Conte: I giornalisti facciano i giornalisti, per i tifosi c'è la Curva

News, 26 gennaio 2014.
 
Lazio-Juventus: il tabellino. Lazio-Juventus: le statistiche.  Conte in conferenza bacchetta un giornalista-tifoso: "Lei deve fare il giornalista, Lei non deve fare il tifoso. In curva bisogna andare". Marotta: Abbiamo risposto all'Inter, a tutela della Juventus e del nostro giocatore, in presenza di un comunicato emesso che era un po' un resoconto di quella che Thohir riteneva un'attività privata".
 
 
Lazio-Juventus 1-1: Il tabellino -  Il 13° successo consecutivo non arriva.
Lazio:Berisha; Biava, Cana, Dias; Cavanda (20' st Gonzalez), Ledesma, Biglia, Konko; Candreva (40' st Keita), Hernanes; Klose. A disposizione: Marchetti, Strakosha, Novaretti, Pereirinha, Ciani, Vinicius, Felipe  Anderson, Perea, Crecco, Floccari. Allenatore: Reja
Juventus: Buffon ; Barzagli, Bonucci, Ogbonna; Lichtsteiner, Vidal, Marchisio, Pogba, Asamoah (26' pt Storari); Tevez, Llorente. A disposizione: Storari, Rubinho, Caceres, Peluso, Padoin, Pirlo, Isla, Pepe, Giovinco, Quagliarella. Allenatore: Conte
Arbitro: Massa. Assistenti: Barbirati e Marzaloni. Quarto uomo: Di Liberatore. Arbitri addizionali: Bergonzi e Gervasoni.
Marcatori: Candreva (rig.) 27' pt, Llorente 15' st.
Espulsi: 24' pt Buffon.
Ammoniti: 13' st Biava, 34' st Bonucci.
 
Le statistiche del match - I numeri segnano una leggera supremazia della Juve in tutti in parametri: e i bianconeri erano in dieci!
Possesso palla: Juventus  52%, Lazio 48%.
Angoli: 7 a 0 per la Juve;i bianconeri hanno tirato in porta 11 volte, 3 delle quali nello specchio; 11 anche  i tiri della Lazio, 4 dei quali nello specchio.
Palle giocate: 624 per la Juventus, 521 per la Lazio.
Percentuale passaggi riusciti: 72,1% per la Juventus, 66,7% per la Lazio.
Indice di protezione area: 52,1% per la Juve, 47% per la Lazio.
Indice di attacco alla porta:  53% Juventus, 47,9% Lazio.
Pericolosità:  42,9% Juventus, 40,1% Lazio.
A livello individuale è Ogbonna (26) a guidare la classifica delle palle recuperate, seguito da Marchisio con 25.
La graduatoria relativa ai passaggi riusciti è dominata dai bianconeri: guida Barzagli (76), poi Marchisio (54), Lichtsteiner  e Bonucci (51).
 
