Ma non chiamatelo top player!

top playerE' un fatto notorio che la Juve sia da un po' di tempo alla ricerca di qualcuno che finalizzi la gran quantità di occasioni create dalla banda Conte: infatti, anche se il collettivo del gol ha, alla fin fine, prodotto il secondo miglior attacco del campionato, questo è avvenuto grazie al contributo determinante di centrocampisti e difensori, mente le punte propriamente dette non si sono particolarmente distinte per numero di realizzazioni. Quindi, se vi è un reparto che necessita di qualcosa di più di un maquillage, questo è il reparto avanzato dei campioni d'Italia. Finora a rimpolpare un reparto orfano del Capitano di mille battaglie è giunto solo un talentuoso assistman cresciuto nel nostro vivaio e ricomprato a caro prezzo dopo l'ottima stagione di cui è stato protagonista: Sebastian Giovinco.
Per fare strada in Champions e riconfermarsi in campionato occorre trovare un terminale offensivo che capitalizzi la quantità e la qualità del gioco che sgorgherà dal talento e dalla vigoria dei vari Marchisio, Vidal, Pirlo (in special modo), Vucinic e ora appunto anche Giovinco.
La ricerca è complicata dal fatto che al nostro uomo il mister chiederà non solo di buttarla dentro spesso e volentieri, ma anche di partecipare alla manovra offensiva con sponde e fraseggi, e al tempo stesso anche di aiutare il centrocampo in fase difensiva con pressing sul portatore di palla, raddoppi e contrasti.
Insomma il nostro mister X si dovrà ben guadagnare la pur ricca pagnotta...

I nomi ovviamente si sono sprecati (ne abbiamo parlato anche sul nostro blog) ma, per favore, dimentichiamoci la parola 'Top Player'! Se si abusa di certe espressioni queste perdono di significato. Fino a un po' di tempo fa la parola "campioni" mi ricordava gente come Causio, Bettega, Rossi, le roi Michel Platini, Roberto Baggio, Gianluca Vialli, Zinédine Zidane, Pavel Nedved, Alessandro Del Piero, David Trezeguet... poi, dopo lo scempio chiamato Calciopoli, la dirigenza dello smile ci ha spacciato come campioni gente come Iaquinta e Amauri: al primo che mi parla di "campioni" ne tiro uno.. di granito!
E allora, per tornare al Top Player in attacco, quelli che possono realmente fregiarsi di quel nome senza svilirlo sono Lionel Messi, Cristiano Ronaldo e forse, ma dico forse, qualcun altro.
Dopodiché ci sono in giro ottimi attaccanti, ad esempio i vari Van Persie, Torres, Dzeko e Suarez, che giocano in Premier League, ognuno dei quali però rappresenta ciascuno per diversi motivi una costosa scommessa. Perché è sempre bene non illudersi troppo, altrimenti si rischia di sognare Naomi Campbell o Claudia Schiffer e di risvegliarsi con Susy Blady o Luciana Littizzetto o, per chi preferisce le favole, con il bel principe trasformato in rospo.
Che poi è quello che ci accadde circa un quarto di secolo fa quando ingaggiammo quello che era ritenuto pressoché unanimemente il principe dei goleador europei dell'epoca, il gallese Ian Rush. Era invece molto meno famoso, al momento del suo ingaggio, un giovanotto franco-argentino che si sarebbe rivelato il bomber straniero più prolifico della storia della Juventus: David Trezeguet...
Questo per dire che, più del nome, conta la voglia di emergere, unita ovviamente alle giuste qualità tecniche e tattiche.
Tornando all'attualità, credo che un ottimo colpo lo abbia messo a segno Arsène Wenger, assicurandosi per circa 12 milioni di euro il capocannoniere del campionato transalpino, Olivier Giroud, un giocatore che avrebbe fatto comodo, e non poco, anche a mister Conte.

Comunque molto, per non dire tutto, ruota al momento sulle scelte di quelle società che pure in questi tempi difficili hanno proprietà che possono assicurare budget cospicui: in primis City, poi il Chelsea campione d'Europa, quindi Real, Barça e PSG (tra le primissime come capacità di spesa, ma non ancora al top come appeal); le altre, Juve compresa, dovranno fiondarsi o su piste poco battute (ma questo non è proprio il punto di forza di Marotta) oppure sugli scarti di lusso di chi al momento fa la parte del leone.