Auricchio: il Milan non ha televisioni. Le telefonate di Moratti? Non lo so

Attilio AuricchioA Napoli oggi si tiene una nuova udienza del processo denominato "Calciopoli". Tra i presenti in aula ci sono Moggi, Bergamo e De Santis. Continua il controesame del tenente colonnello Attilio Auricchio che, allora maggiore, coordinò le indagini su Calciopoli. A condurre il controesame, in questo momento, è l'avvocato Prioreschi del collegio di difesa di Luciano Moggi. L'avvocato ha chiesto al teste dell'accusa quale era l'oggetto della delega che aveva ricevuto a luglio 2004, e che indagini fece nel periodo tra luglio e settembre, quando produsse la prima informativa. Auricchio ha risposto che indagò sugli arbitri Gabriele e Palanca, sui giocatori del Messina, su Spinelli ed acquisito la verbalizzazione delle dichiarazioni di Cellino, senza allegare nessuna documentazione ma solo dichiarazioni. L'avvocato Prioreschi, quindi, ha chiesto: "Che cosa era emerso? Che ipotesi formula nell'informativa?", ed ottiene in risposta da Auricchio "Una strategia fondata sul ricatto". Sempre Prioreschi: "Quindi si è subito indirizzato su Moggi", al quale Auricchio risponde: "Sì, quello che colpiva era la posizione dominante esercitata anche sulla struttura arbitrale". Subito dopo Prioreschi ha iniziato a trattare il tema delle sim svizzere, chiedendo ad Auricchio quali accertamenti sono stati fatti e con quale procedura.
Si entra, quindi, nel tema intercettazioni, con il dialogo che segue:
Avv. Prioreschi: Perchè sui documenti c'è scritto centro intercettazioni Rono?
Auricchio: Credo che sia un errore, meglio una improprietà
Avv. Prioreschi: Non c'è scritto che il centro era il vostro
Auricchio: Ripeto, è una improprietà, ma non cambia molto
Avv. Prioreschi: In tutti i documenti c'è la stessa improprietà
Auricchio: Sì, ma ripeto, non cambia molto
Avv. Prioreschi: Progressivo 15237, intercettazione del 5.1.2005, ore 14.30, colloquio tra Fazi e Bergamo dove Bergamo parla alla Fazi di recenti telefonate di Moratti e di una cena organizzata con Facchetti. Prg 5033 del 29 marzo Bergamo riferisce altro discorso con Moratti. Noi abbiamo cercato queste telefonate e non le abbiamo trovate. Come mai non ci sono agli atti le intercettazioni tra Bergamo e Moratti?
Presidente Casoria: Lei si riferisce nell'informativa? A Lei da dove risulta che ci sono queste telefonate?
Avv. Prioreschi: C'è una telefonata nell'informativa del 19 aprile e la seconda...
Presidente Casoria: L'avvocato dice nell'informativa si fa riferimento a delle telefonate che poi non si trovano né registrate né trascritte. Vuole sapere il motivo di questa vicenda
Auricchio: Del perché noi non abbiamo intercettato la conversazione in cui fanno.. No, sono qui, c'è scritto i due continuano a parlare
Presidente Casoria: No, quelle di Moratti e di Facchetti
Auricchio: Che chiamano ... non lo so questo... allora ho capito bene la domanda. Scusi la rettifico così poi mi dice se ho capito bene o meno
Avv. Prioreschi: Si capisce da queste intercettazioni che dovrebbero esserci intercettazioni tra Moratti e Bergamo e...
Auricchio: Perfetto, allora ho capito bene
Presidente Casoria: Ma partivano da un telefono che era sotto intercettazione? Vabbè non sa spiegare questo fatto
Auricchio: No, questa telefonata cioè...
PM Narducci: Ma questo lo dice l'avvocato
Presidente Casoria: Che non si trovano
PM Narducci: No, che partivano da un telefono sotto intercettazione, l'avvocato non è in grado di poter dimostrare nulla, ci sono telefonate in cui due persone fanno riferimento a pregresse conversazioni e non credo si possa rendere conto...
