Marchisio non ce la fa: a Catania ampio turnover,

News, 23 marzo 2014.
 
Conte convoca 19 giocatori (inclusi due 'Primavera'): mancano gli infortunati Barzagli, Pepe, Vucinic, Peluso, Marchisio  e Ogbonna, più lo squalificato Pogba. Seconda vittoria per la  Juve Primavera targata Grosso. Agnelli e Marotta in visita alla Lega Pro. Lacombe (Lione): La Juve è il peggior avversario che ci potesse capitare.
 
 
Marchisio non ce la fa: i convocati sono 19 - La comitiva bianconera diretta a Catania è partita ieri alle 15 da Caselle. Conte ha portato con sé 19 giocatori. A Torino è rimasto anche Marchisio, che non ha ancora recuperato appieno dall'infortunio; è tornato invece a disposizione Giovinco. Oltre allo squalificato Pogba, sono poi rimasti a casa, come già si sapeva, gli infortunati Barzagli, Ogbonna, Peluso e Pepe. Alla squadra sono stati aggregati anche due elementi della 'Primavera': il giovanissimo difensore Filippo Romagna (1997) e il centrocampista Matteo Gerbaudo (1995).
Questo l'elenco dei convocati: Buffon, Chiellini, Caceres, Tevez, Giovinco, Llorente, Osvaldo, Bonucci, Padoin, Pirlo, Asamoah, Vidal, Lichtsteiner, Quagliarella, Storari, Isla, Rubinho, Romagna, Gerbaudo.
A Catania comunque pare che Conte sia intenzionato a far riposare chi sta giocando di più: non può farlo nel trio di difesa, visto che a disposizione ci sono solo Chiellini, Bonucci e Caceres; sugli esterni potrebbe riposare Asamoah, sostituito da Isla, con Lichtsteiner che riprende il suo posto; a centrocampo insieme a Pirlo e Vidal troverà posto Padoin; in attacco Osvaldo potrebbe subentrare a Llorente; infine in porta potrebbe toccare a Storari.
 
La 'Primavera' vince ancora - Seconda partita della Juventus Primavera sotto la guida di Fabio Grosso e seconda vittoria: questa volta a farne le spese è stato il Bologna, battuto per 1-0 in virtù di una rete del lituano Vykintas Slivka nel recupero del primo tempo.
 
Lacombe (Lione): La Juve è il peggior avversario - Bernard Lacombe, stretto collaboratore del presidente del Lione Aulas, è piuttosto preoccupato per dover affrontare la Juve nei quarti di finale dell'Europa League: La Juve? È il peggior avversario che potessimo prendere. I bianconeri sono la squadra da battere nell’intero tabellone dell’Europa League  e non soltanto perché la finale si giocherà nel loro stadio, a Torino. Da Buffon a Pirlo, da Tevez a Llorente per non parlare del loro bravissimo allenatore Conte. E che dire di Paul Pogba, forse il più grande talento attuale del calcio francese? Per noi sarà dura, durissima". Ma crede nell'orgoglio dei suoi: "Alle volte giocare contro una squadra del genere, che da tre anni sta dominando il campionato italiano, ti dà motivazioni in più e stimoli speciali. Credo che per i nostri giocatori sarà un’iniezione energizzante affrontare la Juventus dopo essere stati, in precedenza, sui campi di Pilsen contro il Viktoria e di Odessa contro il Chernomorets. I favoriti sono loro, su questo non ci piove, ma noi ci proveremo anche perché si sa che in campo si va 11 contro 11. Noi abbiamo solo una piccola chance, cercheremo di coglierla. Sarà una grande sfida, anche per i nostri tifosi. Abbiamo affrontato tanti club italiani, mai però la 'Vieille Dame', la Vecchia Signora".
 
Agnelli e Marotta hanno incontrato la Lega Pro - Il presidente Andrea Agnelli e l'amministratore delegato Giuseppe Marotta hanno fatto visita alla Lega Pro, dove sono stati accolti da Francesco Ghirelli, Direttore della Lega Pro, che ha portato loro i saluti del Presidente Macalli, impegnato ad Atene all'Assemblea delle Leghe europee.
"Siamo onorati della visita - le parole di Ghirelli- la Juventus ha dimostrato una straordinaria sensibilità. Siamo una lega in riforma, l'unica che si è data regole (budget, ecc) per direzionarsi verso una forte cultura d'impresa, sapendo che l'equilibrio economico-finanziario consente una più regolare competizione sportiva dei campionati. Ha definito una sua forte mission, quella dei giovani calciatori, per identificare il campionato. Ragionare cosi vuol dire essere predisposti a ragionare sulle compatibilità e sulle politiche che necessitano al sistema calcio italiano".


 


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