I giornali che preferiscono un giallo presunto alle verità

giornali drogatiRepubblica, Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport non sono il corrierino della parrocchia, sono quattro giornali tra i più letti dei rispettivi settori e quello che pubblicano, o decidono di non pubblicare, riveste una grande importanza nella corretta informazione di milioni di italiani. Li studiamo da sempre, ma ancor di più dopo aver sentito Auricchio spiegare, in una sua deposizione a Napoli, il valore che aveva attribuito alle loro notizie nella fase delle indagini.
Ognuno decide liberamente cosa mettere in rilievo nelle home page dei propri siti online, ma domenica 6 giugno è emersa in modo evidente un'anomalia che ha accomunato i quattro giornali citati (la foto delle home page): hanno fatto da cassa di risonanza ad una notizia presa da forum romanisti, ma priva di una verificabile certezza, tanto che in tre hanno dovuto usare il punto interrogativo, .
Dove è l'anomalia? Nel fatto che, in questo caso incerto, hanno dimostrato attenzione verso i forum sul web, mentre nei giorni scorsi hanno dimostrato di non tenere in nessuna considerazione fatti certi, dimostrati, messi in evidenza, o portati alla luce, da altri forum e siti, questa volta juventini.
Sui forum bianconeri sono state innumerevoli le critiche verso questi quattro giornali per la mancata pubblicazione di certe notizie, nonostante l'invio di tante mail di segnalazione. La nostra casella di posta elettronica è stata bombardata da migliaia di mail dello stesso tenore, con gente che riportava i testi delle mail e delle segnalazioni fatte ai quattro giornali. A tutti quelli ai quali non abbiamo potuto rispondere diciamo che "non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire".
Sui loro siti online non è stato dato nessuno spazio, nessuno, all'intercettazione nella quale Bertini riferisce a Bergamo della "imbarazzante" visita di Facchetti nello spogliatoio prima della semifinale di Coppa Italia tra Cagliari ed Inter. Nessuno spazio era stato dato all'intercettazione tra Tosatti e Moggi che spiegava l'attacco dei media al "fortino Juve". Nessuno spazio alla presenza di Auricchio insieme a Narducci e Moratti alla presentazione di un libro. Eppure questi fatti sono stati dibattuti sui tutti i forum juventini per giorni e giorni, molto più del video di cui parleremo. Eppure questi fatti sono supportati da audio e video incontrovertibili dei quali hanno ricevuto i link, e non da un'illazione che richiede il punto interrogativo, come nel caso del video in questione.
Senza dimenticare che nessuno spazio è stato dedicato da Repubblica, Corriere e Corriere dello Sport all'ultima udienza di Napoli, nella quale il notaio Ioli ed il giornalista Pesciaroli hanno deposto dichiarando che il sorteggio arbitrale non era truccato; solo sulla Gazzetta online si trovano quattro righe, mentre i lettori del cartaceo rosa sono rimasti alla notizia del sorteggio truccato sbattuta in prima pagina per il colpo di tosse di Bergamo.
Qui non stiamo discutendo sulla libertà di scelta di una linea editoriale piuttosto che un'altra, ma del dovere di informare e portare a conoscenza dei lettori anche le notizie che possono stridere con quelle date in precedenza, come nell'estate del 2006.
Abbiamo citato solo alcune delle notizie vere, verificabili con un semplice clic del mouse sul play, e che sono state ignorate, e non perché non ne avessero conoscenza. Veniamo ora a cosa hanno messo in prima pagina, e mantenuto fino a tarda sera di domenica 6 giugno: un video, prodotto chissà da chi, discusso su forum romanisti e ripreso immediatamente da Repubblica, che scrive: "Marchisio offende l'inno? Giallo per un video sul web".
Abbiamo visto e rivisto il film del presunto scandalo, quello nel quale Marchisio, secondo chi lo ha interpretato e messo su YouTube, aggiungerebbe "Ladrona" alle parole dell'inno "Che schiava di Roma Iddio la creò". Ci siamo sottoposti a questa tortura per decifrare un illeggibile labiale e, come Fantozzi dopo l'ennesima proiezione della Corazzata Potemkin, alla decima visione si è levato dal fondo della saletta un "Questo video è una cag... pazzesca".
Qualcuno dotato di un gran senso dell'ironia ha dimostrato come a Marchisio potevano essere addebitate altre parole, come in questo video (clicca e vedi).

