Presidio del 2/10: "Rivogliamo i nostri scudetti"

tifosiUno slogan semplice, immediato ed efficace. Quattro parole che esprimono bene gli stati d’animo della tifoseria juventina, o almeno di buona parte di essa.
Fa caldo, domenica 2 ottobre a Torino. Uno di quei pomeriggi che ti aspetteresti di trovare a luglio, non certo quando invece è già iniziato l’autunno da un paio di settimane.
La Juventus ha una casa nuova, tutta sua, mozzafiato, bellissima. Molti tra i tifosi vorrebbero che quella casa nuova, che per ora (in attesa di vedersi attribuire il nome dallo sponsor, non ancora trovato) si chiama “Juventus Stadium”, prendesse il nome di “Stadio Giovanni Agnelli” o “Stadio Gianni e Umberto Agnelli”, per ricordare i nomi delle persone che più hanno dato lustro al blasone juventino.
In quella casa nuova, la sera è previsto il primo posticipo serale di cartello, il confronto tra le due squadre più vincenti nella storia del calcio italiano: Juventus-Milan. Ma già sei ore prima del big match, nel piazzale in corrispondenza dell’ex curva Scirea, oggi tribuna Sud, ci sono delle ragazze straordinarie al lavoro, sotto il sole cocente.
Rossella, Patrizia, Monia, e altre (i cui nomi mi sfuggono e me ne scuso con loro) srotolano bobine di carta bianca, sulla quale scrivono con la vernice spray nera, preparando con mezzi di fortuna striscioni che poi fissano alle recinzioni esterne del nuovo stadio. Dietro di loro, diverse centinaia di palloncini bianchi, a grappoli, con stampati in nero i numeri 28 e 29, pronti per essere consegnati ad ognuno dei tifosi partecipanti alla giornata.
La tifoseria juventina, animata nell’occasione da Annamaria di OrgoglioGobbo (vero e proprio motore dell’organizzazione della giornata) ha programmato, per le ore immediatamente precedenti l’apertura dei cancelli, un presidio pacifico: una manifestazione di sostegno, allo scopo di far sentire la propria vicinanza alla società e al suo Presidente.
Il popolo bianconero, mosso dall’orgoglio in difesa della propria identità e della propria storia, abbandonate le divisioni e i distinguo, si fa sentire finalmente in modo unitario. “Rispetto, verità e giustizia: rivogliamo i nostri scudetti”: il contenuto dello striscione più lungo, il tema della giornata.
Ed è bello vedere gli ultras accanto alle famiglie e ai bambini, i responsabili dei principali siti web e dei forum juventini, i club, i rappresentanti delle associazioni e delle testate giornalistiche... tutti insieme a collaborare. Molti hanno affrontato centinaia di km (dalla Calabria, dalla Puglia, dalla Toscana, etc... qualcuno addirittura dalla Germania) solo per partecipare al presidio: per esserci, magari sapendo di non avere il biglietto per assistere alla partita. Questo è Amore per i colori bianconeri!
Tutti uniti sotto la bandiera bianconera, per dichiarare il proprio sostegno alla Juventus nelle iniziative che la società ha intrapreso per riprendersi ciò che le è stato ingiustamente sottratto. A rafforzare la certezza di essere dalla parte della ragione, in settimana, al processo di Napoli, sono iniziate le arringhe difensive dei legali di Luciano Moggi, che hanno sgretolato, con la forza dei fatti, i teoremi (mai dimostrati) dell’accusa.
Arrivano gli impareggiabili componenti dello Juve Club Massa (che pure allo stadio sono posizionati nella tribuna opposta alla sud, davanti alla quale si è svolto il presidio) a portare calore ed entusiasmo ad una piazza ormai pronta per cominciare.
E, mentre partono i primi cori, intorno alle 18,15 si comincia. Su un tavolino, che funge da palchetto improvvisato, Antonello (OrgoglioGobbo) si occupa di scaldare ulteriormente le 4-5.000 persone presenti, ricordando che oggi non si parla dell’Inter, ma di noi e della nostra voglia di riprenderci tutto ciò che è nostro. Poi, prima di cedere la parola al nostro Salvatore Cozzolino, bacchetta da par suo quei tifosi che già erano in fila per entrare allo stadio, invitandoli con decisione a partecipare. Molti lo ascoltano...
Salvatore, che stoicamente (nonostante la temperatura) indossa la felpa Ju29ro, dichiara che, ora che (dopo cinque anni di lotta ininterrotta) i fatti cominciano a darci ragione, sta crescendo in tutti noi la voglia di tornare ad essere dei semplici tifosi. Ringrazia poi la redazione del nostro sito, e quelle persone che tra noi magari non appaiono pubblicamente, ma danno un contributo fondamentale alle nostre attività. Chiude augurando a tutti che ci possa essere una nuova manifestazione, che sancisca la restituzione e il ritorno a casa del maltolto.
Gli interventi successivi spettano al conduttore televisivo Marco Venditti, al sottoscritto (ancora per Ju29ro), a Mario Rocca (Giù le Mani dalla Juve) e ad altri tifosi. E sono tutti interventi che ribadiscono semplicemente il nostro orgoglio e la nostra passione per i colori bianconeri, e la certezza che riporteremo a casa ciò che ci è stato portato via, ma è nostro: ci apparteneva e ci appartiene da sempre.
Ad Annamaria il compito di chiudere gli interventi, esprimendo la gratitudine di tutti verso Moggi (cui i tifosi dedicano molti cori), e confermando la grande fiducia che il popolo juventino ripone nell’operato del Presidente Andrea Agnelli, chiamato ad andare fino in fondo nella strada che porta verso il ritorno degli scudetti nella nostra bacheca.
Poi, il gran finale. Il conteggio corale da uno a ventinove, e la partenza di tutti i palloncini con i numeri 28 e 29, che vanno a riempire il cielo di Torino.
Esemplare il comportamento di tutti i tifosi presenti nell’arco dell’intero pomeriggio: nessun coro fuori posto, nessun incidente, nessun gesto sbagliato, niente petardi o similari... nulla che potesse dar modo ai media di stigmatizzare, come spesso amano fare (almeno alcuni), i comportamenti dei nostri tifosi.
E infatti, pochi tra i media hanno voluto occuparsi del tranquillo pomeriggio torinese: noi lo facciamo volentieri, come sempre, con l’orgoglio di esserci stati e con il piacere di aver condiviso la giornata con una tifoseria splendida.
Ah, sì, quasi dimenticavo: nel corso del mio breve intervento, ho affermato (tra gli scongiuri e le grattatine dei presenti), che avremmo asfaltato il Milan... com’è andata, poi?

 

CONTRIBUTI MULTIMEDIALI:

La galleria fotografica di Tuttosport.

Video ju29ro "Rivogliamo i nostri scudetti".

Intervento di Antonello di "Orgoglio Gobbo".

Intervento di Salvatore Cozzolino.