La Supercoppa pomo della discordia tra Juve e Lazio. Stasera gioca il cuore.

News, 28 maggio 2013.

Stasera la Partita del Cuore: in campo, tra gli altri, Agnelli, Nedved, Conte, Davids e Montero. E' già discordia sulla sede della finale di Supercoppa: alla Juve non sta bene Pechino, ma Lotito si mette di traverso. Mazzarri rivendica: La Juventus ha vinto due scudetti col mio modulo. Montero: Sarò sempre innamorato della Juve, sono fiero di essere parte della storia bianconera e di essere nel cuore dei tifosi. Buffon: Mi mancano pochi anni in campo, ma li vivrò intensamente.

Giocano con il cuore - La partita che si giocherà stasera alle 21 allo Juventus Stadium non mette in palio la Coppa dalle Grandi Orecchie e nemmeno una più prosaica Coppa Italia, ma la posta in palio è ancora più importante, un aiuto per combattere per la vita, aiutando la ricerca di cure per le malattie genetiche rare, attraverso la Fondazione Telethon) e il cancro, con l'Istituto per la ricerca sul cancro di Candiolo (presieduto da Allegra Agnelli). A queste due fondazioni saranno infatti devolute tutte le donazioni. Lo Stadium è ovviamente tutto esaurito (41.247 biglietti venduti). In campo la Nazionale cantanti con una formazione composta da Enrico Ruggeri (cap.), Paolo Montero, Niccolò Fabi, Marco Masini, Neri Marcorè, Francesco Kekko Silvestre, Paolo Belli, Filippo Inzaghi, Raoul Bova, Luca Barbarossa, Fernando Alonso, allenatore Sandro Giacobbe, direttore Tecnico Walter Mazzarri (a disposizione Felipe Massa, Giancarlo Fisichella, Gigi Lentini, Daniele Battaglia, Luca e Diego dei Sonohra, Paolo Vallesi, Alessandro Casillo, Antonio Maggio), che raccoglierà la sfida del Team per la Ricerca, che schiererà Antonio Conte (cap.) Pavel Nedved (nell'insolito ruolo di portiere), Ciro Ferrara, Massimo Giletti, Edgar Davids, Marco Bocci, Roberto Cota, Alessandro Preziosi, Claudio Sala, Andrea Agnelli, Matteo Renzi, allenatore Emiliano Mondonico (a disposizione Ezio Greggio, Lapo Elkann, Luca Ubaldeschi, Mario Orfeo, Paolo Conticini, Stefano Baldini). Il calcio d'inizio sarà dato da Francesco De Gregori, la telecronaca (diretta su Rai1) è affidata a Bruno Pizzul.
Fino al 3 maggio sarà possibile contribuire al progetto solidale con un SMS di 2 euro al numero 45501 dai cellulari Tim, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile e Noverca o con una chiamata, sempre al 45501, sempre per 2 euro, da rete fissa TeleTu e TWT; per le chiamate da Telecom Italia, Infostrada e Fastweb. Sino al 31 maggio sarà possibile fare donazioni anche con Visa, CartaSì e Mastercard chiamando il numero verde CartaSì 800.38.30 08; è possibile sostenere il progetto anche attraverso il conto corrente IT72D0503501000265570549193 aperto presso Veneto Banca, Filiale 265 di corso Ferrucci 79 - 10138 Torino intestando la donazione a La Partita del Cuore Umanità senza Confini ONLUS. L'obiettivo è battere il ricavato record di 1.360.000 euro dell'edizione Modena 2010.
In occasione della “Partita del Cuore”si mobilita anche il J-Museum : martedì infatti normalmente è giorno di chiusura, ma oggi, visto l’evento benefico che si terrà allo Juventus Stadium, anche il museo bianconero sarà aperto, dalle 10.30 alle 20.00.

Supercoppa italiana: è già disputa sulla sede - Non erano nemmeno trascorse 24 ore dalla conclusione della finale di Coppa Italia che aveva designato nella Lazio la squadra che contenderà alla Juve, vincitrice dello scudetto, la Supercoppa italiana, che già sono iniziate le discussioni su dove giocare la finale. L'anno scorso si giocò a Pechino, sede che era sgradita alla Juve che, proprio a causa di tale scelta, voluta (e poi anche no) da De Laurentiis, rinunciò, per non affrontare un complicatissimo giro del mondo in un momento delicato come quello della preparazione agostana, alla già programmata tournéè americana con un consistente danno economico. La Juventus quest'anno ha nuovamente pianificato una tournée in Nordamerica (il 26 luglio la squadra volerà negli Stati Uniti per la Guinness Cup con Milan, Inter, Real Madrid e Los Angeles Galaxy; si giocherà in molte città americane: Phoenix, San Francisco, Indianapolis, Los Angeles, New York; le finali sono previste il 6 e il 7 agosto nel Sun Life Stadium di Miami) e questa volta non intende rinunciarvi; sarebbe semmai favorevole a disputare la finale della Supercoppa negli Usa. Ma ecco scendere in campo Lotito: "Dobbiamo rispettare il contratto per pechino. Siamo disposti a spostarci negli Stati Uniti ma, se la Juventus, per motivi propri, ritiene di non poter giocare in Cina ma altrove, dovremo avre gli stessi introiti garantiti per Pechino; la volontà della Lega è di 20 squadre, non di una sola squadra". In realtà gli accordi tra la Lega Calcio e i responsabili del calcio cinese prevedono la disputa, in una città scelta dall'organizzazione cinese, di tre edizioni su cinque: già due edizioni si sono svolte in Cina (Milan-Inter del 2011 e Juve-Napoli del 2012), ne resta un'altra entro il 2015, e nulla impone che dev'essere quella di quest'anno; è vero che la Lega è di 20 squadre, ma la detentrice del titolo è la Juventus e dal 1991 la Lega stessa inaugurò la prassi che di regola si giocasse in casa dei Campioni d'Italia, salvo opportunità di giocare all'estero (è accaduto in 5 occasioni: nel 1993 a Washington, nel 2002 a Tripoli, nel 2003 a New York, nel 2011 e nel 2012 a Pechino); visto che non è obbligatorio che si giochi in Cina proprio quest'anno, perché non giocare dunque allo Juventus Stadium? Con gli introiti che ne verranno, quali essi siano.