Avv. Prioreschi: Dottore lei ha messo sotto intercettazione tutti i telefoni...
PM Narducci: No, credo, ho visto che qualcosa è sfuggito alla fine
Presidente Casoria: Ah vabbè
PM Narducci: Voglio dire, non immagino no?
Avv. Prioreschi: Non è una mia mancanza, non ci stanno queste telefonate
Auricchio: No, ma le rispondo, penso che tutte le intercettazioni effettuate dai telefoni sotto controllo per decreto della Procura di Napoli sono state trascritte, registrate, riportate. Per cui non è che le rispondo in maniera diversa. Se Lei non ha trovato non è un problema. Quelle che sono state intercettate sono state compendiate e riferite all'Autorità Giudiziaria
Presidente Casoria: Allora perché lei ha riferito di queste se non erano...
Auricchio: No, no, no, Presidente, chiedo scusa, ecco perché l'avvocato voleva...
Avv. Prioreschi: Qui parlano Bergamo e la Fazi e Bergamo fa riferimento a telefonate...
Presidente Casoria: Passate
Avv. Prioreschi: Non passate, del giorno prima!
Presidente Casoria: Va bene, antecedenti
Auricchio: No, l'ho detto, poi parlano della cena di stasera con Facchetti, il riferimento è riportato, in merito "mi raccomando di parlare poco e che il discorso lo guidi Facchetti", "Grazia lo invita a ponderare bene le parole", si salutano e si risentiranno domani. Questo è quello che è stato registrato. Poi, se Facchetti ha chiamato e non risulta avrà chiamato su un altro numero
Presidente Casoria: Su un altro numero sfuggito alle intercettazioni, abbiamo capito, andiamo avanti. Non ci sono avvocato
Avv. Trofino: Ci chiedete perché ci interessa, beh dopo tutto quello che è venuto fuori al processo Telecom...
L'interrogatorio continua con l'avvocato Prioreschi che passa ad analizzare le risultanze di indagine sulle partite, e chiede ad Auricchio di Udinese-Brescia, partita che, secondo l'inquirente, aveva visto "ammonizioni pilotate". Auricchio tergiversa un po' nelle risposte, ammette di non aver visto la partita, richiama un colloquio intercettato tra Meani e Babini nel quale veniva esaltato questo meccanismo.
Prioreschi, allora, chiede: Colonnello io le ho fatto una domanda specifica. Come ha individuato queste ammonizioni dolose?
Auricchio: Abbiamo ricostruito da una analisi tabellare.
Avv. Prioreschi: Io voglio sapere questa, Udinese-Brescia!
Auricchio: Non la trovo in questa tabella. Sulla base della telefonata di Meani abbiamo cercato di ricostruire, durante il campionato, questo fenomeno
Avv. Prioreschi: Lei ha visto gli atti ufficiali di gara per capire perchè ci funono le ammonizioni?
Auricchio: Non credo
Avv. Prioreschi: Quando è che un'ammonizione può definirsi dolosa?
Auricchio: Secondo la nostra interpretazione? Il problema del rigore è rigore, ammonizione è ammonizione, non ci riguardava. Ci riguardava dal punto di vista investigativo, non il dato tecnico, ma se due persone da noi intercettate dicono "In Arezzo-Salenitana, visto che mi è stato raccomandato l'Arezzo..."
Avv. Prioreschi: No, caro colonnello, quando lei ascolta una intercettazione in cui uno dice che ha ammazzato il Papa, che fa? Una informativa, o va a verificare se il Papa è stato ammazzato?
Auricchio: No, ma che c'entra, io vado a vedere solo le cose che dal punto di vista investigativo ci interessano. Per esempio, Milan-Juve non l'abbiamo investigata perchè ormai gli imputati erano già stati avvisati, era inutile.
Avv. Prioreschi: Lei sa bene che la frode si attiva con atti fraudolenti. Bene, ha accertato se le amminizioni erano dolose? Perchè erano state fatte?
Auricchio: Le ho già detto che la partita non era indicata.
Avv. Prioreschi: Si dice che a seguito di queste ammonizioni dolose, perchè fatte ai diffidati, la partita successiva i tre non hanno giocato contro la Juve. Ha fatto accertamenti per verificare se i tre erano diffidati, e se hanno o no giocato la partita con la Juve?
