argentino trova un pomeriggio di grazia. Sigla una doppietta decisiva che stende la capolista allo Juventus Stadium.

Di Natale (Udinese). Un giocatore che non finisce mai. Sigla una doppietta con cui apre e chiude le marcature che segnano il tracollo interista.

Cavani (Napoli). Una tripletta tanto per gradire, ma il campione uruguaiano avrebbe anche potuto segnarne di più. Fanno 16 gol in 16 partite, capocannoniere del torneo con una media perfetta di un gol a partita.

FLOP DI GIORNATA

Buffon (Juventus). Non uno ma due errori inconcepibili per un portiere della sua esperienza. E’ chiamato in causa solo due volte ed in entrambe la combina grossa. Nel gol del pareggio si fa fregare dal rimbalzo come un dilettante, nel secondo si fa prendere in castagna proprio sul suo palo. Due sbagli (di cui uno clamoroso) in pochi minuti.

Jonathan (Inter). Dopo un anno e mezzo di Inter gli capita la palla buona solo da spingere in porta per dare un senso alla propria militanza in maglia nerazzurra, ma non ci riesce.

Lodi (Catania). L’oggetto del desiderio del calciomercato interista si fa espellere dopo una decina di minuti per il più stupido e plateale dei falli di reazione, lasciando così i suoi in inferiorità numerica per buona parte dell’incontro.

 

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