Conte: In Italia il calcio è come una guerra, questo è uno schifo.

News, 19 ottobre 2013.
 
 
Conte convoca 22 giocatori: fuori Vucinic, Lichtsteiner, Quagliarella e Pepe, torna Bouy. Conte sul ritardatario Vidal: Ci sono delle regole e le faremo rispettare per il bene di tutti. Conte: In Italia viviamo il calcio in maniera non bella, sembra di andare in guerra ogni volta, questo è uno schifo. Al Meazza si sono uditi nuovamente i cori di discriminazione territoriale che, portati in trasferta a Torino, avevano causato la chiusura, poi sospesa, dello stadio milanese.
 
 
Sono 22 i convocati - Per Firenze sono partiti in treno con Conte 22 giocatori. La bella notizia è il ritorno in pista di Ouasim Bouy, ventenne centrocampista olandese di origini marocchine, pupillo di Raiola come Pogba, che ha evidentemente superato, almeno sul piano dell'efficienza fisica, il brutto infortunio patito lo scorso anno a Brescia (rottura completa del crociato anteriore del ginocchio destro con interessamento del collaterale).
Mancano invece all'appello gli infortunati Vucinic, Quagliarella, Lichtsteiner e Pepe.
Questo l'elenco dei convocati: Buffon, Chiellini, Caceres, Ogbonna, Pogba, Marchisio, Tevez, De Ceglie, Giovinco, Peluso, Llorente, Barzagli, Motta, Bonucci, Padoin, Pirlo, Asamoah, Vidal, Bouy, Storari, Isla, Rubinho.
 
Conte: Tutti devono rispettare le regole - Come prevedibile, il primo argomento toccato dai giornalisti nella conferenza stampa pre-Fiorentina è stato quello relativo al rientro in ritardo di Arturo Vidal. Così Conte: "Mah... l'argomento Vidal penso sia abbastanza semplice, nel senso che io ancora non ho parlato con il ragazzo, anche perché è giusto chiedere ad Arturo perché si è presentato praticamente con giorni di ritardo saltando tutti e due gli allenamenti. Anche ieri lui non era presente all'allenamento, doveva arrivare un giorno prima e chiederò il motivo. Ancora non lo so. Quando avrò le idee abbastanza chiare, poi c'è un regolamento, ci sono delle regole e le faremo rispettare, perché se le regole ci stanno devono essere sempre fatte rispettare, per il bene di tutti, per un esempio per tutti".
Poi torna ancora una volta su quanto sarà difficile quest'anno per la Juve ripetersi e fare tris:  "Sarà una stagione molto dura, sarà una stagione durissima, sicuramente è un bene che stia accadendo questo, perchè magari se c'era qualcuno nel nostro ambiente che pensava che fosse facile o che magari andava dietro a qualche giornale o ai media che parlavano di strafavoriti  e tutto, magari sta iniziando un attimo ad accorgersi che sarà un campionato molto difficile, duro, dispendioso, dove dovremo veramente superarci quest'anno per riuscire a fare qualcosa di straordinario per il terzo anno consecutivo. Ma ribadisco, sarà moto molto difficile. Il fatto che queste squadre stiano andando così forte, magari farà aprire gli occhi a chi li teneva chiusi o per forza di cose o perchè non voleva proprio vedere". E poi ancora: "Per noi deve essere uno stimolo avere qualcuno davanti che sta facendo cose straordinarie, perchè non dimentichiamo che la Roma ha fatto otto vittorie su otto, mentre noi su sette partite ne abbiamo vinte sei e ne abbiamo pareggiata  una. Così aveva fatto anche il Napoli e adesso ha perso una partita. Quindi stanno viaggiando a ritmi straordinari e strepitosi. Continuando di questo passo, noi dovremo solamente applaudire, frantumeranno tutti i record possibili e immaginabili, e cadranno tante ipotesi che magari erano state fatte questa estate in cui si vedevano altre squadre favorite. Per noi deve essere uno stimolo e la partita di ieri deve fare aprire gli occhi a chi magari li tiene ancora chiusi, socchiusi. Questa servirà ancora di più a farci tenere le antenne dritte e a farci capire che se vogliamo fare qualcosa di super-straordinario quest'anno, dovremo veramente molto faticare e sarà veramente molto molto dura, sotto tutti i punti di vista. Se saremo tutti consci di questo, io dico che le nostre possibilità aumenteranno. Se invece continueremo a tenere gli occhi chiusi, a pensare...si ma tanto prima o poi qualcuno molla, sarà durissima".
Già contro la Fiorentina sarà difficilissimo, ma il fatto che l'avversario si presenti così impegnativo sarà uno stimolo ad essere concentratissimi allontanando ogni pensiero in avanti, verso il Real, perché a quello si penserà solo da lunedì: "E' meglio che ci sia questo tipo di partita, piuttosto che magari una partita con una squadra di seconda fascia, perchè potrebbe involontariamente portare a sottovalutare il match, a concentrarsi apiù al match di Madrid. Non deve accadere questo, non accadrà, perchè c'è una bella partita, un impegno probante per noi, vogliamo fare bene e poi pensare al Madrid. L'ho già detto, mancano quattro partite in Champions, le affrontiamo nella maniera più serena possibile, se saremo bravi andremo avanti, se invece non saremo bravi applaudiremo gli altri, significa che quest'anno non saremo stati così bravi".
 