PM: Opposizione! A quella data non c'erano le intercettazioni
Auricchio: Comunque non le ho fatte
Avv. Prioreschi: Siccome questa partita è nel capo di imputazione, sto cercando di far capire che bastava poco per verificare la circostanzanza.
L'avvocato Prioreschi, quindi, incalza Auricchio citando un buon numero di partite oggetto di indagine, per le quali l'atto fraudolento era il sorteggio, e chiedendo al teste se ha visto quelle partite. Le risposte di Auricchio sono quasi tutte negative. Poi l'avvocato concentra le sue domande su Fiorentina-Bologna
Avv. Prioreschi: Fiorentina-Bologna, 1-0, 5.12.04. Ha visto la gara?
Auricchio: No
Avv. Prioreschi: Anche qui ci sarebbe l'alterazione del sorteggio. Ha fatto accertamenti specifici, o le sono stati delegati dal pm?
Auricchio: No
Avv. Prioreschi: Poi c'è la dolosa ammonizione di Nastase, Petruzzi e Gamberini diffidati e che saltavano la gara successiva con la Juve. Ha visionato gli atti di gara?
Auricchio: Sì, abbiamo verificato che al termine dell'incontro erano stati ammoniti i giocatori, e poi squalificati
Avv. Prioreschi: Lei sa, all'epoca, quale era la coppia titolare dei difensori del Bologna?
Auricchio: No, non lo ricordo
Avv. Prioreschi: Sa quante furono le presenze di Nastase?
Auricchio: No
Avv. Prioreschi: 7 su 38 gare. E sa Petruzzi quante ne ha fatte?
Auricchio: No
Avv. Prioreschi: 17. E sa che hanno fatto i tre per essere ammoniti?
Auricchio: Comportamento scorretto
Avv. Prioreschi: Juve-Bologna, successiva, l'ha vista?
Auricchio: Credo di sì
Avv. Prioreschi: Ci sono stati episodi particolari?
Auricchio: Sì, dal Corriere, Repubblica e Gazzetta: la Juve vince con una una mezza punizione dal limite e negati due mezzi rigori al Bologna
Avv. Prioreschi: Sono tratti dalla stampa
Auricchio: Come sempre
Avv. Prioreschi: Poichè aveva detto che l'aveva vista, pensavo che fossero suoi commenti
Auricchio: No, sarebbe folle, non sono un tecnico

L'interrogatorio continua con Prioreschi che infila una serie di domande su altre partite, sempre chiedendo al teste se le ha viste e quali accertamenti ha fatto. La risposta di Auricchio è, quasi sempre, la stessa: non le ha viste e non sono stati fatti accertamenti oltre le intercettazioni. Sulle domande se certe ammonizioni erano giuste o "dolose", Auricchio si salva in calcio d'angolo, ripetendo la formula "Non sono un tecnico, non sono in grado di giudicarlo". Poi, però, entra in questioni tecniche, come gli fa rilevare Prioreschi, quando esamina Cagliari-Juve e Roma-Juve, 1-2, del 5.3.2005; questa l'ha vista e ricorda il fuorigioco di Cannavaro sul goal ed il rigore con Zalayeta fuori area. Prioreschi non può fare a meno di dire "Sulla linea. Vedo che quando vuole è un esperto". L'avvocato romano gli chiede se in quella gara ha notato episodi sfavorevoli alla Juve, ed Auricchio ricorda solo il pugno di Cufrè sul volto di Del Piero. Prioreschi elenca altri episodi di quella partita: "Cufrè su Zebina e Blasi da espulsione li ha notati? Il goal di Cassano in fuorigioco l'ha notato? Il goal regolare annullato ad Ibrahimovic l'ha notato?". Ma Auricchio risponde sempre: "Non lo ricordo".
