Ti amo campionato

Terza stella“Vediamo come reagirà la Juventus all’eliminazione dalla Champions”.

“Il campionato è quasi chiuso, ma non si può mai sapere, metti che la Juve subisce il contraccolpo per l’eliminazione, come capitò l’anno scorso al Milan?”.

“Ritornare con la testa al campionato dopo una batosta del genere potrebbe non essere facile, d’altronde un 4-0 così senza storia qualche strascico lo lascia”.

Sì sì, come no? Ma stavate scherzando o cosa? Il campionato, la Serie A, è ufficialmente la più grande invenzione dell’uomo dopo la nutella, altroché. Io ieri sera mi sono riconciliato col calcio, con la mia amata serie A, poche storie. E anche loro, i ragazzi. Ne sono sicuro, si vedeva proprio. Ce li avevo ancora negli occhi quei tedeschi assatanati che correvano come pazzi, vedevo Pirlo portare palla di nuovo spensierato senza ritrovarsi dopo due millisecondi tre energumeni biondi addosso pronti a levargliela, ed ero felice per lui. E per me. Che brutta roba la Champions, ‘ste squadre che di punto in bianco pretendono di sovvertire sette mesi di gerarchie, di sicurezze, di abitudini. Di coccole. Ecco sì, ieri sera mi sono ripreso la mia razione di coccole dopo le mazzate di quella squallida baby gang dei sobborghi di Monaco. Gente insensibile, spietata. Io lo sapevo che erano più forti, ma c’è modo e modo, che diamine!

Che bella è, la Serie A? Il prossimo che sento che ne parla male non so cosa gli faccio. La Serie A ti rispetta, sa chi sei, ti fa l’inchino. E nonostante abbia provato a tradirla al mercoledì (col pensiero, solo col pensiero!) lei ti riaccoglie tra le sue braccia, ti sussurra di nuovo parole dolci, poi lentamente si spoglia e piano piano inizi a ammirare le sue rotondità: per ora un sinuoso tre, poi ecco che spunta un altro pezzetto, come una specie di virgola… basta dai, un po’ per volta. Piano piano. C’è tempo.

Cosa c’è di più bello, ditemi, della Serie A tra aprile e maggio, con undici punti di vantaggio (poesia!)? Ancora sei partite, e sai già che saranno le più belle, vorresti che scorressero il più lentamente possibile, per gustartele meglio. Come un film che hai già visto trenta volte, conosci il finale ma te lo guarderesti e lo riguarderesti altre cento.

La Serie A è come la mamma, e noi gobbi siamo dei bamboccioni del calcio. Ogni tanto ci proviamo, ad andare via di casa, a vivere da soli. Che ci abbiamo un’età. So già che ci riproveremo anche l’anno prossimo, ma alla fine sempre a casa da mammà torneremo. Il nido, il rifugio sicuro: hai voglia a metafore. Ma chi ce lo fa fare? Si sta così bene! Mentre mamma Serie A prepara da mangiare noi, liberi e spensierati, possiamo fantasticare su come rendere ancora più bello quest’ultimo mese: quando festeggeremo? Come? E se provassimo a fare un punto in più dei 91 che tanto ispirarono il nostro fratello Mughini? E il record di distacco sulla seconda, non sarebbe bello?

Sapete che c’è? Che gli Elii saranno pure i soliti piangina interisti, ma avevano capito tutto: ti amo, campionato!



Twitter: @EpyAle