AD IMPOSSIBILIA NEMO TENETUR

Ad impossibilìa nemo tenetur. Per chi conosce il latino, questa frase significa che nessuno è tenuto a fare imprese impossibili.
Ed infatti, per chi ricorda le convulse giornate dell’estate 2006, sembrava davvero impresa impossibile quella di  modificare il corso degli eventi che si erano abbattuti sulla Juventus.

Mass-media feroci, sentimento popolare, condanne scritte prima di ogni processo. Una vera e propria mattanza, e chi provava a cantare fuori dal coro veniva travolto, annichilito dal furore giustizialista innescato da una indagine che, fin dai primi attimi, sembrò a senso unico.

Un gruppo di persone, spronato dalla rabbia e dalla passione, si ritrovò a lavorare sul web per cercare di arginare quell’onda mediatica che ci stava condannando irreversibilmente. Ju29ro nacque così, per provare a fare una impresa impossibile. Una impresa davvero impossibile.

Per il popolo juventino Calciopoli si è rivelata una vera e propria ecatombe dal punto di vista giuridico. Una serie impressionante di condanne sportive e penali, tutte fotocopiate e confezionate su un unico teorema, quello dei carabinieri di Auricchio. Fino ad arrivare alla ennesima porta in faccia, quella della Cassazione di pochi giorni fa.

Non è il momento di entrare nel merito di tutto ciò; chi conosce le carte, chi ha seguito i processi, chi si è informato per davvero, potrà cogliere autonomamente i grotteschi esiti di questi Tribunali, sportivi e penali. Perché se è vero che le sentenze si accettano, e al massimo si commentano, e anche vero che nessun giudice potrà mai toglierci il gusto di farci una risata, quando tra qualche anno prenderemo in mano quelle sentenze per spiegare ai nostri figli cosa è successo nel 2006.

Ma allora dov’è l’impresa impossibile? L’impresa impossibile è stata quella di credere fermamente che quanto stava accadendo si poteva e si doveva spiegare, non ai giudici dei Tribunali, ma alla gente comune appassionata di calcio e di Juventus. Ed è per questo che ce l’abbiamo messa tutta. Iniziando dai Forum su Internet, fino a creare una testata giornalistica on line. Abbiamo scritto e pubblicato decine di articoli e analisi evidenziando incongruenze e contraddizioni. Abbiamo promosso convegni, incontri, seminari e scritto un libro. 

Alcuni di noi hanno preso parte al grande lavoro di ascolto e sbobinatura delle telefonate “dimenticate”, ricevendo pubblicamente il plauso dell’Avv. Prioreschi nel corso dell’arringa finale del Processo di Napoli. Abbiamo svelato e raccontato le lotte interne alla famiglia dell'azionista di maggioranza e l'inspiegabile (anzi, spiegabilissima) accondiscendenza verso i nostri carnefici, mentre la Juventus veniva violentata. Abbiamo infine difeso i piccoli azionisti, informandoli su quanto stava accadendo e tutelando i loro interessi nel corso delle infuocate Assemblee degli anni post 2006.

Senza questo lavoro, durato mesi e nottate intere, oggi Calciopoli sarebbe cristallizzata sui teoremi della prima ora, e dunque sarebbe una storia diversa. La stessa Juventus, senza gli elementi emersi anche grazie al nostro lavoro, non potrebbe accampare alcuna pretesa di risarcimento e di revisione.  In definitiva abbiamo lottato in maniera sovrumana affinchè molti capissero che i primi ad essere stati ingannati erano proprio i tifosi della Juventus.

Tutto questo nei tribunali non è servito, purtroppo. Ma fuori da essi, nelle strade, nei bar, dove la gente comune discute di calcio, la vera storia di Calciopoli è stata raccontata ed ascoltata in diretta, grazie all'abnegazione dei redattori di Ju29ro e di altri siti che, dopo un iniziale scetticismo, si sono uniti a noi, contribuendo a diffondere in modo ancora più capillare il nostro lavoro.

Ecco perché, giunti all’ultimo grado di giudizio, abbiamo deciso di fermare il tempo. Ju29ro non chiude, ma si ferma. Si trasforma in un enorme tempio della memoria, dove tutti potranno attingere informazioni e studiare in profondità la vicenda Calciopoli. Il Sito e Blog verranno congelati. Saranno ulteriormente completate e messe a disposizione tutte le librerie delle sentenze, dei documenti chiave, delle intercettazioni. Saranno disponibili gli archivi con tutti gli articoli pubblicati. Parallelamente cesserà l'attività dell'account Twitter e della pagina ufficiale di Facebook, dove invece resterà attivo, ma non riconducibile alla Redazione di Ju29ro, il Gruppo degli Amici di Ju29ro,  i quali potranno continuare a confrontarsi e a discutere di calcio.

Voi direte, perché proprio adesso? In effetti l’ultimo capitolo di Calciopoli potrebbe essere ancora da scrivere. Ma sappiamo anche che oggi noi non possiamo fare nulla per appoggiare la penna su quel foglio. Il destino di chi ha creduto fino in fondo di poter recuperare qualcosa di quell’estate maledetta è ora nelle mani della Juventus e di chi la guida. Non ci sono più articoli da scrivere. Non ci sono più nuove intercettazioni da ascoltare, non ci sono più analisi da fare. Resta adesso solo una battaglia politica, da affrontare a luci spente, della quale noi tifosi probabilmente non sapremo nulla. E i cui esiti al momento appaiono indecifrabili.

Per questo la nostra missione si conclude qui. E’ doveroso ringraziare i lettori che in tutti questi anni ci hanno seguito ed incoraggiato. Non abbiamo mai avuto l’intenzione di trasformare Ju29ro in un Sito juventino generalista. Sarebbe stato un triste doppione. Non abbiamo mai avuto alcuna velleità di cambiare i nostri mestieri per fare i giornalisti o gli opinionisti. Siamo sempre stati diversi, anche quando abbiamo rifiutato qualsiasi introito pubblicitario, oppure quando apparivamo spocchiosi per l’estremo rigore con cui selezionavamo i nostri redattori. Alcuni di essi hanno già deciso di appendere definitivamente la penna al chiodo. Altri li troverete in giro per il web, orgogliosi, a ragione, del loro passato da “juventinovero”.