Prima della pausa l'avvocato Prioreschi elenca una serie di dati e comparazioni, ricorda che la media di punti ottenuti dalla Juve nelle partite dirette dagli arbitri indagati è di 1,89 mentre 2,63 è la media dei punti ottenute negli incontri dirette da arbitri non coinvolti nelle indagini, elenca la classifica delle squadre che beneficiarono di giocatori avversari squalificati e diffidati nel turno precedente: classifica che vedeva in testa l'Atalanta con 30, la Juve dietro la Reggina con 24, mentre l'Inter ne aveva beneficiato in 21 occasioni. Prioreschi ricorda anche che la Juve era ultima nella classifica delle squadre che beneficiarono di espulsioni di avversari nel corso della partita. Tutte analisi che Auricchio e la sua squadra dei "Magnifici 12" (citazione di Repubblica ndr.) non hanno fatto.
Come nella precedente udienza Auricchio certifica che fonte di indagine erano ben determinati giornali; a Prioreschi che ha chiesto se avesse fatto accertamenti sul sorteggio di Juve-Udinese, Auricchio risponde "Abbiamo sostenuto sempre, dagli articoli di Gazzetta e Repubblica, che tra gli episodi c'era l'annullamento di un gol".
Avv. Prioreschi: Tuttosport no?
Auricchio: E' come se leggessi Il Mattino sul rigore di Lavezzi
A questa risposta si è levato un diffuso mormorio in aula.
Quindi, per Auricchio, Tuttosport se non è fazioso è almeno di parte, mentre la Gazzetta e Repubblica sono super-partes e, nei loro articoli, non manifestano mai simpatie per le romane e le milanesi, concorrenti della Juventus.

Dopo la pausa l'udienza è ripresa con l'avvocato Prioreschi che ha completato l'esame sulle "ammonizioni dolose", quindi è passato ad interrogare il teste sul caso dei quattro giocatori positivi al Gentalyn, citato da Auricchio nella scorsa udienza, rimarcando che il teste aveva dimenticato di citare il caso di Rossetti, seguendo una sua teoria che partiva da una telefonata di Moggi a Foti. Prioreschi ha ricordato ad Auricchio che aveva affermato che c'erano quattro casi analoghi e, guarda caso, ne aveva dimanticato uno che era a favore.
Il commento del giudice Casoria è stato tagliente.
Subito dopo è iniziato l'esame del caso Reggina-Juventus:
Avv. Prioreschi: Vicenda Paparesta negli spogliatoi. Lei ha evidenziato la frase "Le faccio ritirare la patente"
Auricchio:
Avv. Prioreschi: Lei ha accertato se a Paparesta è stata ritirata la patente, o se quella era solo una battuta?
Auricchio: Sì, nella classifica che faceva Baldas
Avv. Prioreschi: Ma no! Volevo sapere se Paparesta ha subito una sospensione dalla Federazione
Auricchio: Credo che abbia saltato un turno di campionato e poi sia stato mandato in B
Avv. Prioreschi: Ha accertato se la terna è stata fermata?
Auricchio: I due assistenti non hanno più arbitrato la Juve
Avv. Prioreschi: Io le ho fatto una domanda diversa, se sono stati sospesi
Auricchio:
Avv. Prioreschi: Ma quando mai?
Auricchio: Sì, sicuramente hanno avuto un turno di sospensione in serie A
Avv. Prioreschi: Ma non è vero!
Auricchio: Controllo
Auricchio: Allora,  non mi ricordo
Avv. Prioreschi: Giudice io Le chiedo di ammonire il teste per reticenza
Prioreschi, quindi, chiede ad Auricchio se nella visita di Moggi nello spogliatoio di Paparesta, a fine partita, lui rilevi una condotta delinquenziale. Auricchio risponde "No, ma rimane il fatto oggettivo della discesa negli spogliatoi", al che Prioreschi cita il caso di Lucchesi, in un Fiorentina-Samp:
Le do il dato giornalistico, visto che così fa lei. La Gazzetta del giorno dopo titola: 'Lucchesi, la sfuriata gli costa 5 mesi di stop'. Anche la decisione di Laudi parla di un dirigente, non iscritto nella lista, che entrava negli spogliatoi, che spintonava i dirigenti della società avversaria, poi protestava bestemmiando e facendo minacce all'arbitro. Poi, nell'uscire, rompeva un piatto. Questo comportamento di Lucchesi come lo chiamerebbe?
