Per qualche stella in più...

3-stellePremetto che ho sempre trovato assai poco appassionante la querelle sulla terza stella da mettere "a tutti i costi". Mi fido di una società che sta dimostrando nei fatti di non aver timori nel mettersi contro le istituzioni del calcio. Giova forse ricordare il ricorso al Tar del Lazio, presentato a novembre, con la nota richiesta di risarcimento danni alla Figc (la cui Nazionale è sponsorizzata da un'azienda facente parte dello stesso gruppo cui appartiene la Juventus) per quasi 444 milioni. Senza dimenticare il ricorso, presentato a gennaio alla Corte d’Appello di Roma, nel quale la società chiede l'annullamento della decisione (di non decidere) assunta a novembre dal Tnas, con l’obiettivo di far cancellare l’assegnazione dello scudetto 2006 all’Inter. La Juventus ha quindi confermato la propria determinazione a proseguire sulla linea tracciata, chiedendo giustizia nei tribunali competenti, altroché stelle...
Del perché non mettere la terza stella hanno parlato un po' tutti: Albertini, Abete, Sconcerti, Petrucci, Blatter, Caselli, Zeman, etc... Nel contempo, la Juve (senza mai parlarne) l'ha messa ovunque, insieme al n. 30: davanti alla sede della società, all'ingresso dello stadio, sul sito ufficiale, sul pullman della squadra, su monete e francobolli celebrativi. A casa propria, ognuno fa ciò che più gli piace.
Poi, si è cominciato a parlare di cosa fare sulle maglie, e sono circolate (prevalentemente sul web) le idee e le versioni più disparate. Mentre la Juve anticipava che "i tifosi avranno una bella sorpresa", in molti precisavamo che, se partecipi ad una competizione ufficiale le cui regole sono stabilite dall'organizzatore, inevitabilmente quelle regole le devi rispettare, compresa quella che prevede che le divise da gioco debbano essere preventivamente approvate dalla Lega Calcio.
Da parte mia, avevo tentato di lanciare (per iscritto, in radio, in tv) una provocazione.
Avrei visto bene un bel comunicato sul sito ufficiale, seguito da una conferenza stampa (durissima) sul tema. Con la presentazione in grande stile del nuovo logo della società, con all'interno tre stelle, belle e ben evidenti. Il tutto, naturalmente, precisando che si sarebbe provveduto a togliere dalla maglia le due vecchie stelle. Quella di togliere le stelle, a patto di inserirle però nel logo, sarebbe potuta essere una presa di posizione mediaticamente molto efficace. Qualcuno scrive sulle proprie divise frasi tutte da dimostrare ("il club più titolato al mondo"), altri hanno indossato titoli (e li abbiamo abbondantemente stigmatizzati) mai vinti sul campo. Le tre stelle rappresentano qualcosa che, secondo la Figc, ufficialmente non ci spetterebbe. Quell'ipotetica conferenza stampa sarebbe stata la sede naturale nella quale dichiararlo al mondo, evidenziando le differenze di stile e di comportamento tra noi e gli altri. E, nel contempo, delegittimando di fatto la Figc. Non senza precisare che, in caso di vittorie nei prossimi due campionati, arrivando quindi a 30 "ufficiali", ancora in assenza di restituzioni (che nel frattempo magari avremmo provveduto a richiedere, utilizzando l'art.39 del Cgs), avremmo continuato a non mettere proprio nulla, tenendoci il nostro logo tri-stellato.
Fino a quando non ci verrà restituito ciò che è nostro. Come disse a suo tempo Andrea Agnelli, il nostro Presidente, "Calciopoli si chiuderà nel momento in cui i due scudetti che ci sono stati tolti torneranno nella nostra bacheca". Ecco: solo allora, varrà la pena di ritornare ad attaccare le stelle sulla maglia.
Non è andata così: la conferenza stampa c'è stata, ma ha lasciato più d'una perplessità. Ognuno vede le cose come crede. I pareri sono discordanti, anche all'interno della nostra stessa redazione. La strada scelta (togliere le stelle e scrivere "30 sul campo" nel logo) a molti non piace. Pazienza.
Certo, avrei preferito che la modifica del logo ufficiale avesse previsto l'inserimento delle tre stelle all'interno dello stesso. Non avrei creato l'aspettativa, con l'illusione rappresentata dalla "bella sorpresa" preannunciata. Avrei evitato l'inserimento nel logo della frase (boutade simil-milanista) sopra citata. L'aver tolto le stelle dalle maglie era ed è un bel segnale, che forse avrebbe meritato di essere giocato meglio: avrei agito come nella provocazione sopra descritta.
Insomma, ognuno di noi, a modo suo, avrebbe fatto scelte forse diverse. Ma, da tifoso, prendo atto delle scelte operate dalla società che amo. E non saranno le stelle in più o in meno a farmela amare in misura maggiore o minore.
Segnale di resa, come sostengono alcuni? Balle. Preferisco che facciano tutto il possibile per riaverli, gli scudetti, piuttosto che fare la guerra per esporli sulle maglie. Se la Juventus continua con le battaglie legali, e non ho dubbi sul fatto che lo farà, magari anche più incazzata di prima... posso anche fregarmene delle stelle.