Vidal operato oggi: Pogba: Con Pirlo imparo e mi diverto.

News, 7 maggio 2014.
 
Vidal oggi sarà operato al menisco: fermo un mese. Pogba: "Giocare con Pirlo è grandioso: ogni giorno impari da lui, lo guardi giocare e ti diverti;  e a Torino sono felice. Pirlo: A Pogba servirà tempo per crescere e diventare uno dei migliori; se lo fa a Torino meglio per lui e per noi. Abete: Una federazione sportiva non è in grado di garantire l'ordine pubblico; io continuo con il modus operandi e non lo modifico in base a eventi specifici.
 
Vidal operato oggi - Nel tardo pomeriggio di ieri Arturo Vidal ha effettuato, in presenza anche dei medici della nazionale cilena, un consulto ortopedico a Barcellona dal professor Ramon Cugat.
Stamattina alle 11 verrà sottoposto, sempre a Barcellona, ad intervento chirurgico artroscopico al menisco laterale del ginocchio destro.
Lo annuncia il sito ufficiale bianconero.
Non sono indicati i tempi di recupero, che tuttavia dovrebbero essere di un mesetto. Potrebbe rientrare proprio a ridosso del Mondiale brasiliano.
 
Pogba: A giocare con Pirlo si impara e ci si diverte - "Giocare con Pirlo è grandioso: ogni giorno impari da lui, lo guardi giocare e ti diverti. E’ un top player ormai da molti anni, quando lo guardi vorresti solo essere come lui!" Parole e musica di Paul Pogba in un'intervista alla BBC, ripresa sul sito ufficiale bianconero.
"A Manchester ho acquisito  l’esperienza per venire qui e giocare con grandissimi giocatori come Pirlo, Arturo Vidal, Marchisio, Buffon - ha aggiunto Paul - Ho imparato molto allo United, ma ora sono qui a Torino e sono felice a Torino".
E' cosciente dei suoi punti di forza ma anche delle situazioni da migliorare: "Quest’anno posso fare gol, ho molte occasioni durante le partite. Non sono sorpreso, questo è ciò che voglio fare. Tuttavia, devo decisamente migliorare i colpi di testa in attacco, perché sono alto e devo cercare di [andare sul pallone di più] sugli angoli e fare più gol. Devo migliorare in tutti gli aspetti, per essere un giocatore completo".
Rievoca i suoi inizi: "Mio padre allenava, e quindi ho sempre avuto la palla a casa e la prendevo a calci fin da quando ero bambino. Tutto è iniziato da lì. Ho sempre amato il calcio: vedevo un sacco di partite: Pelè, Maradona…  le ho sempre viste fin da quando mi ricordo".
E conclude con l'immediato futuro, i Mondiali brasiliani sotto la guida di Didier Deschamps: "Giocare il Mondiale con la prima squadra è un sogno che si avvera. Voglio vincerla, sarà dura ma possiamo farcela. La squadra è buona fuori dal campo, abbiamo un buon gruppo e andiamo d’accordo. Quando il mister ha un trascorso da giocatore, è più facile per noi perché ci capisce di più. Deschamps mi può dare consigli, a maggior ragione perché giocavamo nella stessa posizione: conosce la mia situazione, e questo per un giocatore come me è importante perché ho bisogno di imparare e può aiutare".
Per quanto riguarda i dubbi legato al suo futuro in bianconero, così si espresso Mino Raiola, l'astuto procuratore del giovane francese: "Pavel sa che farò il meglio per Pogba, così come faccio sempre per tutti i miei assistiti. E io so che, alla stessa maniera, Pavel fa il meglio per la sua società. La verità è che io faccio e farò per Paul esattamente quello che feci tanti anni fa per Pavel. Anche Pavel ha dei meriti se Pogba oggi gioca nella Juve. Mi sono sempre fidato di Nedved, sapevo che avrei portato Paul in una società onesta, di alto livello. Paul stima Pavel enormemente. La Juve mi ha  comunicato che Pogba è incedibile. Fa un grande piacere tutto ciò.Vedremo poi nei prossimi incontri che succederà (in ballo c’è  il rinnovo, con lauto adeguamento, del contratto, ora fermo al 2016, ndr). Pogba non se ne deve andare via a tutti i costi, a Torino si trova bene.Vedremo più in là. Paul potrebbe lasciare la Juve solo se fossimo tutti d’accordo e se si presentasse l’offerta giusta al momento giusto".
 
Pirlo: Meglio che Paul resti a Torino per crescere - La stima di Pogba per Pirlo è ampiamente ricambiato: "Penso che Paul diventerà un grande campione, lo ha fatto capire sin dal suo arrivo qui - ha detto Pirlo in un'intervista a l'Equipe- Gli servirà ovviamente del tempo per crescere e diventare uno dei migliori. Meglio restare a Torino per crescere? Naturalmente. Meglio per lui e per noi".
Poi ha parlato anche di sé: "La mia più grande motivazione è semplicemente quella di giocare a calcio, perché mi piace, mi diverto in campo. Fortunatamente ancora oggi, tutte le mattine quando vado agli allenamenti, o quando arriva il giorno delle partite, mi diverto. Penso che questa sia la cosa più importante. Non sento la stanchezza e per adesso continuo a godermela. Il giorno in cui questo piacere verrà meno, farò altro. Quando sono arrivato alla Juve, ho subito sentito la voglia di fare meglio, c'era un progetto ambizioso e da lì abbiamo iniziato un percorso che ci ha portato a questi risultati.  Io sono felice di essere alla Juve e spero di rimanerci ancora per alcuni anni".
 
Abete si chiama fuori - "Una federazione sportiva non è in grado di garantire l'ordine pubblico, non ha né questo ruolo né gli strumenti". Così il presidente federale, al termine della Giunta Coni, in merito alla proposta del Governo di far pagare la sicurezza negli stadi ai club di calcio. Poi: "Noi siamo prima di tutto cittadini e poi abbiamo un ruolo nel sistema sportivo. Accettiamo le decisioni ma noi diamo allo Stato un miliardo di euro".
E, in relazione alle critiche del numero uno del Coni Giovanni Malagò ("Il calcio ha fatto poco e male"): "Mi sembrava che il presidente avesse applaudito alle conclusioni della task force di cui il Coni ha fatto parte e al ruolo che stavano svolgendo ministero e forze dell'ordine. Il resto credo si commenti da sé. Io continuo con il mio modus operandi e non lo modifico in base a eventi specifici". 

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