Chi non rispetta Del Piero?

del pieroPrima della partita di Coppa Italia tra Juve e Roma, Francesco Totti, in risposta alle belle parole che Del Piero aveva speso per lui qualche giorno prima (in occasione del suo fresco record aveva scritto sul suo sito: “Francesco, quello che hai fatto è straordinario, 211 gol con la stessa maglia. Te lo meriti, davvero”), al pensiero che quella sarebbe quasi certamente stata l’ultima sua sfida con Pinturicchio, ebbe a dire: “Ringrazierò Alex per le parole che ha sempre speso per me. Stiamo parlando di un giocatore che ha fatto la differenza in Italia e in Europa: la Juve lo deve trattare con i guanti bianchi, mi dispiacerebbe vederlo con un’altra maglia”. In realtà non sembra davvero esserci bisogno di qualcuno che invochi rispetto per Del Piero, perché tra la Juve e Pinturicchio il rispetto non pare essere mai mancato. Non gli ha mancato di rispetto Andrea Agnelli quando, all’assemblea degli azionisti, lo ha ringraziato proprio per ‘aver fatto la ‘differenza’ per tanti anni; ma lo stesso Alex firmò l’anno scorso quello che lui stesso definì il suo ultimo contratto con la Juve: nessun ‘licenziamento’ dunque, da parte di Andrea. Né gli ha mancato di rispetto Conte che, pur utilizzandolo col contagocce, ha sempre, in ogni occasione, precisato che Del Piero sarebbe sempre stato un’opportunità, un valore aggiunto, ma mai un problema; il suo ridotto impiego non è stata una mancanza di rispetto, ma semplicemente, come per tutti i giocatori bianconeri, una conseguenza di quello che emergeva dagli allenamenti della settimana, perché per Conte l’importante è sempre e comunque schierare la squadra che offre le maggiori garanzie. Né Alex ha mai mancato di rispetto alla società, alimentando inutili polemiche e magari soffiando sul fuoco di tanti tifosi che gli sono affettivamente legati; né l’ha mai fatto nei confronti di Conte, mostrandosi insofferente della panchina: gli costava stare seduto lì, l’ha detto spesso, ma non ha creato ‘il caso’; quando il mister l’ha chiamato si è fatto trovare pronto, sul piano dell’impegno; e della disponibilità e della voglia quando, a quattro giorni dalla ferita alla testa rimediata contro il Cesena e suturata con otto punti, è sceso in campo, con le seconde linee, contro il Bologna negli ottavi di Coppa Italia, giocando per ben 120’. Il destino l’ha ricompensato l’altra sera concedendogli di segnare un goal ‘dei suoi’, il suo primo goal nel nuovo stadio, proprio l’altra sera, nel nono anniversario della morte dell’Avvocato, cosa che gli ha fatto particolarmente piacere. E sino a fine stagione Del Piero rimarrà un’opportunità in più per Conte, da ‘sfruttare’, l’ha detto esplicitamente, tre minuti, o venti, o novanta, a seconda delle esigenze della squadra. E siamo sicuri che Alex si farà sempre trovare pronto. E’ vero che solo ieri il capitano ha dichiarato che questa maglia lo rende speciale, ma un vero campione come lui speciale lo sarà sempre e dovunque. Non è necessario raccomandare alla Juve i guanti bianchi nei confronti di Del Piero. E il fatto che le strade della Juve e di Alex a fine stagione si separeranno, non foss'altro che per ragioni anagrafiche, non farà per nulla scemare il rispetto reciproco; anche quando dovessero vederlo con un’altra maglia (probabilmente all’estero), i tifosi bianconeri ammireranno sempre le sue prodezze. Per loro sarà sempre ‘il capitano’, come accaduto a Conte. E nel cuore di Alex un posto per la Juve ci sarà sempre.