Leggende popolari...

di Renato La Monica - Fonte: Magazine Bianconero
La copertina che vedete non è un fotomontaggio: è solo uno dei presunti scoop di mercato di Tuttosport. Chi legge abitualmente il quotidiano sportivo torinese (noi abbiamo smesso di comprarlo da un bel pezzo) sa benissimo che quello su Giuly, poi passato alla Roma, è solo uno dei tantissimi flop del giornale diretto da Padovan. Capace di accostare ogni anno alla Juve una quantità industriale di giocatori: tutti puntualmente acquistati da altre squadre. Emblematico il caso di Vieira. Per tre lunghissimi anni, Tuttosport ci ha fatto venire il mal di testa titolando a tutta pagina "Vieira, è fatta". Mentre il lungo centrocampista, probabilmente all'oscuro di tutto, continuava beatamente la sua avventura coi gunners. Sarà sicuramente un caso ma, quando Tuttosport ha smesso di occuparsi di Vieira, il francese è stato effettivamente ingaggiato da Moggi. Che volete farci? Sono le cose della vita. Del resto sarebbe ingeneroso prendersela solo col giornale fondato da Renato Casalbore. Quando si parla di mercato, la credibilità dei quotidiani sportivi italiani, già molto bassa, precipita sotto lo zero. Cavalcare i sogni dei tifosi meno smaliziati costa poca fatica. E fa vendere qualche copia in più in edicola. Molto più difficile occuparsi di inchieste serie, magari scoperchiando i pentoloni maleodoranti di un calcio sempre meno gioco e sempre più business. Magari dedicando più pagine al calcio internazionale, giusto per sprovincializzare un lettore ancora fermo al campanile. Magari dando più spazio alla competenza e meno all'improvvisazione. In fondo, per fare un giornale sportivo di un certo spessore, ci vuole solo un pò di coraggio e qualche tonnellata di passione.
La leggenda popolare dice che Tuttosport è storicamente un quotidiano vicino alla Juve. Bene, è ora di demolire questo luogo comune: non è così. Tanto per cominciare, nella redazione di Tuttosport si annidano antijuventini di professione come Gianfranco Teotino ed Andrea De Caro. Il primo è stato appena condannato al pagamento di una multa di 1000 euro più le spese processuali, per aver messo in dubbio la regolarità del sorteggio arbitrale ai tempi del duo Pairetto-Bergamo. I suddetti giornalisti hanno lavorato a "Il Romanista" e certo non sono arrivati a Torino per il loro attaccamento alla causa bianconera. In secondo luogo, abbiamo ben presente la linea del giornale torinese ai tempi del mancato ricorso al Tar della Juventus: pieno appoggio ai vari Cobolli, Blanc, Elkann e Montezemolo. Quasi a legittimare la comica sentenza della giustizia sportiva. Nemmeno una parola sulle pressioni politiche-economiche subite dalla Juve. Alla faccia dei 14 milioni di tifosi bianconeri. Come se non bastasse, Tuttosport ha sempre difeso questa dirigenza palesemente inadeguata. Ha avallato un mercato a dir poco sconcertante, arrivando al punto di pronosticare la Juve come una delle principali candidate allo scudetto. Ma avete letto l'editoriale di Padovan dopo il derby? Un capolavoro di equlibrismo. Per non scontentare nessuno. Altro che giornale vicino alla Juve. Se Tuttosport avesse veramente a cuore le sorti della Vecchia Signora avrebbe dovuto criticare la società per il ritiro del ricorso al Tar, per il mercato, per aver accantonato Bettega e per mille altri motivi che sarebbe troppo lungo ricapitolare. Se Tuttosport avesse veramente a cuore le sorti della Vecchia Signora avrebbe dovuto scrivere tutta la verità su Calciopoli. Se Tuttosport avesse veramente a cuore le sorti della Vecchia Signora dovrebbe dire ai tifosi bianconeri le cose come stanno: questa Juve è al massimo da quarto posto. Questa dirigenza deve andare a casa. Tutte cose che noi abbiamo detto e ridetto. Perchè noi la Juve l'amiamo sul serio. Non di un amore cieco: quello dura lo spazio di un mattino. Ma di un amore maturo e consapevole. L'amore che dura tutta la vita.