Conte: Possiamo dire la nostra. Carraro ci ripensa: Calciopoli fu Arbitropoli.

News, 6 novembre 2013.
 
Il tabellino di Juventus-Real Madrid. Conte: Abbiamo raccolto meno di quanto seminato, ma siamo vivi; se passiamo la fase a gironi, in Champions possiamo dire la nostra". Carraro torna al passato, Calciopoli è di nuovo Arbitropoli, ovverosia un "problema di arbitri, dei loro designatori e di qualche dirigente di società". Juventus-Real Madrid regala alle casse bianconere il nuovo record di incassi. Le decisioni del Giudice sportivo: Marchisio entra in diffida.
 
Juventus-Real Madrid: il tabellino - Un pari dolce-amaro.
Juventus: Buffon; Caceres, Barzagli, Bonucci, Asamoah; Vidal, Pirlo, Pogba; Marchisio, Llorente (dal 43’ s.t. Giovinco), Tevez (dal 35’ s.t. Quagliarella). A disposizione: Storari, Ogbonna, De Ceglie, Padoin, Isla. Allenatore: Conte
Real Madrid:  Casillas; Sergio Ramos, Varane, Pepe, Marcelo; Khedira, Xabi Alonso (dal 25’ s.t. Llarramendi), Modric; Bale (dal 30’ s.t. Di Maria), Benzema (dal 35’ s.t. Rodriguez), Cristiano Ronaldo.  A disposizione: Lopez, Carvajal, Arbeloa, Isco. Allenatore: Ancelotti.
Arbitro: Webb  assistenti:  Mullarkey, Cann; quarto ufficiale: Collin; arbitri di porta Taylor, Jones.
Marcatori: Vidal (J) su rigore al 42’ p.t.; Ronaldo (Rm) al 7’, Bale (Rm) al 15’, Llorente (J) al 21’ s.t.
Espulsi: nessuno
Ammoniti: Modric (R), Varane (R), Pirlo (J) e Bonucci (J)
 
Conte: "Possiamo dire la nostra" - Era una partita fondamentale, non solo per quel che riguarda il risultato (è arrivato un solo punto, reso però meno amaro dal risultato di Copenhagen, dove i danesi hanno battuto per 1-0 il Galatasaray), ma anche per misurare la vera forza di questa squadra contro la corazzata Real (l'andata, in cui pure i bianconeri non avevano sfigurato, era stata falsata da un arbitraggio scadente e avverso). Ebbene, la risposta, come ha evidenziato a fine gara Antonio Conte, è stata confortante: "Do un voto molto alto alla Juve, la squadra ha disputato una grandissima partita, il primo tempo è stato perfetto, soprattutto sotto il profilo dell'intensità, dell'organizzazione, della qualità delle giocate. Nella ripresa era inevitabile calasse qualcosa a livello di ritmo. Non dimentichiamo che siamo alla sesta gara in diciotto giorni ed era inevitabile pagare dazio con gente come Ronaldo e Bale. Casillas, peraltro, è stato il migliore in campo". Le prospettive dunque, al di là della classifica che vede la Juve al quarto e ultimo posto con 2 soli punti (ma avendo già superato il doppio scoglio Real), sembrano abbastanza rosee: "Se dovessimo passare la fase a girone la mia squadra può dire la sua in Champions. È una partita che deve farci prendere coscienza a livello internazionale: è un risultato più importante rispetto al Chelsea, considero molto superiore il Real rispetto agli inglesi. Ci deve far capire che in Europa stiamo portando avanti un progetto. Siamo comunque vivi, nonostante abbiamo raccolto meno finora di quanto seminato. La potenza di fuoco del Real è maggiore rispetto a noi, ma questo non ci deve scoraggiare. In campo non vanno i milioni ma una squadra che ha voglia di strabiliare e superare un grande ostacolo, come quello rappresentato da una squadra che è costruita per vincere tutto. Poteva essere una vittoria. Mi soddisfa la voglia che i ragazzi hanno messo in campo, la sfrontatezza con cui hanno affrontato il Real". 
Adesso il destino della Juve è nelle sue mani: "Con il Copenaghen sarà partita della vita, lo affronteremo come se fosse Real Madrid e Bayern Monaco messi insieme, con la stessa carica di stasera. Se non vinceremo non andremo da nessuna parte".
 