Conte in conferenza stampa: Lei deve fare il giornalista, non il tifoso! - Conte non ha tenuto venerdì la conferenza stampa prepartita e, come ha detto a Sky Sport: "Da qui alla fine del campionato non ci saranno conferenze prepartita". Ma se le cose continuano così, non sappiamo fino a quando resisterà ai dopopartita. Perché dalla conferenza di ieri è emerso chiaramente che del calcio a troppi 'giornalisti' interessa poco o nulla.
Infatti il primo giornalista, romano, di ieri ha iniziato con una provocazione: 'Può ammettere che c'era un secondo rigore per la Lazio?'. Conte con tutta evidenza fa fatica a contenersi, è chiaramente disgustato e dopo un breve silenzio: "Sto contando, sto contando - replica - La partita è stata una buona partita. Sono molto dispiaciuto perché volevamo vincere e la Lazio è stata brava a non farci vincere. Venivamo da dodici vittorie consecutive, forse siamo dovuti rimanere in dieci per non ottenere la tredicesima. Penso che l'espulsione del portiere sia un fatto molto penalizzante, sia che sia accaduto alla Juve, ma poteva accadere anche alla Lazio. Lo dico da diversi anni, è una regola che deve essere rivista perché dai il rigore, in più l'espulsione al portiere, significa ammazzare la squadra che subisce. Noi siamo stati bravi a rimetterci in carreggiata e a cercare la vittoria. Sono molto contento della mentalità di questi ragazzi che anche in dieci contro undici hanno provato a vincere. Potevamo anche perdere, ma sono contento perchè abbiamo provato a vincere".
L'altro insiste a chiedere spiegazioni sul rigore: "Sinceramente non l'ho neanche visto - chiude il discorso Conte - però se lo dice Lei sono convinto che c'è, quindi mi fido di quello che dice Lei".
A ch invece gli chiedeva se avesse riscontrato qualche passo avanti rispetto alla partita di Coppa Italia risponde: "Io ho visto una buona squadra, ho visto una squadra che in dieci contro undici ha messo in grossa difficoltà la Lazio. E poteva vincere la partita. La partita con la Roma è stata molto molto equilibrata e poteva essere decisa da un episodio. L'episodio c'era stato anche a nostro favore, visto che la palla non era per niente uscita. Voi mi chiedete del rigore, io dico che la palla non era uscita e di parecchio pure, però questo passa in secondo piano".
L'autore della prima domanda non ha però smesso la sua vena polemica e torna alla carica con l'argomento del rigore, stoppato da Enrica Tarchi (ufficio stampa Juventus), perché il suo turno lo aveva abbondantemente esaurito prima e ora toccava agli altri. Ma Conte non ci sta e lo blocca di persona: "Ma Lei deve fare il giornalista, Lei non deve fare il tifoso, capisce. Lei fa il tifoso. Ma Lei fa il tifoso. Ma io mi rifiuto di parlare con Lei perché lei è un tifoso, capisce. Io sono qui per parlare di discorsi seri e Lei mi parla di... che cosa ne penso, che cosa ne penso, rigore palese, non palese. Se ha detto che c'era, c'era. Bene".
Poi concorda con chi gli faceva osservare che è stata una bella partita, di quelle che fanno bene al calcio italiano: "Sì, quello sicuro. Si è giocato a calcio, da ambedue le squadre. La Lazio è sicuramente in netta ripresa, sta facendo molto bene".
Il giornalista-tifoso tenta di nuovo di interrompere Conte, che gli da un consiglio: "In Curva bisogna andare".
E la conferenza si chiude qui.
 
Marotta: Abbiamo risposto all'Inter per tutelare la Juve e il nostro giocatore - Nell'intervista del prepartita Sky a Beppe Marotta a tener banco è stata, come si poteva facilmente immaginare, la questione del mancato scambio Vucinic-Guarin.
E Marotta ha spiegato: "Intanto tengo a precisare che il mio intervento è stato per un dovere di verità e soprattutto è stato esaustivo alla luce di un comunicato stampa emesso dall'Inter, quindi la mia era una semplice risposta. Per il resto, io ho sempre detto che noi potremmo trasferire un giocatore solo qualora lo stesso giocatore venisse a chiedere di essere trasferito. Quindi, in quella fattispecie c'era stata una richiesta da parte dell'Inter, Mirko l'aveva ascoltata, aveva raggiunto un accordo, però oggi Mirko è rientrato nei nostri ranghi, è a tutti gli effetti un giocatore della Juventus, quindi poi valuteremo più avanti quello che succederà".
E sulla controreplica di Thohir che ha sostenuto che certe trattative avrebbero dovuto rimanere private ha ribadito: "Ho risposto prima, non voglio tornare ancora sull'argomento. Come ho detto, la nostra presa di posizione era legittima, a tutela della società, a tutela del nostro giocatore principalmente, ma era anche una risposta molto esplicita ed esaustiva ad un comunicato emesso che era un po' un resoconto di quella che Thohir riteneva un'attività privata".
Sul motivo per cui la Juve avesse scelto Guarin come contropartita: "Diciamo che era un'opportunità da cogliere. Noi lo diciamo sempre, è il nostro slogan: quello di gennaio è un mercato dove ci possono essere delle opportunità che devi cogliere, valutando comunque che non dobbiamo riparare nulla, perchè questo è un gruppo competitivo, è un gruppo che ha dalla sua dei traguardi raggiunti veramente straordinari. Quindi c'era questa opportunità e l'abbiamo colta".
Sulla situazione di Vucinic e di ulteriori tentativi in proposito da parte dell'Inter: "Non lo so, non lo so. La situazione comunque l'abbiamo chiarita, ieri Vucinic è tornato ad allenarsi con noi, quindi come ho detto prima, oggi è a tutti gli effetti un giocatore che fa parte della rosa. Dovranno instaurarsi delle nuove dinamiche".


 


Foto Gallery