Il pm si oppone e Prioreschi formula un'altra domanda.
Avv. Prioreschi: Lei è a conoscenza del fatto che il giudice sportivo ha applicato una sanzione a Facchetti, per una vicenda parallela a quella di Paparesta?
PM: Mi oppongo.
Ma l'opposizione viene rigettata e Prioreschi continua leggendo la sentenza di Laudi su Facchetti, che entrò nello spogliatoio della terna addirittura nell'intervallo.
Auricchio: Sì, ma qui l'arbitro ha verbalizzato tutto.
Avv. Prioreschi: Secondo Lei il "Ci penso io" di Facchetti e il "Ci penso io" di Moggi?
Questa volta l'obiezione del PM viene accolta e toglie Auricchio dall'imbarazzo.

Poi, da Auricchio, una novità sul mondo dei media; questo lo scambio:
Avv Prioreschi: Sa quale è lo share del Processo di Biscardi?
Auricchio: Circa un milione di spettatori.
Avv Prioreschi: Su che canale andava in onda?
Auricchio: Su La 7.
Avv Prioreschi: Era un canale nazionale?
Auricchio: Sì.
Avv Prioreschi: Visibile in tutta italia?
Auricchio: Credo di sì, poi anche la Rai in alcune zone non si vede.
Avv Prioreschi: Sa se ci sono altre squadre di calcio che hanno a disposizione televisioni, o programmi?
Auricchio: No, non mi risulta
Avv Prioreschi: Ha mai sentito parlare di Mediaset e di chi sia il suo padrone?
Auricchio: Certo, ma non mi risulta che sia controllata dal Milan.

Prioreschi introduce poi il tema del legame tra Moggi e De Santis.
Avv. Prioreschi: Commentando una telefonata di De Santis con Manfredi Martino Lei parla di una vicinanza particolare tra i due. Mi sa dire a che si riferisce? Glielo dico io? Alle magliette?
Auricchio: Un po' riduttivo, ma sì.
Avv. Prioreschi: Ma si rende conto? Lei parla di una vicinanza tra l'arbitro e la Juve perché De Santis ha avuto 23 magliette della Juve?
(Prioreschi si scalda). Lei lo sa che è prassi che a fine partita le società regalino le magliette agli arbitri?
Auricchio: Immagino di sì, ma non credo nei termini della telefonata.
Sempre per dimostrare l'amicizia c'è la telefonata con Damascelli, quella sul "delitto perfetto".
Prioreschi fa notare che Moggi nella telefonata non sapeva nemmeno che i tre del Bologna fossero diffidati.
Avv. Prioreschi: Come fa a parlare di un preventivo accordo preesistente, della realizzazione di un progetto?
Auricchio: Moggi dice solo che non si ricorda...
Avv. Prioreschi: Che non si ricorda lo aggiunge Lei...
In effetti il senso della telefonata è ben altro, Moggi sembra cascare proprio dalle nuvole in proposito...

Il rapporto tra Moggi e De Santis viene ulteriormente approfondito:
Avv. Prioreschi: Colonnello, spiluccando nelle intercettazioni, ne abbiamo anche trovate altre di Moggi su De Santis, che Lei si è ben guardato dall'evidenziare. La Fazzi racconta a Bergamo di un colloquio con Moggi. Lei dice: Ce l'ha con Massimo: a me non mi deve regalare niente, quello che c'è me lo deve dare questo bastardo. Quindi sono due associati che parlano, una riferisce quello che gli avrebbe detto l'associato principale e che si esprime in questi termini. Dov'è l'associazione?
Auricchio: De Santis ha modificato il suo atteggiamento nei confronti della Juve, aveva i suoi obiettivi e voleva sdoganarsi dal concetto di essere arbitro a favore della Juve.
Avv. Prioreschi: Queste sono sue considerazioni. Poco prima la Fazi dice che Moggi ha la cacarella. Sa perché?
Auricchio: Perché era un momento di testa a testa col Milan.