Conte: In Italia il calcio è una guerra - Franchi stadio senza barriere: già, ma Fiorentina-Juventus non è mai una partita normale e il Franchi si è spesso distinto per episodi di intemperanza, quando non di inciviltà; perché si può magari ironizzare sulla capigliatura di Conte, come fecero lo scorso anno i supporters  viola (quando il mister peraltro era confinato nello Sky box per la squalifica relativa al calcioscommesse), ma il vilipendio ai morti dell'Heysel  che suole sporcare queste sfide è assolutamente inaccettabile. E la panchina bianconera con i tifosi a ridosso, nonostante le smentite di circostanza del presidente viola Cognigni ("La nostra tifoseria è sempre corretta, siamo tranquilli"), un po' di preoccupazione, da parte di chi deve garantire l'ordine pubblico, se il questore Micillo dice: "Lo stadio senza barriere è un segno di civiltà, ovvio che per chi deve garantire l'ordine un po' di preoccupazione esista, volevamo più agenti ma dovremo accontentarci". Ci saranno gli steward (450 invece del minimo indispensabile di 266) ma, vista la situazione delicata, saranno supportati, soprattutto dietro l'area tecnica, da poliziotti in borghese.
Ma Conte è preoccupato di questa situazione? Il quesito gli è stato posto in conferenza stampa, se lo fosse, risponde il mister, "smetterei già oggi stesso di fare l'allenatore. Stiamo parlando di che cosa? Arrivano a menarmi, saltano e vengono ad assalirmi? Tanto siamo in Italia, non ci meravigliamo di niente. Siamo in Italia, è questo il calcio, lo viviamo così in maniera non bella, come lo vivono in altri Paesi. Come lo vivono in Inghilterra, come lo vivono in Spagna, in Germania, vivono l'evento, tifano per la squadra, si vince o si perde, poi tornano a casa... qui sembra di andare in guerra ogni volta. Questo è uno schifo. Cerchiamo di migliorarci da questo punto di vista. Penso che a Firenze abbiano fatto bene a togliere le barriere, consideriamo Firenze e i fiorentini molto educati, molto civili, un esempio per l'Italia. Lo saranno anche domani, sicuro".
 
Ancora cori anti-Napoli a San Siro - Ieri era la giornata in cui il Meazza avrebbe dovuto scontare il turno di squalifica impostogli dal Giudice sportivo per i cori razzisti allo Juventus Stadium; la Corte di Giustizia Federale aveva poi sospeso la sanzione in attesa di approfondimenti. Ma ciò non ha convinto gli ultras rossoneri a desistere dai comportamenti esibiti a Torino. Infatti intorno al 15' si sono uditi distintamente i cori ''Noi non siamo napoletani" e "Senti che puzza scappano anche i cani...", provenienti dalla curva Sud. Lo speaker dello stadio è prontamente intervenuto per invitare "il pubblico ad astenersi da cori e comportamenti che possono determinare la sospensione della partita". E a quel punto il coro "Noi non siamo napoletani" si è levato da un altro settore del Meazza.
La curva Sud, oltre a farsi sentire, si è anche fatta notare visivamente per due striscioni: "Calcio spezzatino, caro biglietto, tessera del tifoso, trafile in banca, stadi fatiscenti, biglietti nominali, limitazioni regionali, tornelli, sfottò censurati, tamburi e megafoni vietati: eh già, gli stadi sono vuoti proprio per colpa degli ultras" e "Crisi economica e parlamentare... ma è dei cori che l'Italia si deve preoccupare??!"
A fine gara Adriano Galliani, in proposito ha dichiarato: "Mi auguro e spero che non si ritorni alla chiusura della Curva. Noi segmenteremo la Curva perché i cori arrivano sempre da un segmento particolare. Intanto stasera abbiamo giocato con uno stadio caloroso, consono. Chiudere gli stadi è davvero un peccato, già sono brutti e vecchi".

 


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