Fango sulla Juve dall'Olanda: nel 1996 vinse con l'Epo. Anche Agnelli in campo!

News, 23 maggio 2013.

Dall'Olanda la Tv pubblica Nos lancia accuse infamanti alla Juve: vinse la Champions League del 1996 grazie all'uso di Epo. Ci sarà anche Andrea Agnelli in campo il 28 maggio nella Partita del Cuore. Ibrahimovic porta con sé l'insegnamento di Moggi: Quando sono arrivato alla Juve, mi ha detto che ero lì per vincere. Marotta e Paratici si sono recati a Madrid per un primo contatto con Higuain e il suo entourage. Isla è scontento della sua esperienza alla Juve, a detta del suo procuratore; potrebbe lasciare Torino.



Dall'Olanda una colata di fango: 'La Juve prendeva Epo' - Non è solo il giornalismo di casa nostra ad essere parziale, nel senso letterale del termine, cioè a mostrare solo una faccia della verità, quella che fa gioco. Ed ecco che quella che era un'arte, persi i valori originari, diventa propaganda. Diventa il 'Quarto potere' di Citizen Kane ('Io sono un'autorità su come far pensare la gente'). Quando fa gioco si ignorano persino le sentenze. E' quello che sta accadendo in Olanda dove la Tv pubblica NOS nel lancio di una nuova trasmissione sportiva ha rispolverato la questione doping a carico della Juve, nel tentativo di dimostrare che la vittoria dei bianconeri nella finale di Champions League di Roma del 1996 sia inficiata dal fatto che i giocatori si sarebbero aiutati facendo uso di EPO. Una falsità smentita dalle sentenze, in primis da quella della Cassazione che recita: "Con specifico riferimento alla somministrazione di eritropoietina umana ricombinante, il ricorso del Procuratore generale (perché già l'appello si era concluso con l'assoluzione, ndr) va dichiarato inammissibile". E più avanti afferma: "che negli anni dal 1994 al 1998 non era stato accertato alcun caso di positività a sostanze dopanti da parte di giocatori della Juventus; che da nessun atto del processo emergeva l'acquisto di eritropoietina o la sua somministrazione agli atleti della società" e che "non erano stati riscontrati valori superiori ai limiti fissati nei vari protocolli antidoping e che la situazione dei giocatori della Juventus, sia con riferimento ai valori ematologici medi, sia in relazione a quelli del bilancio marziale, non si discostava dalle medie della popolazione nazionale".
Invece nel dossier di NOS, a quel che è dato vedere, trovano posto le voci di Giuseppe D'Onofrio e di Alessandro Donati, nonché di Guariniello, ma non quelle della difesa e le sentenze. Il reportage completo, con l'illustrazione delle accuse di D'Onofrio e Donati, andrà in onda domenica sera. Didier Deschamps (che quella sera era in campo, così come Antonio Conte), tempestivamente interpellato da Radio Monte Carlo, non ha voluto commentare queste accuse: "La giustizia italiana si è già pronunciata - si è limitato a dire - non ho bisogno di fare altri commenti".
Per chi volesse approfondire la questione in tutti i suoi aspetti sul nostro sito c'è una sezione dedicata al processo doping; della perizia D'Onofrio ci siamo poi occupati in una serie di articoli che sono entrati nel merito dei casi specifici analizzati (0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7).
Restano stupore e indignazione per il modo in cui si è gettato fango, per l'ennesima volta, sulla Juventus dando voce solo all'accusa, senza degnare della minima attenzione la difesa e soprattutto le sentenze.

