Canossa sta almeno a 200 km da Torino /1

Narducci e BeatriceSostiene il Pm Narducci, nella requisitoria finale per il rito abbreviato di Calciopoli, che la Fiorentina, fiaccata dalla lotta al Palazzo, si sia infine ridotta a inchinarsi alla Cupola, arbitrariamente ricondotta alla guida di Luciano Moggi, al fine di salvarsi. La Fiorentina è andata a Canossa: si è umiliata per ottenere il perdono e la salvezza.
E va bene.
Ultime tre giornate di campionato. Di seguito gli arbitri designati per la lotta per la salvezza, in quell'anno di grazia, particolarmente incasinata, includendo un gran numero di squadre.

 



36a GIORNATA
Bologna-Brescia 1-2 Farina
Fiorentina-Atalanta 0-0 Rodomonti
Inter-Livorno 1-0 Brighi
Juventus-Parma 2-0 Paparesta
Lecce-Milan 2-2 Trefoloni
Messina-Cagliari 2-1 Messina
Palermo-Reggina 1-1 Pieri
Roma-Lazio 0-0 Collina
Siena-Chievo 0-1 Rosetti

37a GIORNATA
Atalanta-Roma 0-1 Bertini
Brescia-Messina 2-1 De Santis

Cagliari-Udinese 1-1 Farina
Chievo-Bologna 1-0 Collina
Lazio-Fiorentina 1-1 Rosetti
Livorno-Juventus 2-2 Messina
Parma-Siena 0-0 Rodomonti
Reggina-Lecce 2-2 Paparesta

38a GIORNATA
Bologna-Sampdoria 0-0 Paparesta
Fiorentina-Brescia 3-0 Collina
Inter-Reggina 0-0 Ayroldi
Lecce-Parma 3-3 De Santis
Palermo-Lazio 3-3 Messina
Roma-Chievo 0-0 Morganti
Siena-Atalanta 2-1 Farina
Udinese-Milan 1-1 Trefoloni*

*Quest'ultima non è una sfida salvezza ma, come vedremo, è direttamente correlata ad essa.

In grassetto abbiamo considerato gli arbitri che vengono considerati associati alla Cupola e integrali all'associazione a delinquere. Ebbene: c'è da salvare la Fiorentina che va a Canossa, ma questi arbitri non vengono quasi mai designati. Quattro di loro (Cassarà, Dattilo, Racalbuto, Gabriele) non arbitrano alcuna partita di rilievo per la lotta salvezza; Pieri viene designato alla terz'ultima per una partita nient'affatto decisiva e che non è uno scontro diretto, essendo il Palermo già salvo; Bertini parimenti arbitra una partita poco significativa: l'Atalanta è l'unica squadra già praticamente condannata alla B e non ha nulla da dire, alla Roma basta poco per salvarsi.
A De Santis, invece, vengono assegnate 2 partite, una decisamente importante, l'altra meno. E chiariamoci subito bene: quella meno importante è quel Lecce-Parma 3-3 per cui viene condannato in sede di giustizia sportiva. Andiamo subito a vedere il perché, ma prima segniamo un paio di punti.

1) Si dice che la Fiorentina vuole salvarsi, che esiste una Cupola guidata da Moggi, cui appartengono i designatori e ben 7 arbitri, che influenza i campionati, e che la Fiorentina si affida alla suddetta Cupola per salvarsi. Bene: i designatori arbitrali della Cupola per le partite cruciali verso la salvezza non designano gli arbitri della Cupola, con un'unica eccezione. Ergo: la presunta Cupola non muove i suoi uomini per salvare la Fiorentina. Forse la Cupola c'è, ma non aveva a cuore la Fiorentina? Non si può dire: Mazzini e Bergamo sperano, è indubbio e documentato, che la Fiorentina si salvi, se non altro per una questione di bacino d'utenza. E' la Cupola che non esiste o che quanto meno non opera. A meno che De Santis non abbia fatto tutto da solo.