Carraro ritorna ad Arbitropoli - Ascoltando l'altro giorno le sue parole su Radio 2, avevamo avuto l'impressione che Franco Carraro si fosse ricreduto su Calciopoli, un argomento sul quale, in passato, aveva sempre espresso giudizi durissimi e in piena aderenza al sentimento popolare (aprile 2010:  'Riconosco alla gestione del 2006 che la giustizia sportiva abbia fatto bene a giudicare rapidamente, era indispensabile perchè il campionato 2006-2007 iniziasse al più presto, si doveva fare rapidamente e quando si fa rapidamente certe volte si agisce in modo sommario. E questo è stato un aspetto molto positivo e va dato atto a Guido Rossi di aver dato una spinta positiva"; dicembre 2012: 'A mio parere sarebbe più giusto parlare di arbitropoli e non di calciopoli, almeno stando alle sentenze attuali. Il comportamento dei dirigenti della Juve non offusca il valore della società, ma oggi i bianconeri sbagliano a considerare 29 scudetti. Così l'Inter potrebbe chiedere anche lo scudetto del rigore su Ronaldo e la Roma quello del fuorigioco di Turone. La Juve deve contarne 27'); si era infatti espresso così: "Moggi non è stato il male del calcio, ma solo un buon professionista che ha commesso degli errori. Non era un mostro, lui si era innamorato del personaggio e gli piaceva quando la gente lo indicava come uno super potente. Io credo che gli scudetti vinti dalla Juventus in quegli anni sono meritati".
Reset, tutto da rifare, il 'pentimento' è durato poco, siamo tornati al 2012; è quanto si evince da un'intervista che Carraro ha rilasciato al mensile 'Lo specchio economico', in cui il 'poltronissimo' ripete pari pari quei concetti, confermando la dizione 'Arbitropoli': "Si è appurato che in realtà era un problema di arbitri, dei loro designatori e di qualche dirigente di società. Il calcio italiano ha perso molte posizioni in Europa nel numero di spettatori e nei risultati delle squadre di club. Una volta l'Italia gareggiava con l'Inghilterra per rappresentare il campionato più importante, su tale fronte oggi abbiamo perso posizioni. Parallelamente citerei l'importanza del mondo dilettantistico, molto forte allora come oggi". Marcia indietro, siamo tornati agli arbitri, ai designatori e a qualche dirigente. Chi se non Moggi (e Giraudo), quelli che al processo d'appello di Napoli la pubblica accusa si ostina ad additare come i promotori di un'associazione a delinquere (in combutta appunto con i designatori e qualche arbitro sopravvissuto alla mietitura del rito abbreviato)?
E' tuttavia d'accordo con quanti (da Agnelli ad Abete) sostengono che il primo male del calcio attuale sia l'incapacità di quel mondo ad essere propositivo: "La politica può fare quello che lo sport le chiede, anzitutto snellire le pastoie burocratiche che ostacolano l'attività delle società sportive. Se il mondo sportivo chiederà la modifica della legge 91 del 1981 sul professionismo sportivo, si procederà ma finora non sono arrivate proposte precise. Lo stesso per la legge sugli stadi. Se il mondo sportivo compatto presentasse un progetto razionale, il Parlamento potrebbe rispondere positivamente. Ma nessuna legge consentirà disastri urbanistici e cementificazioni". E concorda con i concetti a più riprese espressi dal presidente della Juventus su quali siano i fattori che stanno mantenendo il nostro calcio in una situazione di arretratezza: "Con la crisi economica gli imprenditori che prima investivano nel calcio oggi non lo fanno. I grandi introiti delle società di calcio sono i diritti tv, il merchandising e la vendita dei biglietti. Sui diritti tv siamo forti in campo nazionale, non all'estero; nel merchandising siamo molto indietro perché l'Italia non combatte la contraffazione merceologica e i club non incassano royalties sulla vendita. Abbiamo stadi vetusti dove la mancanza di sicurezza non attrae le famiglie". E allora ben vengano, dice, gli investimenti stranieri: "Gli investimenti stranieri sono un fattore positivo, provano che il nostro calcio ha un appeal internazionale. Nel campo dei diritti tv del calcio mondiale il campionato italiano vale poco, mentre la Premier League, la serie A inglese, ha un grande prestigio. Thohir, che ha acquistato I'Inter, mostrando la squadra ad un bacino tv di 140 milioni di persone apre una luminosa finestra sul calcio italiano di serie A".
 
Incasso record per Juve-Real - Se Conte sorride, la cassa ride: Juventus-Real Madrid ha infatti generato il record di incassi per lo Juventus Stadium. Lo ha annuncia il club bianconer sul suo sito internet. "Spettatori 40.696. Incasso 2.585.166 Euro (record per lo Juventus Stadium)".
 
Giudice Sportivo: Marchisio in diffida - Claudio Marchisio, giunto, a Parma, alla terza ammonizione stagionale è entrato in diffida. Il Giudice sportivo ha squalificato per due giornate Denis (Atalanta) per avere, al termine della gara, rientrando negli spogliatoi, rivolto al Quarto Ufficiale espressioni ingiuriose; e per una giornata altri 12 giocatori: Carmona (Atalanta) e Costa (Sampdoria), entrambi espulsi domenica per doppio giallo; Balotelli (Milan), Gastaldello (Sampdoria), Benatia (Roma), Juan Jesus (Inter), Ciani (Lazio), Pazienza e Perez (Bologna), Coda, Greco e Rinaudo (Livorno), tutti già diffidati e nuovamente ammoniti.
Tra i club ammende di : € 7.000 al Parma (€ 5.000 per avere suoi sostenitori, prima dell'inizio della gara, esposto per alcuni minuti uno striscione dal tenore insultante nei confronti di un dirigente della squadra avversaria; e € 2.000 per avere suoi sostenitori, al 1' e 33' del primo tempo, nel proprio settore, acceso un petardo ed un fumogeno); € 10.000 al Bologna per avere suoi sostenitori, al 1' del primo tempo, lanciato dieci fumogeni nel recinto di giuoco; € 8.000 alla Roma (€ 5.000 per avere, al 3' del secondo tempo, un componente della panchina con funzioni di allenatore in seconda, fatto uso senza autorizzazione di una apparecchiatura rice-trasmittente; e € 3.000 per avere suoi sostenitori, al 1' del primo tempo, lanciato un fumogeno nel recinto di giuoco);  € 4.000 al Milan per avere suoi sostenitori, al 9' del secondo tempo, indirizzato all'Arbitro dei cori insultanti; € 2.000 all'Atalanta per avere suoi sostenitori, al 10' e 18' del primo tempo, nel proprio settore, acceso due fumogeni.

 


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