La sfortuna europea colpisce ancora

È stata una finale combattutissima dalla Juventus: davvero poco si può rimproverare alla squadra, ma purtroppo è andata così: il Barcellona vince la sua quinta coppa dei campioni, e rende onore agli avversari in un modo che forse in Italia non vedremo mai dopo una vittoria bianconera (per chi se ne fosse dimenticato, ecco come commentava la vittoria in Coppa Italia Sconcerti).
La partita era anche iniziata male, col Barcellona all'assalto nei primi 20 minuti, e una Juve probabilmente confusa per aver subito dopo soli 4 minuti il gol dei blaugrana. Nel primo tempo, sostanzialmente, alcuni giocatori chiave, come Vidal, non erano in partita, e il risultato di 1-0 alla fine dei primi 45' minuti era anche giusto. I bianconeri comunque avevano chiuso la prima frazione in crescendo; un crescendo che nel secondo tempo ha portato la Juventus a trovare il gol e a giocare per 25 minuti come e forse anche meglio degli spagnoli, sfiorando a più riprese il gol.
La Champions però, si sa, è fatta di episodi, e purtroppo da molto tempo non ci dice bene. Se dovessi riassumere la partita, la chiave di lettura è tutta in quel momento al 70esimo: Pogba viene tirato giù in area di rigore, il Barcellona parte in contropiede e segna.
Una storia davvero sfortunata quella della Vecchia Signora, arrivata a 8 finali europee perse (eguagliato il Benfica) e ben 6 di Champions, un record negativo assoluto in Europa. Va anche detto che la fortuna non è stata dalla nostra parte, avendo incontrato il Barcellona più in forma (nessun infortunato) e forte degli ultimi anni. Ma si può davvero recriminare? Analizzando le prestazioni dei giocatori, constatiamo come quasi tutti abbiano fatto bene: in difesa Buffon ha effettuato una serie di interventi che dimostrano come la non vittoria di un pallone d'oro nella sua carriera sia stata un'ingiustizia che grida vendetta. Barzagli ha letteralmente annullato Messi, il miglior giocatore di tutti i tempi, quello che ha vinto il maggior numero di palloni d'oro. Poco si parla di lui, ma siamo di fronte secondo me a un difensore del calibro di Beckenbauer, di Gentile, di Baresi. Nell'uno contro uno è davvero insuperabile, e nonostante i media parlino semrpe e solo di Bonucci (anche lui ottimo ieri sera), aver vinto scudetto e Coppa Italia con il toscano fuori per infortunio dà ancora più lustro a questa stagione.
A centrocampo Vidal, dopo un primo tempo disastroso, ha recuperato bene nel secondo. Bene anche Pogba, anche se mi sento di dargli un 5,5: ha interpretato benissimo in chiave difensiva la partita, cercando sempre il corpo a corpo e puntando sulla scarsa fisicità degli avversari, ma purtroppo gli è mancata la giocata del campione.
Giocata che è mancata anche a Pirlo, ma non a Marchisio, che in occasione del primo gol ha sfornato una perla che lo issa incontrovertibilmente tra i migliori centrocampisti di oggi. E non solo, la grande qualità nei dribbling e nei passaggi dimostrata ieri dovrebbe portare gli juventini oggi a poter dire: "Sì, loro hanno Iniesta, ma noi abbiamo Marchisio".
In attacco invece Tevez non ha dato il suo solito contributo, mentre Morata si conferma sempre di più l'acquisto dell'anno bianconero, alla faccia di quelli che "avevamo Immobile e Gabbiadini e li abbiamo venduti". E se l'abbiamo fatto, il motivo c'era, eccome.
Rimane la consapevolezza di aver giocato a testa alta, e di un progetto tecnico che, con gli arrivi di Khedira e Dybala e con i giovani Rugani, Zaza e Berardi, sta davvero cercando di creare la Juve del futuro... un po' come il Barcellona.
La grande fortuna dei blaugrana è stata avere nella stessa epoca giocatori del calibro di Xavi, Iniesta, Messi, Puyol, Piqué, ecc. Un po' come se la Juve avesse avuto in contemporanea Zidane, Platini, Nedved, Sivori e Scirea. Sono infatti fermamente convinto che sia Messi il fulcro di queso Barcellona: ieri gli spagnoli, più che su intricati schemi, contavano solo sulla immensa classe dei suoi, dato che lo schema principale era il cambio di gioco, o lo schema Pirlo-Lichtsteiner (solo che da parte loro era Messi-Neymar... una impercettibile differenza). Finita l'era di questi super talenti, bisognerà vedere come ne usciranno e se troveranno altri talenti all'altezza. Certo, hanno comunque una solida realtà, la stessa che si sta costruendo la Juventus. Ed è su questo che dovremmo concentrarci, su come la Vecchia Signora stia costruendo un sistema efficace ed efficiente, a partire dai nuovi accordi commerciali e dalla attenzione al settore giovanile. Inclusa la tanto discussa operazione Dybala...
È vero, 32 milioni sono tanti, ma il giocatore è giovane, ed è quindi ben più facile venderlo se dovesse rivelarsi non all'altezza. Inoltre, quante volte in passato abbiamo pianto miseria perché non volevamo spendere quei soldi in più? D'altronde si legge 32, ma si pagano 8-10 all'anno effettivi. Ma poi, siamo davvero così sicuri che non lo volessero altri? In passato quando usciva un talento dal nostro campionato, andava sempre all'estero, come fu ad esempio con Sanchez. Se ora i giocatori in Italia vedono di buon occhio la Juve, significa che il nostro appeal è decisamente aumentato, e essere arrivati in finale di Champions non potrà che aumentarlo considerevolmente.
Certo, chissà quando ci ricapiterà di tornarci... ma con questa programmazione, le speranze non sono poi così basse come lo erano solo 3-4 anni fa. Pensiamo positivo: i gufi nostrani possono avere queste infime gioie, ma la ruota sta girando. E per Milano 2016 nessuna delle due milanesi, ad esempio, potrà nemmeno pensare di mettere piede a San Siro a maggio...