2) Non è possibile che, in un campionato in cui a 3 giornate dalla fine le squadre in lotta per la salvezza sono ben 13, e l'esito finale si presta a centinaia di combinazioni diverse, a decidere questo esito in funzione degli interessi della Fiorentina e di una presunta cupola, sia un solo arbitro. Non è in alcun modo realizzabile un'ipotesi del genere. Massimo De Santis è un capro espiatorio, o è innocente come tutti gli altri, che passeremo in rassegna. Narducci sostiene che abbia fatto cose inenarrabili.
Lo sono: se le racconti, non ci crede nessuno. Non ci può credere nessuno.

Massimo De Santis arbitra infatti una partita importantissima alla penultima di campionato. Brescia-Messina è cruciale. I lombardi affronteranno infatti la Fiorentina all'ultima giornata. Alla vigilia della partita con i peloritani, dividono la penultima piazza con i viola a quota 38. Una sconfitta potrebbe essere fatale, significherebbe con molte probabilità la serie B. Arriverebbero così allo scontro finale con i toscani, senza quasi nulla da chiedere. O già nella fossa, o con una possibilità su cento a tenerli a galla.
Insomma diciamocelo: cosa dovrebbe fare un arbitro della Cupola per salvare la Fiorentina? Bastonare il Brescia, per farlo arrivare senza speranze alla partita decisiva, e permettere una passerella ai viola.
Tanto più che il Brescia gioca contro il Messina, quella che è considerata la seconda squadra della cupola, che è alla ricerca di punti per la qualificazione in Coppa Uefa, un risultato storico.
La Cupola sta a cavallo. I giocatori del Messina se la giocheranno alla morte, e, laddove non ci arrivassero, ci sarà De Santis ad aiutarli. Possono dormire sogni tranquilli a Firenze.
La partita finisce 2-1 per il Brescia. Di Biagio e Milanetto per i biancoblù, Amoruso al 95' per i siciliani.
De Santis arbitra bene, non commette nessun errore. Neanche un'ammonizione preventiva: eppure gli poteva fare fuori mezza difesa per lo scontro finale. Il Messina, infine, appare poco motivato, finanche svogliato.
Il risultato finale, per una Fiorentina che viene defraudata della vittoria contro la Lazio da un errore marchiano dell'arbitro Rosetti, è una mazzata. Segniamo un terzo punto.

3) De Santis, designato per una partita chiave nell'ottica della salvezza della Fiorentina, non si adopera affatto per ottenere un esito favorevole ai viola. Non compie alcun atto sfavorevole al Brescia, non ammonisce i difensori in diffida per la successiva gara con la Fiorentina. Una settimana prima di Lecce-Parma, il suo arbitraggio è al di sopra di ogni sospetto.

Veniamo quindi all'ultima giornata. L'accusa sostiene che De Santis da solo abbia compiuto il diabolico disegno, dice il Narducci "una delle imprese illegali più straordinarie della storia del calcio", quella di garantire la permanenza in A della Fiorentina. Straordinaria invero, in quanto impossibile da realizzare da solo.

Diamo una scorsa alla parte destra della classifica alla vigilia dell'atto finale:
Lazio 43, Reggina 43, Lecce 43, Chievo 42, Brescia 41, Parma 41, Bologna 41, Siena 40, Fiorentina 39, Atalanta 35.

