De Cillis vs Nardone: deposizioni a confronto

Mercoledì scorso l'Ansa ha lanciato la notizia di una richiesta di rinvio a giudizio di Teodosio De Cellis da parte del PM napoletanto Raffaele Tufano. La richiesta di rinvio a giudizio si riferisce alla testimonianza resa dal De Cillis al tribunale di Napoli il 30 giugno 2009.  Il tutto scaturisce da una denuncia per falsa testimonianza presentata dall'avvocato Palazzoni difensore dell'ex arbitro Pieri ( indagato e poi assolto in secondo grado nel processo calciopoli). L'accusa di falsa testimonianza deriva dalle presunte incongruenze rilevata dal difensore di Pieri tra la deposizione di De Cillis del 30/06/2009 e la deposizione del maresciallo Nardone sentito in aula il 22/12/2009.

De Cillis è il commerciante con negozio ubicato in Chiasso (Svizzera) che ha/avrebbe venduto delle sim straniere a Moggi per il tramite di suoi inviati. Schede straniere che sono l'elemento centrale del processo calciopoli. Inizialmente stampa e TV parlarono di centinaia di sim del Liechtenstein e svizzere.

Nel processo delle centinaia  di sim del principato non è stata introdotta nessuna prova, mentre le sim svizzere si sono ridotte a poche unità. L'attribuzione delle stesse prende le mosse dalle dichiarazioni di De Cillis. E l'attribuzione delle sim è punto centrale del processo, è l'elemento centrale su cui si regge l'ipotesi accusatoria. Dovesse rivelarsi falsa la testimonianza di De Cillis, ecco che verrebbe meno il punto di partenza per l'attribuzione della titolarità delle sim e di conseguenza si incrinerebbe ulteriormente l'accusa contro Moggi e gli altri coimputati. Ma per comprendere su cosa si basa la denuncia dell'avvocato Palazzoni riportiamo gli stralci delle deposizioni di De Cillis e del maresciallo Nardone.
 

De Cillis deposizione del 30/06/2009:

Avv. Prioreschi: Questa lista l'ha stampata in Svizzera o l’ha stampata in caserma?

De Cillis: Io ho preso dei numeri non ho stampato nessuna lista, ho scritto a mano dei numeri di telefono che poi i carabinieri...

Presidente Casoria: Avvocato. sono particolari insignificanti.

Avv. Prioreschi: Non sono particolari insignificanti, presidente, poi Le spiego perché...

Presidente Casoria: E sì, ha spiegato, nel momento in cui ho depositato il...

De Cillis: Io non ho stampato nessuna lista.

Avv. Prioreschi: Voglio capire, lui viene interrogato, allegato al verbale c'è una lista che è questa che è scritta al computer, voglio solo sapere se questa lista l'aveva già portata con sé e quindi come si fa di solito se uno porta un appunto si allega al verbale o se questa lista è stata stampata lì per lì alla fine del verbale, lui ha preso i numeri dal quaderno ed i carabinieri hanno stampato, volevo sapere questo

Presidente Casoria: L'avvocato voleva sapere se Lei se l'è portata da Chiasso o l'ha fatta

là?

De Cillis: Adesso non ricordo, però i numeri non me li sono in ventati.

Avv. Prioreschi: Ma io non dico questo, voglio solo sapere se la lista l’ha portata prima o

l'ha stampata lì per lì.

De Cillis: Ma nessuna lista era stato scritto tutto su un pezzo di carta a mano, adesso non lo so.

Presidente Casoria: E poi l'hanno stampata i carabinieri?

De Cillis: Questo non lo so.

Avv. Prioreschi: Allegata e firmata da Lei.

De Cillis: Certo.

Avv. Prioreschi: E’ stampata a mano o iscritta al computer?

De Cillis: Al computer questa.

Avv. Prioreschi: Ecco questa l'ha portata o l'ha stampata lì? Mica che è difficile!

De Cillis: L'ho portata.

Avv. Prioreschi: L’ha portata, già fatta?

De Cillis: No, non nel momento della deposizione, in un secondo momento questa, ok?

Avv. Prioreschi: Ma questa è allegata al verbale.

De Cillis: Sicuramente sarà stata allegata dopo.

Presidente Casoria: Ma nel verbale è menzionata, dice si dà atto...

Avv. Prioreschi: Dice si dà atto che il signor de Cillis produceva un elenco di tutte le carte sim da lui intestate a suo padre con la data di attivazione le quali sono state vendute tutte al Bertolini, collaboratore di Moggi

De Cillis: Dopo la deposizione io sono stato sentito parecchie volte dai carabinieri.

Avv. Prioreschi: E quando è stato sentito? Ce lo dica!

De Cillis: Non ricordo però...

Avv. Prioreschi: Magari se fa uno sforzo ci dice grosso modo il periodo e soprattutto dove.

