Quando l'Inter fa la Juve ... (Inter pentiti)

MorattiL’Inter che in questo momento è inequivocabilmente la squadra più forte del calcio italiano, per oltre dieci anni è stata però solamente una buona squadra, sempre nettamente inferiore alle squadre che a turno poi si sono alternate campioni d’Italia. Solo una buona squadra, un po’ come la Juventus del nuovo corso. Allenatori di medio valore, campagne acquisti molto spesso errate, rose di qualità non eccelsa.
Eppure per anni hanno voluto farci credere che non vincevano perché il calcio era manipolato da chissà quali forze oscure, chissà quale mafia. Il sistema Moggi, lo chiamano adesso. Non certo i Zidane, i Davids, i Nedved, i Del Piero rapportati ai vari Recoba, Gresko, Hakan Sukur e Vampeta. Ed ora che veramente sono i più forti e di conseguenza come malcostume tipicamente italiano anche i più potenti, non sopportano che le loro vittorie vengano messe in discussione.
Guarda caso però, quelle degli altri erano false. Rubate. Le loro no. Un risentimento talmente forte al punto che, la scorsa estate, gli stessi giocatori “nerassurri” dopo aver rivinto dopo tantissimo tempo quello che con un po’ di forzatura si può anche definire “scudetto”, invece di pensare subito alle proprie gioie, hanno pensato in primis a cantare “noi vinciamo senza rubare”.
Perché scusate, gli altri come vincevano?
E ora che quel coro non potranno nemmeno più cantarlo perché sarebbe un’offesa all’intelligenza delle persone, cosa faranno?
Il primo vero campionato post-Calciopoli è la conferma che lo scandalo “Moggiopoli” altro non è stato che una farsa pazzesca ingegnosamente organizzato da stampa e media in cerca di scoop ed aiutato da una terribile lotta intestina in seno alla società bianconera.
Una sentenza aborto giuridico figlia anche e soprattutto del sentimento di odio popolare che da sempre esiste contro i colori bianconeri.
Tante, tantissime persone, adesso, dovrebbero chiedere scusa alla Juventus.
Per anni l’hanno accusata di esser il male del calcio italiano.
Si prenda ad esempio negativo i teatrini televisivi o la faziosissima stampa romana:
come dimenticarci che sino a due anni fa la Roma non vinceva solo perché la Juve rubava per mano di Moggi?
Ora che però Moggi non c’è più anche grazie a loro, il nuovo nemico è diventato Moratti.
Questo a conferma del fatto che il potere logora chi non ce l’ha.
Strano poi, che proprio ora che alla Juventus non gli si può più in nessun modo assoluto (nemmeno fazioso e in malafede) accusare nulla, il calcio sta toccando il livello più basso di sempre.
Questo è senza ombra di dubbio il campionato più falsato per prestazioni arbitrali, degli ultimi trent’anni.
E allora all’Inter, che nonostante tutto attualmente è comunque indiscutibilmente la più forte, voglio chiedere una cosa:
pentiti, e riconosci che negli anni passati perdevi semplicemente perché eri più debole di chi ti ha preceduto.
Ricorda, ammettere le proprie sconfitte è sinonimo di grande forza. Non di debolezza.
Non si può cambiare il mondo.
I potenti da sempre sono i più aiutati e in tutti i settori, purtroppo.
Nel calcio questo è successo per l’Inter che fu di Moratti Senior, per la Juve degli Agnelli e per il Milan di Berlusconi, tanto per fare qualche nome. E ora sta succedendo nuovamente con voi.
Pentiti Inter allora e a conferma di questo restituisci lo scudetto degli onesti che senza vergogna ti sei appuntato sul petto due estati fa.
In maniera “onesta” pensa questo :
se fosse la Juventus in testa in questo momento grazie a rigori come quelli con Lazio, Torino, Siena, Parma ed Empoli ora non ci sarebbero già state interrogazioni parlamentari, commissioni di inchiesta, rivoluzioni civili e forse anche fucilazioni di massa?
Questa è la conferma che la libertà di stampa in Italia non esiste, non è mai esistita e non esisterà mai e l’unica verità la si può trovare solo su Internet. Il calcio non potrà mai cambiare perché a chi lo gestisce non importa di cambiarlo ma importa solo di comandare e vincere.
Tutto il resto non conta. Altro che “senza rubare”. Altro che partecipare. Conta solo vincere, in qualsiasi modo. E senza pentimenti…..

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