Bruttissima situazione per la Fiorentina che si gioca l'ultima contro il Brescia. Almeno i lombardi non avessero vinto contro il Messina! Il Siena sta solo un punto avanti, ma gioca contro l'Atalanta, già matematicamente in B. Il Chievo si può agganciare, ma gioca contro la Roma, che non ha più nulla da chiedere al campionato e non può garantire alcun risultato visto il tremendo girone di ritorno, sotto la guida di Bruno Conti, che l'ha portata a lottare per non retrocedere. A Lecce e Reggina manca un punto. Uno lo hanno già fatto nello scontro diretto della settimana prima, uno squallido pareggio, in cui nel secondo tempo non si è giocato, con conseguenti fischi e Zeman a voltare la testa, in segno di disapprovazione. Lo stesso andazzo di Lazio-Roma, alla terz'ultima, derby della vergogna, in cui non si tenta nemmeno il tiro in porta, tanto è prezioso quel punto per salvarsi. La partita finirà poi nell'indagine genovese sul calcioscommesse. Il laziale Bazzani, intercettato, confida a Flachi che Di Canio, duro e puro dello spogliatoio laziale, sarebbe furioso, in quanto accortosi di una combine organizzata tra le due squadre. Il Secolo XIX, primo a riportare gli sviluppi dell'indagine, domanda alla FIGC se le partite indagate a Genova siano sotto inchiesta anche a livello federale. La risposta sarà: tutte tranne una. Lazio-Roma è già stata archiviata. Dal quotidiano genovese chiedono copia del procedimento di archiviazione. L'ulteriore risposta: è stato deciso di comunicarlo soltanto alle parti.
A fine campionato, è ovvio, le partite non le decidono solo gli arbitri. Ma anche la paura, chiamiamola così.
Effettivamente a considerare le possibilità di salvezza dei viola, qualche opzione deve essere scartata a prescindere. Inutile puntare sulle sconfitte di Chievo e Siena. Bisogna mettere dietro 2 squadre: una è il Brescia, ovvio, da battere a tutti i costi. L'altra può essere il Bologna o il Parma. O tutt'e due.
Il Parma incontra il Lecce di Zeman, cui serve un punticino per avere la sicurezza matematica. Il Bologna, il cui tracollo è stato impressionante, deve giocarsela con la Sampdoria. E la Sampdoria si gioca il quarto posto che vale la Champions League. Un posto per due: i doriani e l'Udinese, che sta davanti, e chiude la stagione contro il Milan. La Samp deve vincere a tutti costi e sperare che i friulani non battano i rossoneri. Per il Bologna non è facile.
Insomma, veniamone a una: quanti arbitri servono per salvare la Fiorentina?
Per essere sicuri sicuri, ce ne vorrebbero 2. Uno che garantisca il sorpasso sul Brescia. E uno che faccia perdere una tra Parma e Bologna.
Oppure, se proprio vuoi strafare, 3. Uno per te, e altri due per farle pareggiare tutt'e due. Che sei scemo, dici? Epperò.
Se vuoi andare in economia - che sei un po' fesso, magari fai l'illecito e finisci lo stesso in B - te ne basta 1: decidi di giocarti la tua partita contando sulle tue forze, e fai perdere una delle due concorrenti.
Questo dice la logica.
I magistrati, sportivi e non, dicono invece che la Fiorentina si sia salvata grazie a un solo arbitro che ha fatto pareggiare il Parma con il Lecce!
Ma è impossibile. Se il Bologna avesse vinto, alla Fiorentina sarebbe toccato lo spareggio. Perchè non farlo perdere il Parma?
Delle due l'una: o anche l'arbitro di Bologna era d'accordo per confezionare un pareggio, o anche le accuse a De Santis fanno acqua da tutte le parti. Per tacere dell'arbitro assegnato alla Fiorentina, che secondo i magistrati non si garantisce in nessun modo per la propria decisiva partita.
Segniamo il punticino.

4) De Santis che facendo pareggiare il Parma, salva da solo la Fiorentina, è una cagata pazzesca!

