Pirlo: Voglio restare qui.

News, 12 gennaio 2014.
 
Conte a Cagliari ne porta 21: a casa Motta e De Ceglie, Pepe c'è. Pirlo: La mia volontà è sempre stata quella di rimanere qui e a giorni incontrerò la Società. Conte: I nostri numeri sono incredibili ma, più dei record, conta il successo finale. Poker della Juventus Primavera a Siena.
 
 
Sono 21 i convocati - Per Cagliari sono partiti con Conte 21 giocatori. Torna tra i convocati Pepe, ne escono De Ceglie e Motta, al centro di trattative di mercato. Questo l'elenco:  Buffon, Chiellini, Caceres, Ogbonna, Pogba, Pepe, Marchisio, Vucinic, Tevez, Giovinco, Peluso, Llorente, Bonucci, Padoin, Pirlo, Asamoah, Vidal, Lichtsteiner, Quagliarella, Storari, Rubinho.
 
Pirlo: La mia volontà è di rimanere - Al di là delle chiacchiere di mercato, che hanno già spedito da tempo Andrea Pirlo lontano da Torino, dovunque (Inghilterra, Real Madrid, Brasile, persino un ritorno al Milan), Pirlo alla Juve sta bene e la sua intenzione è quella di arrivare ad un rinnovo. Questo ha detto ieri a chiare lettere a Radio 105: "Se ho scelto di passare dal Milan alla Juve è perché speravo di aprire un ciclo vincente: c'era una società nuova che voleva vincere e ritornare ad alti livelli, la voglia di tutti era quella. E la mia volontà è sempre stata quella di rimanere qui: nei prossimi giorni, penso ci incontreremo con la società e vedremo cosa fare, c'è ottimismo, sicuramente, credo di sì. Non c'è una data di scadenza, finché ho voglia, mi sento bene, ho stimoli per giocare penso di andare avanti, quando non avrò più voglia di allenarmi, di giocare, non avrò più emozioni allora sarà il momento di fermarsi. Non ho posto un limite, dipende dalla voglia".
Il punto sul campionato:  "Prima di Firenze e prima del tracollo si era vista una buona Juve che voleva accelerare e superare il momento. Il black out di Firenze ci aveva fatto pensare e poi sono arrivate le dieci vittorie consecutuve, penso meritate. Vincere non è normalitá, ci vuole la voglia. Per vincere ci vogliono sacrifici, voglia di portare a casa il risultato e ci contraddistingue come squadra. Non siamo sempre più forti degli altri, ma vincere aiuta a vincere da consapevolezza dei mezzi, abbiamo vinto gli ultimi campionati, la nostra autostima è aumentata, ne abbiam tanta e i risultati si vedono in campo".
Sull'avventura, finita troppo presto, in Champions League: "Abbiamo sbagliato le prime due partite e compromesso subito la nostra qualificazione, poi  pian piano siamo andati meglio e nella ultima gara è successo quello quello che non doveva succedere. Ora abbiamo voltato pagina, ci siamo concentrati sul campionato, meglio non pensarci. La Champions è sempre la Champions, però dobbiamo soffermarci sugli altri obiettivi".
Su Conte: "Conte conta tanto, ti dà molto ma vuole molto, ha riportato lo spirito vincente alla Juve, un'organizzazione importante, merito suo i risultati".
Sul giovane compagno Pogba: "Pogba può diventare uno dei migliori al mondo: ha fisico e tecnica, sta facendo molto anche se giovane".
 
Conte: Numeri incredibili, ma quello che conta è il successo finale - Per Conte ormai la vittoria sulla Roma è alle spalle, archiviata, nella sua testa c'è solo il Cagliari: "La partita con la Roma, nella nostra mente, è stata cestinata, è stata messa da parte e così deve essere perché, avessimo ancora il pensiero alla partita di domenica scorsa, sarebbe molto pericoloso domani. Ormai è una partita andata, sotto tutti i punti di vista, quindi sono stati compiuti dei fatti importanti, le parole ormai non valgono più, quindi ci buttiamo anima e corpo sulla partita di Cagliari, perché ripeto, è una partita importante per noi". Perché il campionato continua: "Per noi continua il campionato, nel senso che è importante dare seguito alla vittoria con la Roma. L'ho detto nella conferenza stampa precedente, in cui mi chiedevate dell'importanza di vincere contro la Roma. Io ho detto l'importanza dei tre punti, così come la partita seguente con il Cagliari. E' molto importante per noi dare continuità a quello che stiamo facendo, la stiamo dando, in maniera anche importante, e domani sarà un impegno probante perché andiamo su un campo molto ostico, contro una squadra che ci ha sempre dato filo da torcere. E in più anche con l'onore di avere anche dieci partite vinte consecutivamente, quindi da parte degli avversari c'è anche una voglia di interrompere questa striscia bella e importante".
I bianconeri potrebbero essere sulla soglia dell'undicesima vittoria consecutiva, ma non sono questi record la cosa principale per Conte:  "I record sono fatti innanzitutto per essere battuti, quindi noi quest'anno ci siamo superati: nei due anni precedenti ci siamo fermati a nove partite vinte in maniera consecutiva e una volta ci ha pure stoppato il Cagliari, l'anno scorso. Quest'anno abbiamo eguagliato il record del quinquennio, dal '30 al '35, e sicuramente è una bella soddisfazione. Possiamo scrivere un'altra pagina di storia, però dico anche che i record sono fine a se stessi, se prima non c'è la finalizzazione del risultato, cioè, se poi non si arriva al successo. Quindi, eventualmente dovessero mai chiedermi, preferisci i record o il traguardo finale, non avrei ombra di dubbio a dire che il traguardo finale è più importante di ogni record".  Tuttavia questi numeri lo riempiono di legittimo orgoglio: "Però dico anche sono numeri importanti, storici, basti pensare che dalla nascita della Juventus nessuno è riuscito a fare quello che ha fatto questa Juventus, insieme a quella del quinquennio d'oro. Quindi sono numeri incredibili e straordinari che fanno capire che stagione sta facendo la Juventus".
Di mercato, come al solito, non vuol parlare: "Ribadisco sempre quello che sto ripetendo, che per i discorsi di mercato, movimenti in entrata e in uscita, non tocca a me parlare, tocca al direttore, quindi su discorsi di mercato e su questioni che non sono calcistiche, ve l'ho detto che non voglio entrare nel merito, quindi è giusto che risponda eventualmente il nostro direttore".
Infine due parole sulle condizioni di Simone Pepe, che riassaggia la gioia della convocazione: "Sono contento perché Simone sembra comunque che abbia intrapreso la strada giusta per un ritorno. Prima il traguardo sembrava molto molto lontano, invece, sta dando continuità agli allenamenti, sta crescendo l'intensità dei suoi allenamenti e sono molto contento soprattutto per lui, perché so quanto ami giocare a calcio, sono contento per noi perché a breve potrei ritrovare un'altra freccia nel mio arco".
 
La 'Primavera' vittoriosa a Siena - Bel poker a Siena per la Juventus Primavera, un bel 4-1 con doppietta di Donis e reti di Gerbaudo e Soumah.


 


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