Non parte il campionato? Ecchisssenefrega...

campoDopo lunga e dolorosa agonia, il tentativo di conciliare le componenti che avrebbero dovuto garantire la revoca dello sciopero e far partire il campionato è miseramente fallito. Altro schiaffo bello pesante in faccia al presidente non-competente, come si definì lui stesso - estendendo la definizione al consiglio federale da lui presieduto - all'indomani della decisione pilatesca di non muovere foglia in merito allo scudetto 2006.
Ma, in fondo, chissenefrega.
Calciofili del Belpaese, sfruttate l'ultimo weekend agostano per abbrustolirvi al sole per la gioia di mogli, fidanzate e figli, oppure organizzatevi con parabola o streaming, e datevi al calcio serio, non alle italiche barzellette post 2006.
Tanto per cominciare ieri sera si sono affrontate Barcellona-Porto, sfida fra le due squadre più vincenti della scorsa stagione: tre trofei i blaugrana, addirittura quattro i dragoes; e il successo del Barça ha riportato il conto in parità.
Non ci sono italiane però si gioca lo stesso, visto?
E c'è pure in ballo un trofeo ufficiale, mica un Tim, un Pirelli o un Berlusconi...
Oggi, poi, inizia la Liga dopo lo sciopero di una giornata, anche se la ragione della protesta degli spagnoli non riguardava il nostro famigerato articolo 7, bensì l'insolvenza di molte società di Liga e Segunda Division nei confronti di circa 200 dipendenti.
Oggi parte il Valencia, domani a mezzogiorno toccherà all'Atletico e in serata sarà la volta del Madrid a Saragozza, mentre il Siviglia terrà a battesimo il "parvenu" Malaga.
E lunedì, nel posticipo, sarà subito Barcellona-Villarreal, prima contro terza dello scorso campionato.
E qui l'unico italiano sarà Giuseppe Rossi.
Se non vi piacesse il ritmo cadenzato e il tikitake spagnolo, ecco l'atmosfera coinvolgente della Premier League, che oggi vedrà impegnate Chelsea e Liverpool in match tutt'altro che scontati e noiosi, e domani regalerà per l'ora di pranzo Tottenham- Manchester City e per merenda Manchester United-Arsenal.
Anche qui, italiani in campo non dovrebbero essercene, se Mancini decidesse di lasciare Balotelli nella sua ormai abituale collocazione: in panchina.
E' tutto?
No, per gli appassionati di Bundesliga, ieri sera è stato il turno dell'unico italiano (Molinaro) impegnato con lo Stoccarda a Berlino nell'anticipo della quarta giornata.
Oggi pomeriggio sarà la volta di Kaiserslautern-Bayern Monaco, una classica suggestiva anche se un po' appannata dai continui saliscendi di categoria del club padrone di casa, mentre per domani é previsto il clou, quando saranno di scena Bayer Leverkusen-Borussia Dortmund (le duellanti dello scorso avvincente torneo), Hannover 96-Mainz e Schalke 04-Borussia Mönchengladbach, le due prime (Hannover e 'Gladbach) rispettivamente contro gli specialisti delle partenze-sprint e la squadra di Raùl e Huntelaar.
Quindi, animo e non disperate, cari appassionati di calcio.
I viziati della serie A, con tutto il carrozzone che li circonda, si prendano pure il tempo che vogliono per iniziare ad affrontarsi, tanto nella geografia europea contano sempre meno (e i risultati dei preliminari europei sono lì a testimoniarlo) e sempre meno sono gli spettatori di uno spettacolo ormai sempre più simile ad uno squallido reality show dal finale scontato.