Donna Allegra ed Andrea Agnelli.

allegraNessuno lo immaginerebbe. Eppure è cosi. E’ innamorata pazza della Juventus Donna Allegra. In questi ultimi sei mesi l’approfondimento dei fatti e delle circostanze in cui è maturato lo scempio giuridico e sportivo che ci ha umiliato, mi ha avvicinato in maniera impensabile al mondo Juventus; e in questa gravitazione passionale intorno a tutto ciò che poteva connettersi con quel mondo ho conosciuto moltissime persone, alcune delle quali in diretto contatto con Donna Allegra Caracciolo, moglie di Umberto Agnelli e mamma di Andrea.
Ed ecco allora che mi sono stati raccontati piccoli aneddoti sulla passione che Donna Allegra nutre per i colori bianconeri e di quanto abbia sofferto per la sorte della squadra e per le sofferenze alle quali sono stati sottoposti i tifosi. Una passione che Donna Allegra coltiva tra i suoi mille impegni di carattere sociale. Una passione smisurata che insieme al marito Umberto ha trasmesso al figlio Andrea, il quale fino a pochi mesi fa era solito farsi vedere spessissimo vicino alla squadra e ai dirigenti, sia durante gli allenamenti che durante le partite allo stadio.
Chi è attento ai fatti juventini non può non aver notato che la figura carismatica ed elegante di Donna Allegra e quella sorridente e affabile di Andrea sono da troppo tempo assenti dal palcoscenico delle vicende bianconere. I più attenti non solo lo hanno notato ma si sono anche chiesti il perchè di questa assenza. Beninteso le mie fonti mi rassicurano che l’amore per i colori è intatto, se non addirittura cresciuto, dopo le ingiustizie subite. Tuttavia appare chiaro che in corrispondenza delle vicende di Farsopoli sia Donna Allegra che in particolare Andrea hanno preferito adottare una linea mediatica improntata alla riservatezza. Lo si può capire. Lo stile Agnelli impone che qualunque tipo di scelta o discussione, anche la più complicata, venga fatta lontano dai riflettori e salvaguardando prima di ogni altra cosa l’immagine della Famiglia. E’ certo però che le vicende di questa estate hanno modificato un equilibrio che aveva portato la gestione della Juventus nell’orbita degli Umbertiani fin dal 1994. Non deve essere stato facile per Andrea digerire l’allontanamento della Triade, al quale era legato non solo dal punto di vista umano, ma anche perchè quei manager rappresentavano ancora una scelta di suo padre Umberto.

andreaA questo punto molti tifosi si chiedono quali saranno le sue prossime mosse. Se rinuncerà definitivamente a salire sul ponte di comando per cui era stato gia’ designato dal suo cognome. Se un giorno parlerà raccontandoci la sua verità su ciò che è accaduto. La scelta del silenzio non è una scelta sterile. Al contrario produce assordanti boati. E’ una scelta che accumula nell’immaginario della gente un caleidoscopio di ipotesi, congetture, scenari. Come quello che lo descrivevano pronto a diventare il Presidente di una Juventus al di fuori dall’orbita FIAT/IFIL. Ma noi che amiamo la Juventus in modo travolgente, sappiamo bene che stava preparando per la Juventus un futuro emozionante.
Ci piace quindi sperare che un giorno non lontano possa tornare a passeggiare sull’erba di un nuovo stadio, ma con al suo fianco gli amici di sempre: Antonio, Luciano, Roberto. E possa ammirare quelle maglie che hanno fatto la storia del calcio vibrare nella corsa dei campioni che le indossano. Ed esultare per quella terza stella che finalmente i suoi ragazzi gli hanno regalato.
A presto, Andrea.