Mazzarri: Col mio modulo la Juve ha vinto due scudetti - Walter Mazzarri non ha fatto nemmeno in tempo a metter piede in casa Inter che già inizia a rivendicare brandelli di scudetti bianconeri: "I miei moduli sono abbastanza attuali - ha detto in un'intervista a Radio Marte - visto che per esempio la Juventus ha vinto lo scudetto anche due anni consecutivamente con quel modulo che io adotto da tanti anni". E' stupefacente che Mazzarri a Pechino abbia mandato i suoi emissari a spiare gli allenamenti di un tecnico che non faceva altro che copiare il suo modulo di gioco... intendeva forse denunciarlo per plagio? Ma non tema, Conte ha deciso di apportare qualche modifica a quel modulo; inutile però mandare emissari a Vinovo, gli allenamenti sono sempre a porte rigorosamente chiuse.

Montero: Fiero della storia bianconera, mi rivedo in Vidal - Paolo Montero non si è lasciato sfuggire la ghiotta occasione offerta dalla Partita del Cuore per tornare a Torino, una città che gli è rimasta cara: "Torno sempre molto volentieri - dice a Tuttosport - Voglio bene a questa città e poi per la Juventus e una buona causa faccio sempre volentieri tredicimila chilometri". Perché della Juve è rimasto tifoso: "Sarò sempre innamorato di questa squadra. Se mi chiama rispondo sempre. Resto tifoso e la seguo sempre". E i tifosi bianconeri non lo hanno mai dimenticato: "E' una cosa che mi stupisce e mi riempie d'orgoglio sentire il loro affetto. Hanno capito che tutte le volte che ho vestito quella maglia ho dato tutto me stesso, al di là del risultato o dell'importanza della partita. Sono fiero di essere parte della storia bianconera, ma ancora di più di essere ancora nel cuore dei tifosi". Ritroverà Antonio Conte, con cui ha condiviso tante battaglie: "Sarà come riprendere una bellissima abitudine, ho giocato insieme a lui per quasi tutta la mia carriera. Pensate che squadra: me, Conte e Davids, mica male come fattore grinta, no? Effettivamente gli avversari a volte erano un po' spaventati. Anche perché poi c'erano anche Zidane, Del Piero, Ferrara, Deschamps... Mamma mia che squadra! Non mi ci fate pensare". E dopo la Partita del Cuore tornerà di nuovo in campo il 9 giugno, al Santiago Bernabeu, nella gara tra le vecchie glorie della Juventus contro quelle del Real Madrid. Attualmente fa il procuratore, ma sta studiando da allenatore: "A dicembre avrò finito il corso e sarò pronto per intraprendere una nuova avventura. dove troverò una panchina; sono abituato a girare, sono un cittadino del mondo": Sa che quella della Juve è superoccupata: "Adesso hanno uno dei migliori al mondo, non cercano allenatori". Pur rifuggendo dai paragoni, rivede alcune sue caratteristiche in Artuto Vidal: "Credo che sia un sudamericano caliente come me: Fuoriclasse con i piedi e cuore bello caldo".

Buffon: Voglio vivere intensamente gli ultimi anni di carriera - Dal ritiro azzurro di Coverciano Gigi Buffon ha parlato del suo futuro: "Mi mancano pochi anni in campo, ma li vorrò vivere intensamente con la Juve e la Nazionale. E' uno degli obiettivi che mi sono posto. Le qualità da sole non bastano per fare il tipo di carriera che ho fatto io, ci vuole tanta costanza".
Una riflessione l'ha fatta anche sulla finale di Champions League: "E' bello vedere due squadre affrontarsi a viso aperto con un'altra cultura calcistica. E' stata una finale con tantissime occasioni da gol, uno spot ottimo per il calcio. Siamo lontani da loro? Noi concepiamo il calcio in un'altra maniera, fino a qualche anno fa noi vincevamo e nessuno si accorgeva di questa lontananza. Adesso c'è per quanto riguarda la forza economica, e non è poco".


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