Lotito contro la Juve: Pensa solo a sé, rispetti le regole altrimenti 3-0 a tavolino.

News, 5 giugno 2013.

 

Lotito vuole giocare a Pechino il 10 agosto e attacca la Juve: La Juventus vuol far prevalere i suoi interessi; se qualcuno dice che non si presenta e manda la Primavera, ci sta pure il 3-0 a tavolino. Beretta: Chiamerò le due società per trovare una soluzione. Florentino Perez: Domenica la Juve, club amico, sarà a Madrid e, se è interessata a Higuain, ne parleremo. Nedved premiato come miglior giocatore ceco dell'ultimo ventennio. Buffon: Chiunque arrivi per  migliorare l'organico della Juve è il benvenuto. Il Consiglio federale ha inasprito le sanzioni in materia di razzismo, adeguando il Codice di Giustizia Sportiva al nuovo Codice Disciplinare Uefa. Approvate dal Consiglio Federale modifiche alle norme sui trasferimenti; no al terzo extracomunitario. Lotito potrà mantenere la doppia proprietà (Lazio e Salernitana): il problema, a livello generale, verrà affrontato nel prossimo Consiglio.



Lotito attacca la Juve: Vuol far prevalere gli interessi personali sulle regole dell'associazione - Claudio Lotito, a margine del Consiglio Federale, è tornato sulla disputa che lo oppone alla Juventus in merito a data e luogo della partita di Supercoppa, e lo ha fatto con toni decisamente bellicosi: "La Juventus deve trovare una soluzione, noi come Lega avevamo deliberato in consiglio che doveva essere data esecuzione al contratto, che prevede Pechino. La Juventus si è organizzata una tournée negli Usa e quindi sostiene di non poter giocare in Cina, ma questo non è un impedimento obiettivo. Adesso vediamo se troviamo una soluzione, altrimenti dovrà essere data esecuzione al contratto. La Lazio peraltro non andrà a fare una tournée, rinunciando a importi notevoli, proprio in vista della Supercoppa. E' un problema di rispetto delle regole. Noi stiamo all'interno di un'associazione e occorre che tutti rispettino le regole. La sottoscrizione del contratto deve essere rispettata, altrimenti la Lega ne perde in credibilità. Bisogna che le società si adeguino, altrimenti il senso di società non esiste più. La Lazio farà valere l'applicazione delle regole. In assemblea la maggioranza assoluta dei club è conforme ai dettami dell'applicazione dei contratti. Quindi non mi sembra che la Juventus trovi sponde in questo senso. Quando uno vive all'interno di una comunità o di un'associazione, vengono prima le regole dell'associazione e poi gli interessi personali. Se tu vuoi far prevalere gli interessi personali, questo comporta dei problemi. La Lazio aveva un torneo in Sudamerica, non vi parteciperà perché sapeva che poteva giocarsi la Supercoppa. Quello che conta è la credibilità del sistema, facendo così il sistema perde credibilità, si diventa inaffidabili. Fare una partita a Pechino comporta anche una valenza dal punto di vista della crescita del brand, farla in Italia è completamente diverso. Qui c'è una società che organizza una tournée da cui ricava dei soldi e determina un danno a un'altra società, la quale rinuncia alla sua tournée e alle somme garantite. Non è solo un problema economico, ma anche uno di organizzazione a certi livelli. Non mi sembra che la Juventus abbia trovato conforto dalle altre società. Io ho in testa un'idea di associazionismo che deve prevalere, vedremo se sarà possibile trovare una soluzione che salvaguardi le esigenze della Lega e della Lazio. La proposta di Roma non arriva da noi, una cosa è certa: noi la vogliamo svolgere all'estero, ma se sarà in Italia non sarà certamente a Torino. Se qualcuno dice che non si presenta e manda la Primavera, ci sta pure il 3-0 a tavolino".
Pare proprio che la moda di vincere a tavolino abbia ormai messo radici in questo nostro sciagurato calcio. Curioso che la soluzione da trovare debba salvaguardare le esigenze della Lega e della Lazio, quelle della Juventus 'non interessano', evidentemente (eppure era, bisogna dire 'era' ormai, prassi che la sede della Supercoppa fosse il campo della vincitrice dello Scudetto, o per lo meno sede a questa gradita); forse perché in questo 'nuovo corso' della Lega contano solo gli interessi di chi fa parte della maggioranza, dev'essere questa l'idea di associazionismo che il presidente della Lazio ha in testa.