(Prioreschi sbuffa)
Avv. Prioreschi: Palermo-Juve del febbraio 2005, arbitra De Santis, la Juve perde e il Milan va a 2 punti, questa partita Lei l'ha vista?
Auricchio: La ricordo vagamente.
Avv. Prioreschi: Al 90' De Santis, amico, sodale, non dà un rigore netto alla Juve. Ha fatto indagini per verificare?
Auricchio: Lo dice Lei un rigore netto.
Avv. Prioreschi: No, lo dice la Gazzetta, proprio stavolta...
Auricchio: Non ricordo, ma questa non era una partita attenzionata...
Prioreschi legge la cronaca della gara con un rigore non dato per fallo su Zambrotta, col difensore che ha un piede sulla linea..
Auricchio: E Lei parla di rigore netto?
Avv. Prioreschi: Quello della Roma fuori area era un elemento a favore e poi questo era sulla linea?
Auricchio: In quel momento De Santis aveva situazioni processuali da risolvere (Gabriele e Palanca) e proprio in quel periodo aveva bisogno di sdoganarsi dal target di arbitro pro Juventus, proprio in quel periodo modificò il suo atteggiamento. Quindi, lui nasce come arbitro amico, successivamante dal febbraio 2005, mette in atto atteggiamenti atti a sdoganarsi.
Avv. Prioreschi: De Santis il 30.4.2005 arbitra Fiorentina-Milan, precedente Milan-Juve, con tre giocatori del Milan in diffida. Le risulta se De Santis ha ammonito qualcuno di questi?
Auricchio: Non mi risulta.
Avv. Prioreschi: Le risulta che De Santis nega due rigori alla Fiorentina?
Auricchio: Non mi risulta, ma anche questa gara rientra nel periodo di cui sopra.
Avv. Prioreschi: Poi arbitra Juve-Parma e nega un rigore netto a Del Piero.
Auricchio: Sì, lo ricordo bene, anche senza l'ausilio della Gazzetta.
Si passa ad un'altra telefonata, quella del 20 aprile 2005.
Avv. Prioreschi: Tosatti chiama Moggi e dice "Gli arbitri ti pisciano addosso?" e Moggi poi parla male di De Santis.
Auricchio: Questa telefonata per noi, conferma quello che dicevo prima sull'atteggiamento dell'arbitro.
Avv. Prioreschi: Ancora con Tosatti, Moggi parla di tutto il campionato dicendo che se la Juve lo perde è colpa di De Santis
Auricchio: Le ho già detto: il De Santis nelle due gare in un momento importante, Palermo e Parma, si è oggettivamente comportato contro la Juve. Tosatti si meraviglia proprio di questo, parlano solo di De Santis.
Avv. Prioreschi: Colonnello, secondo la sua prospettiva, De Santis era il capo di una combriccola...
Auricchio: Di arbitri, però, e non ci sono arbitri della "combriccola romana" che arbitrano la Juventus. E' un concetto differente rispetto agli arbitraggi della Juve: è un gruppo di arbitri che sono amici tra di loro. In questo gruppo, il referente più importante è De Santis che è un arbitro legato alla Juve e, successivamente, si registra un comportamento sdoganante su De Santis.
Auricchio: Colonnello, Lei ha fatto una informativa sulla "combriccola romana" per la quale ha ottenuto di effettuare intercettazioni e adesso ci viene e dire che era tutta un'altra cosa?

Abbiamo finalmente appreso che la "combriccola romana" è solo un grupo di amici, stile compagni di merende.
Così come abbiamo appreso che ad Auricchio interessava approfondire solo ciò che andava contro la Juve; ma che questo fosse l'assunto del teorema, già lo sapevamo; ce l'aveva spifferato il guardalinee Coppola.

Dopo una fase dell'interrogatorio nella quale Prioreschi rivolge domande sulle elezioni in Federazione ed in Lega di Carraro e Galliani, si passa ai pranzi e alle cene.
Avv. Prioreschi: Incontro a Livorno tra Bergamo, Moggi, Giraudo e Mazzini. Il 21 maggio, quale era la finalità, che cosa ha accertato? Se, ad esempio, alla data del 21 maggio la Juve aveva già vinto matematicamente lo scudetto?
