Baldini alla Juve? Evviva la coerenza!

baldiniAria di ribaltoni in casa Newventus. Almeno secondo la stampa sportiva, infatti, da tempo John Elkann si sarebbe reso conto (?) del disastro sportivo dell’ex gioiello di famiglia tramutato in normalissimo asset e sembrerebbe orientato a portare volti nuovi nella dirigenza bianconera. Molti tifosi invocano come presidente Andrea Agnelli, gettonato soprattutto sul web, ma anche allo stadio con striscioni vari, per passione e vicinanza (che garantirebbe la competenza) agli ultimi grandi dirigenti della Juventus che fu. Ma in casa Exor sembrano pensarla diversamente, il presidente ce l'hanno già. Mancano persone capaci e competenti ai vertici? E allora, a sentire giornali e televisioni, si passa da Marotta della Sampdoria, a Leonardi del Parma, a Corvino della Fiorentina; ma la voce che fa più impressione e che ritorna ciclicamente non manca nemmeno in questi giorni: Franco Baldini. Accostato già nell’immediato post-farsa alla Juventus (di cui avrebbe poi rifiutato l'offerta a favore del Real Madrid), il suo nome ritorna almeno una volta all’anno, in concomitanza dei fallimenti sportivi della “trinità” bianconera, giustificato dal gradimento dell’azionista di maggioranza.
Di Baldini alla Juve si parlava già nel pre-Calciopoli, nelle intercettazioni utilizzate dal maggiore Auricchio nelle informative. E a dire il vero, in una telefonata solo recentemente balzata agli onori della cronaca, l’allora collaboratore bianconero Sandreani citava come sponsor del dirigente toscano quel Montezemolo tanto indaffarato nel 2006 a far ritirare ricorsi. Ma non è di Baldini in versione “ribaltatore” che si parla qui, così come non interessa la sua amicizia con Auricchio in questa sede. Ciò che preme sottolineare sono i criteri di scelta dei dirigenti della Newventus da parte della proprietà. Ricordate il 2006? ”Siamo vicini alla squadra e all’allenatore” disse John Elkann in quell’orribile giornata di Maggio, scaricando di fatto la Triade prima ancora di ogni processo. E ignorando il pensiero dell’Avvocato quando diceva: ”I miei uomini vanno difesi fino all’ultimo grado di giudizio”. E ancora: ”Le penalità che la Juve ha subito non le ha avute per niente, c'erano stati comportamenti giudicati inaccettabili e come tali sono stati puniti dalle autorità sportive”. Parole e musica di John Elkann, il quale disse la sua anche sui bilanci targati Triade: ”Le spese di Moggi e Giraudo erano insostenibili, avevano supplito con le plusvalenze ma non si poteva continuare così”. A sentire il Tribunale di Torino, invece, quei bilanci erano puliti e trasparenti. Insomma, da quanto si evince da queste parole, per andare alla Juve bisogna essere al di sopra di ogni sospetto, mostrandosi “onesti” alle accuse dell’Italia antijuventina. Ma Franco Baldini risponde a queste caratteristiche? Basta analizzare la sua esperienza alla Roma iniziata nel 1999 e conclusasi nel 2005:
- 1999: per Natale la Roma di Baldini regala Rolex d’oro e argento a designatori e arbitri, ma a detta dei carabinieri, in un'informativa del 2005 di Farsopoli, si sarebbe trattato solo un goffo tentativo di proporsi in chiave di simpatia con la classe arbitrale. Peccato che a Napoli, in tribunale, si cerchi di dimostare la colpevolezza della Juventus attraverso magliette, peluches e gadgets. Evidentemente molto più compromettenti di orologi di elevato valore.
- 2001: scoppia lo scandalo dei passaporti falsi, che coinvolge Inter, Milan, Lazio e la Roma stessa tra le altre. In questo caso la Roma non solo è coinvolta per i suoi calciatori (Fabio Junior e Bartelt), ma lo stesso Baldini, secondo la Commissione Disciplinare, ebbe un ruolo ben più rilevante ed efficiente di un semplice tramite nella vicenda del passaporto di Recoba. Infatti è il dirigente della Roma a indicare all’interista Oriali il nome dell’uomo che permise di ottenere il passaporto falso dell’uruguaiano, tal Krausz, assicurando anche la regolarità dell’operazione al collega meneghino (che ha poi patteggiato la condanna, così come il calciatore). Ricordiamo anche che sempre nel 2001 vengono cambiate in corsa le regole sugli extracomunitari (penalizzando chi quelle regole le aveva rispettate), cambiamenti che permettono alla Roma di schierare nello scontro diretto con la Juventus il giapponese Nakata, che segna un gol e propizia il pareggio. A fine stagione lo scudetto finisce a Roma e la Juve dei ”truffatori” viene beffata, come l’anno prima nella piscina di Perugia.
- 2003: a luglio la Roma di Baldini presenta una fidejussione falsa per l’iscrizione al campionato, su indicazione di un segretario della Covisoc. Alla fine, nonostante non abbia i requisiti per essere iscritta, la società capitolina riesce comunque ad assicurarsi la partecipazione al campionato con un mese di ritardo.
A chiusura di questo piccolo “memorandum” è opportuno ricordare la condanna dell’ottobre 2007 inflitta alla Roma, con una sanzione di 60.000 euro per illecito amministrativo riguardante la compravendita di calciatori della Primavera nel 2001/2002 e le “strane” cessioni al Parma di Gurenko, Mangone, Poggi, Lassissi e Fuser. Cinquanta milioni per i primi tre, altri cinquanta per gli ultimi due.
Questi fatti non possono non far dubitare della coerenza degli attuali vertici bianconeri nel caso di un’eventuale scelta di Baldini. Se nel 2006 non hanno esitato a liquidare uno dei gruppi dirigenti più vincenti della storia bianconera, senza nemmeno valutare la consistenza delle accuse che venivano mosse, perché da quasi quattro anni si fa la corte ad un dirigente coinvolto in vicende poco edificanti come quella dei passaporti e delle plusvalenze?
Come tifosi c'è da augurarsi di tutto cuore che le strade di Baldini e della Juventus non si incrocino mai, anche alla luce dei fatti che sono usciti e che usciranno dal processo di Napoli, visto che lo stesso Baldini deve ancora testimoniare per l'accusa. Ma in ogni caso Baldini alla Juve sarebbe l’ennesimo sfregio ai tifosi e alla storia della Juventus. Se ribaltone dovrà essere, che sia coerente.