Conte resta. Buffon: Il mister potrà solo vincere.

News, 20 maggio 2014.
 
Conte resta l'allenatore della Juve anche per la prossima stagione. Conte: "Conte è un professionista maniacale e ossessionato dalla vittoria; questo nella sua vita non potrà fare altro che vincere". Lo Juventus Stadium zittisce la Sud: e si salva dalle ire del Giudice sportivo. Le altre decisioni del Giudice sportivo.
 
Conte resta - "Stagione 2014/15: allenatore Antonio Conte". Con questo breve tweet, alle 20.34, la Juventus ha annunciato che Conte rimarrà sulla panchina bianconera anche nella prossima stagione come, peraltro, da contratto. Non si accenna ad un eventuale prolungamento ma le parti, se lo vorranno, hanno a disposizione un anno per parlarne: era invece urgenre fare chiarezza sulla stagione 2014/15 in funzione delle strategie di calciomercato e dell'intera programmazione della stagione.
 
Buffon: Conte nella sua vita non può far altro che vincere - Proprio nel giorno in cui i tifosi juventini tirano un sospiro di sollievo alla notizia che Conte rimarrà anche per la prossima stagione alla guida dei bianconeri, a spiegare a tutti l'importanza di avere Conte è stato Gigi Buffon. Così ha parlato del suo mister in un'intervista a Sky: "E' un professionista maniacale e ossessionato dalla vittoria perché, secondo me, lui non prende in considerazione il fatto che un giorno si possa anche non vincere, che però si costruisce ugualmente qualcosa, anche non vincendo delle volte. Lui ha proprio questa volontà ferrea di primeggiare, che sicuramente ci ha fatto benissimo ed è stato un toccasana per noi della Juve, per noi ragazzi e per tutto l'ambiente. Però è anche vero che da parte sua, lo sforzo, le energie nervose e mentale che richiede tutto questo, è enorme".
E Gigi non riesce ad immaginare una Juve senza Conte: "Una Juve senza Conte è un qualcosa di impensabile, perché il percorso che abbiamo fatto e che stiamo facendo è sempre di grande crescita e per cui secondo me ci sarebbero ancora margini per poter migliorare l'insieme. Però è anche vero che bisogna essere sempre convinti di ciò che si fa. Io credo che a livello societario la Juve sia tornata veramente al top, per cui visto che abbiamo questo tipo di fortuna, abbiamo anche la certezza che qualsiasi tipo di soluzione verrà scelta, sarà una soluzione per il bene della Juve e per il meglio della Juve. Non c'è il misurometro per capire i meriti, è stato bravissimo ad ottenere il massimo da ogni giocatore. E tra questi mi ci metto anch'io, proprio con il suo modo di fare, con il suo modo a volte, se vogliamo, scorbutico".
E in proposito racconta un sintomatico episodio: "Proprio prima della partita con il Cagliari, il giorno prima, stavamo cominciando la riunione, io ho preso la parola e ho detto: 'Mister, scusi, dovremmo parlare di una cosa'. E lui in maniera proprio spiccia: 'Ma no, no, no, no, non mi dovete rompere, ora si guarda il video'. Cioè, mi ha ammutolito in un secondo, che è una cosa stranissima, perchè poi ci rimani un pochino lì per lì...e dici va bene, hai 36 anni, sei il capitano... Però, dopo, ripensandoci, capisci perché lo fa, perché magari aveva paura che parlando di altre cose non focalizzassimo quello che era l'impegno del giorno dopo con il Cagliari e magari sparissero i possibili 102 punti. E per cui, per certi aspetti, dopo un giorno o due, ci ridi veramente, perché dici, questo nella sua vita non potrà fare altro che vincere".
 
Allo Juventus Stadium ha vinto la parte sana del tifo - «Il Giudice sportivo, premesso che sostenitori della soc. Juventus hanno esposto, dal 14° al 17° minuto del secondo tempo, uno striscione dal contenuto oltraggioso per la memoria dell’ Ispettore di polizia Filippo Raciti, ucciso nell’adempimento del proprio dovere;
considerato che i collaboratori della Procura federale hanno riferito che “qualche istante dopo l’inizio dell’esposizione, da tutti gli altri settori dello stadio venivano rivolti fragorosi fischi di dissenso” e veniva intonato il coro “scemi – scemi”;
ritenuto che ricorrono, con efficacia esimente ex art. 12, numero 3, le circostanze di cui all’art. 13, n. 1, lettere a) b) e d) per avere la soc. Juventus concretamente cooperato con le Forze dell’Ordine nell’attività di prevenzione e per avere suoi sostenitori immediatamente e chiaramente manifestato la propria dissociazione da tale deprecabile comportamento,
P.Q.M. delibera di non adottare alcun provvedimento sanzionatorio nei confronti della soc. Juventus in relazione al fatto di cui alla premessa».
Così il giudice sportivo in merito all'increscioso episodio verificatosi in curva Sud nel corso di Juventus-Cagliari.
Ammenda di € 10.000 al Catania per avere suoi sostenitori, dal 20° al 25° del primo tempo, esposto uno striscione dal contenuto oltraggioso per la memoria dell'ispettore di polizia Filippo Raciti, ucciso nell'adempimento del proprio dovere; sanzione attenuata per avere la società concretamente cooperato con le Forze dell'Ordine nell'attività di prevenzione.
Ammenda di € 3.000 alla Lazio per essere un suo sostenitore, al 10° del secondo tempo, entrato sul terreno di giuoco.
 
Le altre decisioni del Giudice sportivo  - Il Giudice sportivo ha squalificato per tre giornate Paolo Cannavaro (Sassuolo) espulso per essersi reso responsabile di un fallo grave di giuoco e per avere inoltre, all'atto dell'espulsione, rivolto all'Arbitro un'espressione ingiuriosa.
Un turno di squalifica per i due espulsi dell'ultima giornata: De Sciglio (Milan, per avere commesso un intervento falloso su un avversario in possesso di una chiara occasione da rete) e Mexès (Milan, doppio giallo); e altri otto giocatori già in diffida e nuovamente ammoniti: Pazienza (Bologna), Cuadrado e Roncaglia (Fiorentina), Pereirinha (Lazio), Emerson (Livorno), Mustafi (Sampdoria), Vives (Torino) e Pinzi (Udinese).


 


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