Beretta: Lavoreremo per trovare una soluzione condivisa - Il presidente di Lega Beretta sa che occorre trovare in tempi brevi una soluzione al problema della sede della Supercoppa, al centro, per il secondo anno, di una disputa dai toni già molto accesi. Da una parte Andrea Agnelli, forte, oltre che del titolo di Campione d'Italia, di una prassi consolidata e del contratto coi cinesi che lascia margini di manovra, dall'altra Lotito che accusa Andrea di pensare solo al suo orticello e nel frattempo pensa alla sua cassa da rimpinguare con i soldi cinesi; e sventola minacce di 3-0 a tavolino.
E allora, a margine del Consiglio Federale, manifesta buoni propositi di darsi da fare per provare a raggiungere un accordo. Chiamerà Lazio (l'incipit lo conosciamo: 'Dimmi Claudio') e Juventus: "Chiamerò domani ad un incontro le due società che devono disputare la finale di Supercoppa di Lega, Juventus e Lazio. Ci sono regolamenti, esigenze contrattuali, valutazioni diverse e legittime aspettative delle società coinvolte e soprattutto c'è l'interesse del calcio italiano che ha l'opportunità di dare in Italia e all'estero un'immagine forte di quello che è in grado di offrire: un prodotto calcio di altissima qualità e fortemente appetibile. Per questo lavoreremo per trovare una soluzione condivisa che possa rispondere alle esigenze delle due società e agli interessi complessivi della Lega".

Perez: Con la Juve potremo parlare domenica - Florentino Perez, presidente del Real Madrid, ospite di 'Punto Pelota' ha parlato del caso Higuain e dell'interessamento della Juve in proposito: "Il club non ha mai messo in vendita Higuain. Parleremo con il giocatore, che a me non ha mai detto di voler andar via; non è facile andarsene se il tuo club non vuole mandarti via. Ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna offerta per lui e la Juventus non ci ha mai chiesto di Higuain. E non si deve parlare col giocatore prima di aver parlato con la società. La Juventus comunque è un club amico e può essere che, se è interessata a Higuain, ne parleremo domenica, quando verrà qui a giocare". Domenica infatti si giocherà il Corazon Classic Match Veracruz 2013, una partita di beneficenza organizzata dalla Fundacion Realmadrid (e giunta ormai alla quarta edizione) che vede i campioni che nel recente passato hanno vestito la camiseta blanca sfidare le leggende dei più prestigiosi club europei; e quest'anno tocca alla Juve.

Nedved è stato eletto miglior giocatore ceco degli ultimi 20 anni - La Repubblica Ceca, nata il 1° gennaio 1993, ha compiuto 20 anni e per festeggiare il ventesimo compleanno come Nazione ha voluto anche premiare chi si è distinto come miglior giocatore ceco in questo lasso di tempo. E il vincitore è stato la Furia ceca, Pavel Nedved (Pallone d'Oro 2003), che ha iniziato la sua carriera nello Slavia Praga, da cui è passato alla Lazio e poi alla Juve; al secondo posto si è piazzato Karel Poborsky (l'autore della doppietta che stese l'Inter nel fatidico 5 maggio 2002, ora dirigente della Dynamo České Budějovice, il club che lo lanciò) e al terzo Pavel Horvath (trentottenne centrocampista del Viktoria Plzen.
Nedved ha accolto con grandissimo soddisfazione il riconoscimento che gli è stato conferito e ha ringraziato chi lo ha eletto: "Do grande valore a questo premio e lo piazzo molto in altro tra tutti i trofei da me vinti. Non ci speravo, onestamente, ma tutto questo mi rallegra perché significa che i tifosi mi apprezzano e quando votano loro sono sempre sinceri".

