Elkann: Servono capacità organizzative, grinta e fortuna, non soldi.

News, 23 maggio 2014.
 
John Elkann: Non sono i soldi a fare la differenza, ma la capacità organizzativa, la grinta e la fortuna. Da Cremona arriva un rinvio per il calcioscommesse. Calciomercato: la Juve tratta Pereyra con l'Udinese.  Luciano Moggi e il suo "Il pallone lo porto io" fanno tappa a Francavilla Fontana.
 
Moggi: 'Il pallone lo porto io' fa tappa a Francavilla Fontana - Mercoledì lo ha presentato a Torino, stasera invece Luciano Moggi presenta il suo libro a Francavilla Fontana (Brindisi), alle ore 19.00 presso Agriturismo Masseria Torricella, Francavilla Fontana  Brindisi) Via per Carosino Km 3 (ingresso gratuito).
Il Direttore, ospite dello Ju29ro Fans Club Cellino San Marco e dello Ju29ro Fans Club Francavilla Fontana, sarà accompagnato dal prezioso Nicola Penta e da Claudio Zuliani.
Ricordiamo che il 3 giugno Luciano Moggi sarà invece a Milano, alla libreria Mondadori di Piazza del Duomo alle ore 18 
 
Elkann: Non sono i soldi a fare la differenza - Nello stabilimento Giovanni Agnelli di Grugliasco (Torino) si è svolta l'assemblea di Exor, che ha approvato il bilancio, chiuso con un utile di 92,7 milioni di euro.
Spaziando tra i vari asset del gruppo, Elkann si è soffermato anche sulla Juventus, per la cui gestione ha fissato rigorose linee guida e un modello da seguire: "La Juve ha storicamente avuto una rosa importante - sono state le sue parole, riprese da Tuttosport - Siamo in Europa tra le società che hanno la rosa più importante e abbiamo sempre nella nostra storia saputo conciliare risultati sportivi, che sono la ragion d'essere di una club sportivo e vincoli finanziari propri di ogni società. Continuerà a essere la priorità che la società si è data e continuerà a darsi. La Juventus sta portando avanti quello che è stato un piano ambizioso nel recupero delle sue potenzialità sportive: negli ultimi cinque anni ci ha dato grandi soddisfazioni e risultati straordinari con tre scudetti consecutivi, l'ultimo dei quali con il record mai visto dei 102 punti. In Europa abbiamo un organico tra i più importanti, l'obiettivo è vincere e, allo stesso tempo, fare attenzione alle risorse economico-finanziarie".
Il modello da seguire? L'Atletico Madrid:  "L'Atletico Madrid dimostra che quello non è un fattore differenziante; per questo la ragione per cui tutti amiamo il calcio è che non sono i soldi a fare la differenza. La Champions è una sfida possibile. Lo dimostrano gli altri, la cosa bella del calcio è che non è solo una questione di soldi, ma la capacità organizzativa, la grinta e anche la fortuna aiutano. L'Atletico Madrid, che ha vinto il campionato spagnolo ed è in finale di Champions, è un esempio molto tangibile".
Sulla tormentone allenatore, che ha agitato i tifosi bianconeri nelle ultime settimane e che si è infine concluso con il rispetto del contratto (scadenza giugno 2015), ha spiegato: "Se ho mai temuto che Conte non fosse più l'allenatore della Juve? È la stessa domanda dell'anno scorso, però più pertinente... L'ho sentito ieri, tornava da Melfi ed era molto contento dell'esperienza vissuta con gli operai e del clima positivo della fabbrica. Lui è convinto di quello che ha davanti ed è soddisfatto, come tutti noi, di quanto è stato fatto. Caratterialmente, Conte è una persona che guarda alle sfide che ha davanti e non c'è dubbio che tutti noi juventini guardiamo al futuro con tante cose da fare". Sull'eventualità di un rinnovo: "C'è molta serenità da parte di tutti di andare avanti in questo modo". In relazione al calciomercato, ha escluso "colpi di testa" e a chi gli chiedeva se la Juve avrà la forza di blindare i suoi gioielli, in primis, Pogba e Vidal, è stato evasivo: "Il mercato è un tema che sarà interessante dopo il Brasile, se ne occuperà la società dopo i Mondiali, che di solito ci danno delusioni e sorprese".
Sembra non dispiacergli l'ipotesi del 36enne Drogba, circolata negli ultimi giorni: "Lui troppo vecchio? Roger Milla non era un bambino quando ci sorprese al Mondiale (Italia '90, ndr) con il Camerun".
 
Rinvio per il calcioscommesse - Era fissato per ieri l'incidente probatorio legato all'inchiesta sul calcioscommesse. Il gip Guido Salvini, su richiesta del procuratore Roberto di Martino, aveva disposto una perizia tecnica su circa 200 apparecchiature, tra computer, smartphone e tablet, sequestrati ad ex calciatori, giocatori e personaggi coinvolti nella maxi inchiesta della squadra mobile sulle irregolarità nel scoppiata nel 2011: e il numero 103 della lista degli indagati è Antonio Conte. Finora sono state analizzate, anche con l'utilizzo di parole chiave, le mail di sei indagati, per due dei quali sono stati trovati riscontri alle accuse: però gli esperti informatici hanno sinora depositato solo una parte della perizia, per cui l'udienza è stata rinviata al 3 ottobre (la successiva udienza è calendarizzata il 29 ottobre). "Noi attendiamo con serenità", ha commentato l'avvocato Antonio De Rensis, che lo assiste nell'inchiesta.
 
La Juventus è interessata a Pereyra - Il ds dell'Udinese Cristiano Giaretta ha confermato l'interesse della Juve per Roberto Pereyra, l'eclettico centrocampista che piace a Conte per la sua versatilità: "Pereyra piace molto alla Juve e non solo alla Juve. D’altra parte al terzo anno in Serie A sta mantenendo tutte le promesse e considerando che è un ’91 l’interesse dei grandi club è legittimo. Con la Juventus c’è un dialogo molto aperto e ci auspichiamo che possa arrivare una buona soluzione. Credo che i dirigenti torinesi abbiamo visto giusto e che Pereyra darebbe loro grandi soddisfazioni: ha talento e potrebbe crescere moltissimo giocando nella Juve".
Tra Juve e Udinese c'è da risolvere anche la comproprietà di Isla, che la Juve sembra disposta a riscattare, anche se vorrebbe uno sconto rispetto ai 9,4 milioni di euro pattuiti; e infine quella di Pasquato, quest'anno poi finito in prestito al Padova. 

Foto Gallery