De Cillis: Sono stato chiamato, contattato al telefono dai carabinieri.

Avv. Prioreschi: Quali?

De Cillis: Quelli di Roma.

Avv. Prioreschi: Embè? E che avete fatto?

De Cillis: Sono stati... ehm... niente... mi han chiesto se riuscivo

a ricostruire i numeri.

Avv. Prioreschi: A prescindere da quelli, altre volte è stato chiamato?

De Cillis: Sì, sì, certo.

Avv. Prioreschi: E sono mai venuti a trovarla in Svizzera i carabinieri di Roma?

De Cillis: No, non sono mai venuti a trovarmi

Avv. Prioreschi: Ne è sicuro?

De Cillis: Sì.

Avv. Prioreschi: Lei, dopo che è stato sentito il 7 giugno alle 8.30, finito l’esame non è

tornato a Chiasso e sono venuti con Lei i carabinieri?

De Cillis: No.

Avv. Prioreschi: E’ sicuro?

De Cillis: Certo.

 

Deposizione maresciallo Nardone del 22/12/2009:

 

Avv. Prioreschi: Senta maresciallo, nell'informativa del 19 aprile del 2005, la prima, con

riferimento alle sim svizzere della Sunrise "Si da atto che viene svolta un'attività d'indagine tramite gli uffici collegati svizzeri". Ora, Lei è in grado di dire quale attività di indagine è stata svolta in Svizzera, se è stata svolta in Svizzera. Lei sa chi della Polizia Svizzera è stato contattato per svolgere...

Nardone: Non lo so chi ...

Avv. Prioreschi: Senta, un'altra cosa. L'elenco delle sim svizzere che De Cillis Teodosio questa volta vi fornisce come è stato acquisito?

Nardone: L'abbiamo sentito al comando provinciale, ché lui fu invitato a venire al comando provinciale

Avv. Prioreschi: Ho capito, ma Lei ha svolto attività di indagine in Svizzera, per esempio?

Nardone: Diciamo che siamo arrivati lì, abbiamo sentito il De Cillis e lui ci ha detto che era lui che aveva venduto queste schede e poi, con la macchina del De Cillis, siamo andati al suo negozio, abbiamo acquisito la documentazione investigativa e poi ... però sul verbale abbiamo ...

Avv. Prioreschi: Cioè, non ho capito, voi siete andati al suo negozio in Svizzera ad acquisire la documentazione relativa alle schede svizzere?

Nardone:

Avv. Prioreschi: Ah, quindi a queste prime nove ...

Nardone: Perché lui diceva che erano sette, otto, intestate a mio padre e, alla fine, abbiamo dovuto controllare...

Avv. Prioreschi: Quindi siete andati con la macchina di De Cillis a Corso San Gottardo, 27, Chiasso, Svizzera, nel suo negozio. Quindi lui che ha fatto? Ha preso tutta ladocumentazione relativa ..

Nardone: L'abbiamo presa noi

Avv. Prioreschi: L'avete presa voi, vabbè, insomma

Nardone: Abbiamo controllato e poi abbiamo acquisito

Avv. Prioreschi: Quindi avete acquisito i numeri delle sim. Lei non se li ricorderà i numeridelle sim. Se io le leggo? No. Sono sostanzialmente .. Lei ha un quadro.. sono 9, le prime 9, si ricorda se sono le prime 9 schede svizzere che sono emerse in questa indagine?

Nardone: Sì, credo di sì, sono queste qua, le prime che...

Avv. Prioreschi: Da cui poi è partita tutta l'indagine. Grazie, non ho altre domande

 

Dalla lettura dei due stralci delle deposizioni ci sembra emerga una evidente discrepanza. Sarà il GUP a decidere il prossimo 17 dicembre se De Cillis debba essere rinviato a giudizio o meno. E se a qualcuno potrà sembrare questione marginale del processo calciopoli, ricordiamo che le condanne sono arrivate per una serie di valutazioni colpevoliste di tutta una serie di indizi niente affatto univoci ed incontrovertibili. Se venisse a cadere la credibilità di un testimone chiave quali effetti ci saranno per l'accusa? Quale effetto potrebbe avere sull'imminente decisione della Cassazione?

 

Riportiamo infine quanto dichiarato dall'avvocato Palazzoni a Tuttosport:
«Qualora venisse accertata la falsa testimonianza di De Cillis sarebbe dirompente l'effetto sull'attendibilità di uno dei testi chiave su cui l'accusa ha costruito il suo teorema sulle utenze telefoniche. De Cillis dovrebbe eventualmente spiegare perchè è venuto in aula a raccontare menzogne. Ovviamente non contesto l'impianto di Calciopoli nel suo complesso, ma l'attendibilità di un soggetto. Noi ci costituiremo parte civile, ma anche altri protagonisti di Calciopoli, specie tra gli arbitri, potrebbero essere interessati a farlo».