Vediamo dunque gli arbitri. Per Fiorentina-Brescia l'arbitro designato è l'attuale designatore Collina. Per Bologna-Sampdoria, viene designato Paparesta. Mica 2 arbitri della Cupola! Collina, simbolo del nuovo arbitraggio pulito, che telefonava con Meani. Paparesta che secondo tutti è un nemico di Moggi. Secondo lui stesso, secondo Moggi, secondo la giustizia sportiva e anche secondo i magistrati napoletani che ne hanno stralciato la posizione. Paparesta che, anche lui, col Milan intratteneva rapporti di cortesia, consistenti in segnalazioni di dossier all'attenzione di Letta e di procedure di infrazioni europee alla Presidenza del Consiglio. Un cittadino modello.
Come hanno arbitrato? Fiorentina-Brescia è finita 3-0, i viola sono passati in vantaggio quasi subito su rigore. Corioni ha poi asserito: "Io mi fido di Collina designatore, anche se è lui che ci ha mandati in B". Il rigore invece c'era, fu una pazzia irresponsabile di Wome.
Bologna-Sampdoria finisce 0-0. Paparesta nega un rigore piuttosto netto alla Sampdoria. La cui vittoria è pericolosa per l'Udinese, che è in vantaggio col Milan, ma si fa riprendere. Partita questa che finirà sotto la lente di ingrandimento di Borrelli che nella sua relazione a Palazzi insinuerà parecchi dubbi sugli intrecci con la cessione, già avvenuta, di Jankulovski. Comunque Paparesta nega poi un rigore al Bologna.
E De Santis? Ce ne vuole a combinare un 3-3...cosa avrà fatto? In realtà quello che gli viene addebitato sono cartellini fraudolenti al fine di ottenere la squalifica dei giocatori parmensi per lo spareggio con il Bologna. Ma come diavolo faceva a sapere che ci sarebbe stato uno spareggio? Allora anche le altre 2 partite sono pilotate. E sopratutto... c'è anche chi vuole bene al Bologna (anche se allo spareggio poi la spunteranno i ducali).
Nella lista dei rinviati a giudizio per la fraudolenta salvezza della Fiorentina manca quindi qualche nome. Oppure vanno fatte tante scuse a De Santis. Per non parlare di Moggi e Giraudo, la cui estraneità è già sancita al punto 1.
Chi sono gli arbitri chiamati a dirigere le sfide salvezza, infatti? Paparesta, Collina, di cui abbiamo già detto, Messina (al telefono con Meani), Rodomonti (al telefono con Meani), Farina e Rosetti, i Collina del nuovo corso. Rosetti che fa un errore assurdo, il celeberrimo mani di Zauri che evita il goal, che penalizza la Fiorentina. Ma attenzione: anche la Lazio si doveva salvare. Bergamo è sconvolto, dice, come fanno notare i Pm che era tutto "pilotato" (il designatore è piuttosto grossolano nell'esprimersi, dal contesto non pare desumersi alcuna certezza a riguardo) per garantire il risultato ai viola. Ma se era pilotato, Rosetti in qualche modo sarà stato istruito. E poi chi gli ha fatto cambiare idea?
Appena nominato miglior arbitro del mondo, è stato oggetto della solita giaculatoria di Cannavò che lo ha definito uno che in Calciopoli non ci è entrato nemmeno di striscio.
Per carità, non accusiamo Rosetti. Ma non ci è entrato perchè le indagini, come abbiamo dimostrato, sono andate a senso unico, seguendo un teorema, quello della Cupola, che si sconfessa da solo.

5) Non vogliamo insinuare niente, per carità. Ma le accuse dei magistrati sono palesemente assurde e illogiche: Canossa sta a più di 200 km da Torino, questo è certo.

NOTA DELLA REDAZIONE: Gli articoli delle varie testate nazionali sulla requisitoria del Pm Narducci, come già ai tempi di Calciopoli, erano curiosamente tutti molto simili, quasi uguali per la verità. Come se al processo non ci fosse andato nessuno e avessero letto tutti lo stesso resoconto. Ne parlano tutti, ma il pluralismo d'informazione alla fine esiste, in queste condizioni, senza una minima riflessione e contributo originale? Noi crediamo di no. Il processo di Napoli lo seguiremo direttamente, senza intermediazioni. Per leggere qualcosa di (quanto meno) meditato a riguardo, cliccateci spesso.

 

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