Moggi e Facchetti jr: scontro in tribunale.

News, 8 gennaio 2014.
 
Inizia oggi al tribunale di Milano la causa promossa da Gianfelice Facchetti contro Moggi, deciso a produrre testimonianze e prove della veridicità di quanto affermato. Doppia seduta per i bianconeri a Vinovo. Barzagli squalificato, Chiellini e Tevez entrano in diffida. Juve multata di diecimila euro.
 
Moggi vs. Facchetti Jr: battaglia in Tribunale - Si apre oggi, presso la quarta sezione penale del Tribunale di Milano, la causa per diffamazione aggravata intentata a Luciano Moggi da Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto Facchetti.
Facchetti Jr aveva sporto querela nei confronti di Moggi in riferimento a quanto accaduto il 23 ottobre 2010 allorché, nel corso della trasmissione 'Notti magiche',  Luciano Moggi, intervistato da Michele Criscitiello, aveva detto, in diretta, a Javier Zanetti: "Quello che emerge dal processo di Napoli e che emergerà ancora, le telefonate del tuo ex presidente che riguardano le griglie e la richiesta a un arbitro di vincere la partita di Coppa Italia con il Cagliari, e l'arbitro era Bertini. Ci sono le telefonate intercettate sue, le telefonate di Moratti e la telefonata di imbarazzo di Bertini, i pedinamenti e le intercettazioni illegali, anche i passaporti falsi e quindi sta zitto Zanetti, è meglio per te ed è meglio per l'Inter".
In seguito a ciò il figlio dell'ex presidente nerazzurro, assistito dall'avv. Corrado Limentani, aveva ritenuto di ravvisare diffamazione nei confronti del padre (che mai "era stato chiamato dalla giustizia ordinaria a rispondere di alcunché delle propria condotta").
In effetti quanto abbiamo visto essere accaduto nella caserma di via In Selci con i baffi gialli e rossi ne spiega il perché.
Ordunque, a quanto scrive il pm Elio Ramondini nel formulare il capo di imputazione, si sarebbe fatto "falsamente intendere che lo stesso Giacinto Facchetti avesse commesso quei reati quali quelli da lui (Moggi, ndr) commessi".
Ad inizio del novembre scorso era arrivato il rinvio a giudizio, che aveva trovato Luciano Moggi come al solito combattivo e deciso a far emergere la verità dei fatti contro quelle che sono state le vicende seppellite e scartate di Calciopoli:  "Noi non parliamo, depositiamo - aveva scritto sul suo profilo Facebook - C'è un verbale di Palazzi che sostiene che Facchetti doveva essere rimandato a giudizio. Se questo non dovesse bastare, saremmo pronti a portare le intercettazioni".
E ora inizia la battaglia in  tribunale. Luciano Moggi ha citato, tra gli altri, come testimoni, Pierluigi Pairetto, Gennaro Mazzei, Massimo De Santis, Paolo Bertini e Paolo Bergamo ed anche l’ex presidente nerazzurro Massimo Moratti. La convocazione di Gabriele Oriali, già giocatore dell’Inter, si riferisce invece, come si legge nella lista testi, alla "vicenda del passaporto falso di Alvaro Recoba", mentre la citazione dell’ex presidente di Telecom e presidente di Pirelli Marco Tronchetti Provera, dell’ex capo della security Giuliano Tavaroli e dell’investigatore privato Emanuele Cipriani rimanda al caso dei dossier illegali.
 
Doppia seduta per i bianconeri - I bianconeri sono tornati ieri a lavorare a Vinovo con una doppia seduta: al mattino i test atletici con lo staff Mapei, di pomeriggio esercizi di tecnica.
I test realizzati in collaborazione con il Centro Ricerca Mapei e la supervisione del Dottore Ermanno Rampinini, spiega il sito ufficiale,  sono stati "effettuati per la terza volta in questa stagione. Quindi, nello specifico: il Mognoni (rileva la quantità di acido lattico in sei minuti di corsa a 13,5 chilometri orari), il CMJ (una serie di salti sulla pedana piezoelettrica per valutare qualità muscolare e potenza, oltre a eventuali asimmetrie degli arti inferiori), l’HIT (dieci ripetizioni sui 25 metri andata e ritorno, submassimale, per rilevare dati sulle capacità di recupero), e i cambi di direzione. Test importanti che, come nelle annate precedenti, hanno l’obiettivo di monitorare l’andamento dei singoli atleti".
 
Barzagli squalificato, Tevez e Chiellini in diffida - La gara con la Roma ha lasciato qualche strascico a livello disciplinare nella truppa bianconera. Andrea Barzagli era in diffida: è stato ammonito e per lui è scattata la squalifica; a Cagliari non ci sarà.
Carlos Tevez, che ha avuto un cartellino giallo per proteste, e Giorgio Chiellini, ugualmente sanzionato per un fallo su Pjanic, sono invece arrivati alla terza ammonizione e quindi sono entrati in diffida.
Sono stati inoltre squalificati per un turno gli espulsi De Rossi e Castan e altri 13 giocatori già in diffida e nuovamente ammoniti: Ljajc (Roma), Guarin (Inter), Della Rocca e Mantovani (Bologna), Bianco (Sassuolo), Cassani (Parma), Gilardino (Genoa), Obiang (Sampdoria), Radu (Lazio), Raimondi (Atalanta), Rigoni (Chievo), Schiattarella (Livorno) e Vives (Torino).
Squalificato per una giornata anche l'allenatore dell'Udinese Francesco Guidolin, "per avere, al 43' del primo tempo, contestato platealmente l'operato arbitrale rivolgendo al Direttore di gara un'espressione ingiuriosa, con recidiva".
 
Multata la Juve - La Juventus è stata multata di € 10.000 "per avere suoi sostenitori, al 38' del primo tempo ed al 42' del secondo tempo, indirizzato un fascio di luce-laser verso calciatori avversari"; ammenda di € 30.000 alla Roma "per avere suoi sostenitori, al 40' del secondo tempo, lanciato nel settore occupato dai sostenitori della squadra avversaria una decina di seggiolini divelti nel proprio settore; per avere inoltre, al 1' del primo tempo, lanciato un bengala nel settore avversario e due petardi nel recinto di giuoco".
Altre ammende: € 6.000 al Napoli "per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato tre petardi nel recinto di giuoco";  € 4.000 alla Lazio "per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato due petardi nel recinto di giuoco";  € 3.000 al Cagliari "per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, nel proprio settore, fatto esplodere quattro petardi".


 


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