Guardiamo indietro, e facciamolo bene

trapattoniIn un periodo di forti contestazioni alla squadra, ma soprattutto alla Dirigenza ed alla Proprietà della Juventus, per calmare un po' gli animi arrivano anche le dichiarazioni di Giovanni Trapattoni, ospite della trasmissione "Chiambretti Night", al riguardo della Coppa dei Campioni vinta nel 1985 nella tragica serata dell'Heysel. Dopo le reiterate esortazioni dei dirigenti e proprietari Newventini a guardare avanti, probabilmente per controllare quanto dista il burrone, subito dopo essersi arresi alla sottrazione di due scudetti perché la gente e i giornali lo richiedevano a gran voce, ci pensa il vecchio Trap a ricordarci di guardare anche indietro e di considerare l'eventuale restituzione del massimo trofeo Europeo: «Sotto l’aspetto etico si potrebbe prendere in considerazione» (la decisione di riconsegnarla n.d.r.).

E' proprio il nostro allenatore dell'epoca a considerare eticamente legittimo un gesto senza senso. E la prima domanda, la più logica, che ogni Juventino si pone è: a chi dovremmo restituirla? Per una volta non voglio guardare indietro e non voglio ripensare all'inadeguatezza delle scelte dell'UEFA. La sede e l'impianto dove fu deciso di far disputare una finale tra due titolate e seguitissime squadre e dove far convergere migliaia di tifosi e di hooligans. La superficialità e l'inesperienza delle forze dell'ordine (a cavallo), la disorganizzazione dei soccorsi, e potrei andare avanti. Per una volta voglio guardare avanti, ma seriamente.

Quella Coppa è e resta di quei tifosi Juventini che erano a Bruxelles con la speranza di veder vincere la propria squadra, quella Coppa non va restituita, anzi, le va dato un posto d'onore nel nuovo Stadio, un posto speciale, lontano da tutti gli altri trofei, illuminata come conviene, giorno e notte, così tutti quanti potranno, se vorranno, andarla ad ammirare lasciando un segno ed una testimonianza come monito, perché non si ripeta mai più un'altra catastrofe simile, da nessuna parte.

Se il Mister vuole guardare indietro, liberissimo di farlo, ci son così tante belle partite da ricordare che Juventus-Liverpool possiamo anche lasciarla in pace. Se invece il Trap vuole guardare avanti, invece di suggerire qualcosa di Newventino, potrebbe suggerire qualcosa di Juventino, e cioè dare un abbonamento vitalizio alle famiglie delle vittime Juventine nel nuovo stadio di proprietà, così potranno, a loro discrezione, continuare ad essere Juventini con meno ricordi e più orgoglio, visitando magari un Trofeo vinto dalla passione, dalla voglia, dalla gioia e dai sacrifici della gente della Juventus, che ricorda quella sera con rimpianto e fierezza.

Non mi sto lamentando, per una volta, per riottenere qualcosa di nostro, vinto sul campo e sottratto di notte dalla bacheca, sto rivendicando il diritto di tenersi stretto un ricordo per pensarci quando vogliamo. Non vi azzardate nemmeno!