Buffon: Qualunque giocatore arrivi alla Juve per migliorarla sarà il benvenuto - Gigi Buffon, intervistato nel ritiro della Nazionale, non è potuto sfuggire al tormentone calciomercato. E allora è stato stimolato anzitutto su Jovetic; il montengrino, ha detto il capitano della Juve e della Nazionale, sarebbe il benvenuto, come tutti coloro che venissero a portare il loro contributo per migliorare la Juve: "Jovetic, come tutti i giocatori che potrebbero arrivare alla Juventus per migliorarla, portieri esclusi chiaramente, credo che siano i benvenuti perché realmente se in questo processo di crescita, in questa programmazione che insomma ci ha visto già quest'anno arrivare e probabilmente spingerci anche un pochino oltre quelle che erano le aspettative, se continua, insomma, questo processo attraverso questi acquisti, credo che si farà prima magari ad arrivare anche a risultati che magari potevano sembrare insperati. Insperati credo che per noi significhi continuare almeno sulla falsariga dell'anno scorso a livello europeo, nel senso di mantenere il rispetto che secondo me nutrivano le avversarie nell'affrontarci e, se possibile, anche migliorare il traguardo toccato quest'anno".
Più nei dettagli è sceso parlando di Ogbonna (altro nome caldo del mercato bianconero, del quale Juve e Torino pare stiano già concretamente parlando), difensore che Gigi ha avuto modo di conoscere e apprezzare proprio in ritiro con la Nazionale (anche se il giovane granata è stato alla fine tagliato e non partirà con la spedizione diretta prima a Praga poi in Brasile): "Ogbonna è un ragazzo eccezionale, molto intelligente, molto ammodo, ed è secondo me un giocatore molto forte, con grandissime potenzialità, ancora più grandi di quelle che sta mostrando ora, anche perché è giovane; nel momento in cui maturerà in maniera definitiva secondo me sarà un punto di riferimento importante di questa Nazionale".
E poi c'è Marchisio, da giorni al centro di voci che lo vedrebbero come possibile partente da Torino: "Per quel che riguarda Marchisio è stato scritto che c'era una proposta ma penso che, insomma, anche le altre società estere abbiano il diritto di far proposte nei confronti dei giocatori della Juve; non è che nel momento in cui giochi nella Juve gli altri debbano essere disinteressati a te, per cui penso che ci stia tutto anche perché Claudio è un grandissimo campione ed è normale che abbia pretendenti di questo calibro".

Consiglio Federale: lotta al razzismo - Tra gli argomenti affrontati ieri in Consiglio Federale c'è stata l'approvazione della nuova normativa in materia di razzismo; la Figc ha dunque allineato il Codice di Giustizia Sportiva (modificandone l'art.18) con il nuovo Codice Disciplinare Uefa. A partire dalla prossima stagione, alla squadra i cui tifosi si rendano protagonisti di comportamenti discriminatori, verrà applicata una serie di sanzioni che vanno dalla chiusura parziale dello stadio, seguita da partita a porte chiuse (più multa di 50.000 euro), più partite a porte chiuse, chiusura dello stadio, perdita della partita, detrazione di punti in classifica fino alla non ammissione al campionato o ad altre competizioni. Pene più severe anche per i tesserati: minimo 10 giornate di squalifica (prima erano 5) per i calciatori e almeno quattro mesi (prima erano due) nel caso di dirigenti.

Consiglio Federale: trasferimenti dei tesserati - Il Consiglio Federale si è anche occupato del problema inerenti i trasferimenti dei calciatori nell'imminente sessione di calciomercato. Non è passata la richiesta della Lega di serie A mirante ad ottenere la possibilità di tesserare tre extracomunitari: il numero massimo resta dunque due. La finestra estiva di mercato si aprirà il 1° luglio per chiudersi il 2 settembre alle ore 23 (anziché alle 19 del 31 agosto, come è stato sinora), la prossima finestra invernale andrà da 3 gennaio alle ore 23 del 31 gennaio 2014). E' stato inoltre approvato l'adeguamento alle regole vigenti all'estero dei sistemi di pagamento, con la possibilità di rateizzare i pagamenti sino a 5 anni.

Multiproprietà: l'orticello di Lotito è salvo - Mentre si scagliava contro Andrea Agnelli accusato di pensare solo al suo orticello, Claudio Lotito il suo l'ha salvato, eccome. Potrà infatti mantenere la proprietà sia di Lazio che di Salernitana (neopromossa in prima divisione di Lega Pro), questo almeno sino al momento in cui la Salernitana dovesse essere promossa in serie A. La questione, a livello generale, verrà riaffrontata nel prossimo consiglio: l'orientamento, ha spiegato Mario Macalli, presidente della Lega Pro, è quello di consentire le partecipazione in società dilettantistiche ai proprietari di società professionistiche.




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