Per il Cuore scende in campo anche Andrea Agnelli - C'è già il tutto esaurito allo Juventus Stadium, con 41.247 biglietti venduti, anche se alla 22sima Partita del Cuore del 28 maggio manca ancora una settimana. In quell'occasione, come abbiamo già riportato si sfideranno la Nazionale Cantanti e il team Campioni per la Ricerca, con ricavato interamente a Telethon (per la cura delle malattie genetiche rare) e all'Istituto per la Ricerca sul Cancro di Candiolo (polo di eccellenza in Piemonte per la ricerca e la cura del cancro, presieduto da Allegra Agnelli). La partita (trasmessa su Rai 1 con la telecronaca di Bruno Pizzul) inizierà alle ore 20.20; per i cantanti saranno in campo Luca Barbarossa, Niccolò Fabi, Marco Masini, Sonohra, Paolo Belli, Nicola Legrottaglie, Raul Bova, Neri Marcorè, Enrico Ruggeri e Francesco 'Kekko' Silvestre; per i 'Campioni per la Ricerca' Matteo Renzi, Roberto Cota, Fernando Alonso, Felipe Massa, Ezio Greggio, Sebastiano Somma, Luca Ubaldeschi, Giulio Base, Mario Orfeo, Francesco Totti, Emiliano Mondonico, Marco Bocci, Claudio Sala, Ciro Ferrara, Gigi Buffon, Antonio Conte, Pavel Nedved e lo stesso Andrea Agnelli.
Fino al 3 maggio sarà possibile contribuire al progetto solidale con un SMS di 2 euro al numero 45501 sai cellulari Tim, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile e Noverca o con una chiamata, sempre al 45501, sempre per 2 euro, da rete fissa TeleTu e TWT; per le chiamate da Telecom Italia, Infostrada e Fastweb. Sino al 31 maggio sara possibile fare donazioni anche con Visa, CartaSì e Mastercard chiamando il numero verde CartaSì 800.38.30 08; è possibile sostenere il progetto anche attraverso il conto corrente IT72D0503501000265570549193 aperto presso Veneto Banca, Filiale 265 di corso Ferrucci 79 - 10138 Torino intestando la donazione a La Partita del Cuore Umanità senza Confini ONLUS. L'obiettivo è battere il ricavato record di 1.360.000 euro dell'edizione Modena 2010.

Ibrahimovic: Moggi mi ha insegnato l'importanza di vincere - Zlatan Ibrahimovic ha parlato in Svezia a TV4 Sport in una lunga intervista riportata poi da 'Fotbollskanalen': l'argomento di partenza era quello che da qualche settimana tiene banco sui media, e cioè il suo futuro, se rimarrà al PSG o cambierà di nuovo maglia. Sull'argomento Ibra è stato evasivo: "Vedremo, vedremo. Ci sono un sacco di cose da stabilire. Tutte le altre volte che ho detto che avrei dovuto restare ho poi cambiato club. Non oso dire nulla. Ho due anni di contratto e può succedere di tutto, come ho imparato nel calcio". Ma a diminuirsi l'ingaggio pur di andarsene non ci pensa proprio: "Non funziona in questo modo. Per questo problema c'è Mino (Raiola, ndr) e pensa lui a risolverlo". L'Italia è il Paese che lui ritiene ideale per un calciatore: "E' la mia seconda casa. Lì ho giocato con i club più importanti del mondo, Juventus, Inter e Milan, con loro ho vinto e so cosa vuol dire essere calciatore in Italia, dove sono abituati a queste grandi stelle e sanno come trattarli". In Francia è tutto diverso: "Leonardo mi ha preparato, mi ha detto che Parigi non è come Milano, la situazione è diversa". Un insegnamento importante gli ha lasciato l'Italia, e il maestro è stato Luciano Moggi, da cui ha appreso il culto della vittoria: "La cosa più importante è ottenere risultati. Ho imparato da Moggi, quando sono arrivato alla Juventus, che l'importante è vincere. Ha detto che ero lì per vincere. Ecco come si pensa".

Viaggio di Marotta e Paratici a Madrid - Marotta e Paratici sono volati ieri a Madrid per incontrare l'entourage di Higuain (padre e fratello) e il giocatore stesso, nonché l'agente Fifa Ernesto Bronzetti, intermediario di mercato vicino al Real Madrid; secondo i media l'intesa tra le due parti sarebbe vicina (la Juve offrirebbe un quadriennale a 4,5 milioni di euro più bonus); non altrettanto però col Real Madrid, che ne detiene il cartellino con un contratto sino al 2016; tra l'altro, dopo l'addio di Mourinho, il Real deve ancora scegliere l'allenatore per la prossima stagione, compito che Florentino Perez ha delegato al suo successore (le elezioni in casa madridista sono in programma per il prossimo 16 giugno). Ma da fonti spagnole è trapelato che il Real cederebbe alle richieste bianconere solo in cambio di Arturo Vidal, che Conte naturalmente giudica incedibile. L'affare si preannuncia dunque complicato e irto di ostacoli.

Isla scontento: vorrebbe lasciare Torino - Non è stata una stagione brillante quella, appena terminata, di Isla alla Juve; non ha soddisfatto né la Juve né il giocatore, almeno stando a quanto ha dichiarato il suo procuratore Claudio Vagheggi: "La gestione di quest'anno del club bianconero non ci ha soddisfatti. Abbiamo già esternato alla società di Torino il nostro pensiero. La priorità di Mauricio è infatti giocare il prossimo campionato da protagonista perché sarà anche l'anno dei Mondiali, un appuntamento molto importante". Il suo futuro potrebbe dunque essere lontano da Torino; per lui sembrerebbe esserci qualche richiesta sia in Italia (si parla di Lazio e Inter) che da un paio di club esteri.


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