Conte: Io juventino al 100%, i tifosi lo sanno

News, 21 febbraio 2014.
 
Juventus-Trabzonspor 2-0: il tabellino. Conte: Grandissimo impegno e buone risposte da parte di chi è sceso in campo, ma dobbiamo utilizzare questo percorso per migliorarci. Marotta: Stop alla polemica tra Conte e Capello, fa male alla Juventus.
 
Juventus-Trabzonspor 2-0: Il tabellino - Vittoria meritata, ma con qualche sofferenza di troppo.
Juventus: Buffon; Caceres, Bonucci, Ogbonna; Isla (22' st Vidal), Pogba, Pirlo, Marchisio (31' st Giovinco), Peluso; Tevez, Osvaldo (22' st Llorente). A disposizione: Storari, Lichtsteiner, Padoin, Asamoah. Allenatore: Conte.
Trabzonspor: Vivrai; Bosingwa, Yumlu, Demir, Keleş; Burceanu (22' st Erdogan); Olcan, Zokora, Colman, Hurmaci (36' st Mierzejewski); Gural (11' st Henrique). A disposizione: Ayvaz, Yavru, Janko, Osmanpasa. Allenatore: Mandirali.
Arbitro: Kulbakov (Bielorussia); assistenti: Zhuk e Hetsikau; quarto ufficiale: Maslianka; arbitri d'area: Shcharbakou e Tsynkevich.
Marcatori: Osvaldo 15' pt, Pogba 49' st.
Espulsi: nessuno
Ammoniti: 29'st Zokora, 50' st Yumlu.
 
Conte: Soddisfatto? Sì, ma dobbiamo migliorare - Più della partita è forse l'arrivo in extremis del secondo goal a far apparire sollevato Conte, quando arriva in conferenza stampa. Aveva fatto appello alle seconde linee: "C'è una differenza soprattutto di campo - spiega Conte -nel senso che non è semplice quando non giochi tanto, comunque, poi entrare e reggere subito la giusta intensità, i giusti ritmi, le giuste tensioni. Poi non dimentichiamo che la Juventus è una squadra importante, una maglia importante. Però, ripeto, sono soddisfatto del rendimento di chi è sceso in campo, perché ho visto grandissimo impegno da parte di tutti, ho avuto delle buone risposte".
Però questa è solo un'altra tappa del processo di crescita: "Come dico sempre, la partita sola non è allenante, così come il solo allenamento non è la partita. Noi dobbiamo crescere da questo punto di vista, secondo me dobbiamo utilizzare anche questo percorso in Europa League per fare proprio esperienza, a livello proprio calcistico. Perché comunque questa è una squadra che non ha grandissima esperienza europea, tolto Pirlo, tolto Buffon, tolto Tevez. Se andiamo a vedere, è una squadra che è molto vergine da questo punto di vista. Noi dobbiamo utilizzare questo percorso per migliorarci".
Gli applausi all'entrata in campo di Giovinco sono parsi una risposta al suo atteggiamento e alle sue parole del dopo-Chievo; segno che i tifosi credono in lui, che lui è importante come anima di questa Juve e non solo sul piano strettamente tecnico: "Io penso che il tifoso juventino mi riconosca la juventinità al 100% - è il pensiero di Conte -  io sono comunque sempre stato tifoso di questa squadra, fin dalla nascita. Basti pensare che la squadra di mio padre si chiamava Juventina Lecce, quella dove io ho iniziato a giocare. Questo è tutto dire. Ho giocato 13 anni con questa maglia, adesso è il terzo anno da allenatore, quindi penso che il tifoso juventino non possa mai dubitare di me, della mia juventinità, della voglia che io ho di farli gioire. Quindi, anche quando prendo posizioni importanti, come quelle che avevo preso in passato, anche per altri giocatori, lo faccio esclusivamente per il bene della Juventus in generale, lo faccio per i colori che indossiamo e per la squadra che amiamo. Quindi oggi l'ho trovato giusto, mi ha fatto molto piacere che Giovinco.... a parte che è entrato ed è entrato nella maniera giusta. E' un ragazzo che è cresciuto nel vivaio, è un ragazzo anche lui juventino e deve essere supportato, come devono essere supportati sempre tutti quanti i nostri calciatori".
Sulle condizioni di Barzagli e Chiellini: "Vediamo. Il recupero di Barzagli sta avvenendo in maniera abbastanza spedita, dovrebbe essere domani a disposizione, vediamo un pochettino".
Su Osvaldo: "Osvaldo sicuramente si è calato alla perfezione nei nostri meccanismi, anche se ha margini di miglioramento notevoli, sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista tattico, anche nella riconquista, nella fase di non possesso, deve sicuramente migliorare. Se oggi l'ho schierato dall'inizio, ma l'ho fatto giocare anche a Verona e col Chievo negli ultimi 20 minuti col Chievo, è perchè era pronto e sapevamo che il suo ingresso non avrebbe comunque creato dei problemi alla nostra organizzazione tattica. Sono contento del ragazzo, sono contento che abbia fatto gol. Ma per me conta la prestazione. Lui ha margini di miglioramento  notevoli e penso che sia stato un buon inserimento, però deve continuare a lavorare e sono sicuro che lo farà".
Sul derby che si avvicina a grandi passi: "Affrontiamo il derby, affrontiamo il Toro neanche tra tre giorni, penso che stiamo sfiorando un po' i record a livello di partite giocate. Però confido nei miei calciatori, nella voglia dei tifosi domenica di esortarci e di portarci oltre l'ostacolo, anche oltre queste difficoltà".
 
Marotta: Stop alla diatriba tra Conte e Capello - A Sky Sport per l'intervista pre-gara si presenta un Beppe Marotta assolutamente concentrato, come tutto il club, sulla nuova avventura europea che la Juve si accinge ad affrontare, senza più pensare a quella Champions Leagueche ormai non può più far parte dei traguardi stagionali bianconeri: "L'eliminazione di istanbul è stata un'uscita dalla Champions un attimino non preventivata, poi nel modo in cui è arrivata ha lasciato tanta amarezza. Però bisogna avere la forzadi girare pagina, di guardare avanti con grande ottimismo. Stasera siamo rientrati in un'altra competizione importante, c'è una finale che verrà disputata in questo stadio è l'obiettivo è arrivarci proprio da finalisti".
E, per il bene della Juve, vuol mettere una pietra tombale sul botta e risposta tra Conte e Capello: "Ne abbiamo parlato tanto. Tutti coloro i quali vogliono bene alla Juventus sanno che non bisogna alimentare questo genere di polemiche, che sono stucchevoli. Quindi dico che guardiamo avanti, sapendo che tra qualche minuto abbiamo questa partita, abbiamo tanti impegni ravvicinati tra campionato ed Europa League, quindi il monito ulteriore di Conte è quello di stringere i denti perché gli impegni sono tanti".


 


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