Auricchio: Sicuramente la Juve aveva già chiuso
Avv. Prioreschi: E sa quale poteva essere la finalità?
Auricchio: Noi abbiamo contestualizzato l'incontro nelle attività riconducibili alla Fiorentina
Avv. Prioreschi: Che c'entra la Fiorentina?
Auricchio non risponde, evidentemente non ha una risposta logica da opporre alla domanda dell'avvocato Prioreschi.
Dopo una contestazione sui tempi con i quali erano noti i nomi degli arbitri designati per le partite, e comunicati quasi in tempo reale dall'Ansa, Prioreschi prosegue chiedendo ad Auricchio se si poteva affemare che i suoi rapporti con Baldini erano di amicizia.
Auricchio: "Sì, lo ho già detto"
Avv. Prioreschi: Tra l'agosto 2004 e il 14 aprile 2005, audizione di Baldini, quante volte si è visto e ha parlato con Baldini?
Auricchio: L'avrò incrociato in un'altra circostanza, altra due o tre volte dall'agosto 2003 all'agosto 2004.
Avv. Prioreschi: Io ho notato che l'esame di Baldini avviene solo tra lei e Baldini, senza nessun altro. Negli altri c'era sempre qualche altro. Perchè?
Il pm Narducci presenta opposizione alla domanda
Avv. Prioreschi: A me quel verbale sembra un tema scritto, non ci sono domande, per questo mi interessava.
Subito dopo Prioreschi chiede ad Auricchio se ha mai parlato con Baldini del processo ed ottiene risposta negativa, quindi chiede dei rapporti con Antonelli e si riferisce a quanto appreso nel processo GEA (Auricchio e Prioreschi si sono già incrociati in quel processo ndr).
Il pm si oppone, perché è un altro processo, ma Prioreschi dice che vuole verificare l'attendibiltà del teste, perché nel processo GEA si sono dette cose diverse.
Il giudice Casoria: Ma perchè, Antonelli dice cose diverse?
Avv. Prioreschi: Sì, Antonelli dice che nell'ottobre 2004 lo chiama Baldini e gli dice che c'era un maggiore dei carabinieri, di nome Auricchio, che stava indagando nel calcio, e che se lui avesse avuto qualcosa da dire poteva rivolgersi a lui. Antonelli chiama Auricchio e vanno a prendersi un caffè. Dunque, lei ha mai parlato con Baldini di questo processo?
Auricchio: Dei fatti di calcipoli no
Avv. Prioreschi: Ha parlato con Antonelli prima del febbraio 2005? Ha preso un caffè con Antonelli?
Auricchio: Ricordo di avere preso un caffè con Antonelli, ma non riesco a collegarlo temporalmente...
Avv. Prioreschi: Prima dell'interrogatorio?
Auricchio: Probabilmente sì
Avv. Prioreschi: Quindi modifica la sua versione di prima? Ricorda l'oggetto del colloquio?
Auricchio: Vagamente, ma siccome c'era un procedimento amministrativo, l'antitrust, credo di aver discusso di ciò con Antonelli.
Avv. Prioreschi: Quindi, se lei ha parlato con Antonelli, e Antonelli dice che il suo nome glielo ha fatto Baldini, vuole rivedere la sua risposta di prima? Ha mai parlato a Baldini di questo processo?
Auricchio: No, lo confermo
Avv. Prioreschi: Antonelli dice "Mi ha detto Baldini che c'è un maggiore dei carabinieri..."
Auricchio: Questo lo deve chiedere ad Antonelli
Avv. Prioreschi: Baldini in un'intercettazione dice a Mazzini "Forse, se ti comporti bene, quando farò il ribaltone, io ti salverò. Io non ti ho mai nominato...", questo ad aprile. Lei ha parlato con Baldini di questo processo?
Auricchio: Confermo, no
Con questa domanda si è concluso il controesame dell'avvocato Prioreschi e si è passati a quello dell'avvocato Gallinelli, difensore di De Santis, sul quale vi relazioneremo in seguito.
L'Udienza è terminata ed è stata aggiornata al 30 marzo.