Vediamo cosa hanno scritto:
Repubblica.it:
Marchisio offende l'inno? Giallo per un video sul web.
[...] Secondo quanto riesce a interpretarsi dal labiale del giocatore, la rivisitazione dell'inno di Mameli, cantata da Marchisio, sarebbe proprio "Che schiava di Roma... ladrona... iddio la creò". Il centrocampista azzurro è schierato in mezzo al campo tra Pepe e Cannavaro (un neo e un ex juventino), che in effetti, dopo la frase "incriminata", si girano verso di lui con espressione sorpresa. Il video sta facendo il giro del web: sui forum dei tifosi giallorossi c'è sconcerto per "le offese all'inno".

Corriere.it:
E durante l'Inno nazionale, Marchisio aggiunge «ladrona» a Roma.
Il giocatore della Juventus e della Nazionale «cambia» le parole di Mameli mentre canta prima di Svizzera-Italia. Il ct Lippi: è un ragazzo serio, non credo proprio.
[...] Secondo molti (soprattutto romani e romanisti) Marchisio avrebbe modificato modifica il testo di Mameli inserendo l'aggettivo «ladrona» dopo le parole «... che schiava di Roma...». Secondo altri, invece il giocatore avrebbe solo ripetuto due volte «di Roma» perdendo il tempo, scatenando la sorpresa (e la risata) di Fabio Cannavaro e Vincenzo Iaquinta che gli erano accanto.
(notate che solo nel testo dell'articolo s'affaccia il dubbio, mentre il titolo è affermativo)

Gazzetta dello Sport:
Scoppia il caso Marchisio. Video: dice "Roma ladrona"?
Un video postato su YouTube nella notte ed ecco che scoppia il caso Marchisio. Le immagini - rallentate, zoommate e sottotitolate secondo all'interpretazione del tifoso romanista che le ha pubblicate - mostrano il centrocampista della Juve che canta l'inno nazionale prima dell'amichevole tra Italia e Svizzera. Ma accanto alla parola "Roma" sembra aggiungere "ladrona", suscitando tra l'altro le risate di Cannavaro e Iaquinta che gli sono accanto.
(La Gazzetta aggiunge, nel testo dell'articolo, che "Certezze non ci sono. Marchisio canta fuori tempo, dice qualcosa in più, ma è difficile capire di che cosa si tratti esattamente", ndr).

Corriere dello Sport:
E durante l'Inno nazionale, Marchisio aggiunge «ladrona» a Roma.
Il giocatore della Juventus e della Nazionale «cambia» le parole di Mameli mentre canta prima di Svizzera-Italia.

In tarda serata i titoli erano sempre quelli, e in fondo al corpo degli articoli veniva solo aggiunta la dichiarazione di Marchisio, rilasciata alle 19.15: "Nessuna frase offensiva, semplicemente ero fuori tempo con la banda, e il mio labiale può essere sembrato non in sintonia con l'inno". Curioso notare come, su home page dove le notizie cambiano di continuo, questa notizia abbia resistito per tutta la giornata di domenica.

Nel frattempo, su un video ed un labiale illeggibile, si erano scatenati beceri commenti su forum ostili alla Juve, richieste di cacciata per Marchisio, e l'immancabile, in questi casi, ex onorevole Paolo Cento che dichiarava: "Si chiarisca immediatamente che non c’è stata alcuna offesa nei confronti dell’Inno e di Roma, altrimenti si chieda scusa. E in questo caso mi auguro sia tempestivo anche l’intervento del ministro degli Interni Roberto Maroni, così come è stato in occasione delle legittime dichiarazioni dell’altro azzurro Daniele De Rossi".

Inoltre una considerazione: ammesso, ma non è accertabile, che Marchisio avesse anche detto "Roma Ladrona", perché avrebbe dovuto essere cacciato dalla Nazionale quando lo dicono anche dei Ministri e non se ne vanno?

Ai quattro grandi giornali oggetto dell'articolo, se sono alla ricerca di un giallo con un finale sicuro, consigliamo, ancora una volta, di pubblicare la trascrizione dell'intercettazione Bertini-Bergamo. Quella merita davvero la home page dei loro siti online, e non il "non vedo, non sento, non parlo". O i loro lettori devono ignorare quella parte di verità?