Osvaldo: Voglio convincere la Juve a tenermi.

News, 8 febbraio 2014.
 
Seduta tattica a Vinovo: Barzagli sempre più verso il forfait. Osvaldo: Con Conte si corre molto, ma i risultati poi si vedono: stare qui è un sogno e spero di convincere la Juve a tenermi. Chiellini:  Siamo più forti di due anni fa, ma dobbiamo mettere da parte certe amnesie. Vidal: Vestire la maglia della Juventus è una delle cose più belle che mi siano capitate, ti senti addosso la storia del club.
 
Barzagli verso il no - E' durata solo un giorno la tregua della pioggia sul Nord Italia e I bianconeri si sono dunque allenati ieri a Vinovo sotto la pioggia, che non ha impedito a Conte di farli lavorare, con la  consueta intensità, sulla tattica. C'è pessimismo sul recupero di Barzagli e aumentano di conseguenza le possibilità di vedere in campo Caceres. Osvaldo è pronto per la prima convocazione: ovviamente sarà in panchina, perché al momento i due titolari indiscutibili in attacco sono Tevez e Llorente.
 
Osvaldo: Quanto mi fa correre Conte! - Osvaldo, come ha detto anche Conte nei giorni scorsi,  ha voluto fortemente la Juve, lasciandosi alle spalle la deludente esperienza inglese; in effetti "in Inghilterra ho faticato parecchio e non sono riuscito ad ambientarmi - ha ammesso l'attaccante si JTV - E' un calcio molto fisico, con contrasti e interventi molto duri. In Italia e in Spagna ci si basa più sulla tecnica e sulla tattica e io mi trovo decisamente meglio". Ha voluto la Juve e subito ha dovuto assaggiare il martello Conte: "Nei primi allenamenti un po' ho faticato, anche perché con il mister si corre molto, ma è solo questione di abitudine. Conte è un fenomeno. E' preparatissimo e pretende molto, ma i risultati poi si vedono. Qui è tutto magnifico, dalla struttura di Vinovo all'organizzazione della società. Capisci subito di essere arrivato nel più grande club italiano e in uno dei migliori d'Europa". Ora il suo primo desiderio è quello di convincere la Juve a riscattarlo: "Che la Juve sia interessata a me, per me era già tantissimo e quindi io volevo venire qua. Volevo stare qua e è praticamente un sogno stare qua e quindi vorrei convincerli per stare qui tanti anni. Essere alla Juve è già un sogno e voglio farlo continuare...". In ogni caso in questo spezzone di campionato vuole conquistarsi un altro suo sogno: "Il Mondiale... Non dico vincerlo, ma almeno giocarlo..."
 
Chiellini: Siamo cresciuti ma dobbiamo dimostrarlo ogni domenica - A due giorni dalla sfida con Verona Giorgio Chiellini è già concentrato, consapevole della forza della Juve,  ma attento a non sottovalutare gli avversari. La Juve, dice, non è più quella di due anni fa, è cambiata e cresciuta: "Il nostro è stato un percorso di crescita importante, siamo una squadra diversa da quella del primo anno in cui abbiamo vinto con grande entusiasmo. Allora offrivamo un calcio più dinamico e più dispendioso. Siamo cresciuti molto in questi due anni e mezzo, ci sono stati innesti importanti che hanno cambiato il modo di giocare, e oltre a questo c’è stata la crescita dei singoli che è stata un fattore fondamentale. Ci sentiamo molto più forti della Juve di due anni fa, ma dobbiamo dimostrarlo ogni domenica. E questa la cosa più difficile". Ogni domenica, e quindi sotto col Verona che è "una squadra quadrata, con grande entusiasmo  e giocatori in rampa di lancio. come Iturbe e Romulo oltre a Toni. Hanno avuto un rendimento da grande squadra. Sono giocatori che possono ambire a piazze anche più importanti". Bando quindi ai cali di concentrazione, il difetto che quest'anno è a tratti affiorato: "Da parte nostra c’è stata qualche piccola amnesia o rilassamento, dettato a volte dalla sicurezza delle partite, che ci ha fatto vincere sì seppur con qualche gol preso di troppo, vedi Sampdoria e Inter".
 
Vidal: Con la maglia della Juve mi sento addosso la storia del club - Nonostante tutti lo dessero, e ancora alcuni lo danno, con le valigie in mano, nella testa e nel cuore di Vidal sembra esserci solo la Juve: "Vestire la maglia della Juventus è sicuramente una delle più belle cose che mi siano mai capitate - ha spiegato il centrocampista cileno ai microfoni della Bbc -Puoi sentirti addosso la storia del club, e la passione dei suoi tifosi è incredibile. Quando oltrepassi la linea di fondo per entrare in campo, capisci quale sia la posta in gioco e quante siano le aspettative nei tuoi confronti. Sono inserito in una grande squadra, con grandi compagni che mi aiutano a giocare bene nel mio ruolo. Nelle classifiche sono tra i migliori centrocampisti al mondo e in verità questo mi rende molto felice, perché ho lavorato duro per arrivare a questo punto. E sì, mi sento un giocatore importante nel ruolo, e devo dare risposte importanti tanto in difesa quanto in attacco. Sin dai tempi del Colo Colo, e ora a Torino, ho lavorato duro anche dal punto di vista fisico".
Ma il lavoro duro non spaventa Arturo Vidal, che le difficoltà le ha sperimentate sin da  bambino: "I miei inizi sono stati difficili. La mia vita familiare è stata un po’ complicata per via della situazione di mia madre. C’erano pochi soldi. Ma appena ho iniziato a giocare a calcio le cose sono andate lentamente migliorando.  Il pallone è qualcosa che ho sempre voluto. Ho realizzato che avrei potuto migliorare le nostre condizioni familiari, ma anche questo era in fondo un sogno. Da bambino amavo giocare a calcio e ho sempre voluto diventare un professionista. Mio zio, Victor Hugo, mi è stato vicino quando giocavo da piccolo perché non avevamo abbastanza cibo per mangiare in casa. Mi ha aiutato e mi ha portato al Colo Colo, dove ho inizato a giocare. Sono ancora in contatto con lui per tutto quello che ha fatto per me. Mi ha nutrito affinché fossi più forte e crescessi, perché da piccolo ero molto magro".


 


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