Marchisio, che fare?

MarchisioCome sapete, non è nostra abitudine rincorrere le notizie di calciomercato. Anzitutto perché preferiamo compilare noi la nostra agenda, anziché farcela dettare dagli spin-doctors societari o dai procuratori, ma soprattutto perché la gara ai click facili non ci ha mai interessato, non dovendo vendere spazi pubblicitari. La situazione in cui si trova Claudio Marchisio rappresenta un'eccezione, perché la notizia ha sicuramente un fondo di verità, come confermato dalle parole dello stesso Marchisio, e stimola riflessioni fondamentali sulla strategia economica e sportiva della Juventus. Il giocatore è una bandiera della squadra, cresciuto nella Juventus dall'età di sette anni. Deve prevalere il senso di identità o invece il progetto societario non conosce le ragioni del cuore? E' questo solamente uno dei tanti angoli di visuale possibili nel considerare questa questione. Insieme ai nostri redattori, ne abbiamo sviluppati parecchi altri.

Nicola Negro
Dai 30 milioni in su, io sarei per la cessione di Claudio Marchisio. Certo nel computo bisogna considerare che Marchisio è cresciuto nelle giovanili delle società e ha il dna bianconero, ma un'offerta di 30 milioni val bene anche questo valore aggiunto. A centrocampo il reparto è coperto perché, a fianco di Pirlo e Vidal, Pogba deve giocare con continuità e Asamoah è un centrocampista bravo negli inserimenti che si è adattato a giocare da esterno per mancanza di alternative valide. Con la cessione di Marchisio ci sarebbe magari lo spazio per ingaggiare Poli (giocatore anche di prospettiva) per completare il reparto, oltre che la possibilità di reinvestire il ricavato della cessione sul reparto offensivo, ovvero laddove la Juventus avrebbe bisogno di compiere effettivamente il vero salto di qualità.

Claudio Amigoni
Marchisio si cede solo per tanti, tantissimi soldi. Per troppi soldi, direi. Ovvero: un'offerta fuori mercato, superiore al reale valore del giocatore. Come la Fiorentina valuta Jovetic 30 milioni, il Tottenham vendette Modric per 40 milioni e il Bayern acquistò Javi Martinez per altrettanti 40 testoni. I termini di paragone devono essere questi, e altri, in poche parole giocatori di livello inferiore al Principino, non possono costare (o essere costati) più di Marchisio. Quindi, chi porta 45-50 milioni è ben accetto, altrimenti astenersi perditempo, please. Però in quel caso non voglio sentir parlare di Higuain, Jovetic e Tevez: per qualcosa meno di Cavani, Rooney o Suarez mi riterrei deluso. Poi c'è un altro aspetto, che non ha nulla a che vedere col sentimentalismo ma con il mero calcolo: Marchisio è nato e cresciuto con la Juventus, qui è casa sua e prima di muoversi potrebbe pensarci più volte. Vidal adesso è tutto baci e carezze con la società e il Mister: ma domani? Figuriamoci Pogba, con il procuratore che si ritrova... Quindi, vendi Marchisio oggi, Pirlo è presumibilmente al passo d'addio, quali certezze hai per i prossimi anni di continuare un ciclo che si è appena aperto?

Trillo
Quello che mi sfugge è come mai, in tempo di crisi globale e FFP, i costi dei cartellini e degli ingaggi nel calcio stiano schizzando verso l'alto come nei peggiori momenti dei tre lustri successivi all'avvento del Berlusconismo. Probabilmente la principale causa di questo evidente controsenso risiede nelle maglie a dir poco lasche delle norme volute e introdotte da Michel Platini il quale, da buon politico, ha smesso di ruggire appena un minuto dopo il termine della campagna elettorale. Non possiamo da una parte elogiare (giustamente) il tetto ingaggi della Juventus, volto a mantenere una gestione societaria sana e sostenibile, e dall'altra ritenere inevitabile, quando non addirittura giusto perché lo impone il mercato, che quel tetto possa essere sfondato con aumenti a catena che ne renderebbero gli effetti quasi massificati su buona parte della rosa. Mi spieghino come fa il Monaco a spendere quelle cifre per Falcao o il PSG a spendere come ha speso l'anno scorso o come si finanziano tutti gli altri sceicchi e oligarchi alla Ivan Drago che sappiamo. Poi al limite, ma proprio al limite, parliamo anche dei Marchisio.

Roberto Boncio
La questione è molto più noiosa di quanto si creda e il finale probabilmente scontato: un milione in più. Marchisio non vuole lasciare la Juventus, né la Juventus pensa veramente di cederlo. La mia impressione è che sia un problema di salari, un problema inevitabile in una squadra vincente ma senza la potenza finanziaria dei competitori europei. Marchisio ha scoperto che il suo stipendio corrisponde a più o meno la metà di quanto gli viene offerto sul mercato. La metà di quanto percepiscono giocatori della cui categoria ambisce a far parte, Xavi, Iniesta, Schweinsteiger, De Rossi (a proposito di bandiere), meno di quanto guadagni Montolivo. Un discorso che vale per lui, come per Vidal. Un ritocco al rialzo è probabilmente necessario, sebbene il monte ingaggi si prepari già a salire con l'acquisto di nuovi giocatori. Tuttavia, il venir meno del peso dei contratti di Iaquinta (3 milioni) e di altri attaccanti in rosa (intorno ai 2 milioni ciascuno) dovrebbe aiutare a mantenere un certo equilibrio. La mia idea è che ci sarà una trattativa e un milioncino in più sarebbe cosa giusta per chiuderla. Per lui e per Vidal. Senza moralismi né magliettismi. Mantenere uno dei migliori reparti di centrocampo in Europa costa.

Andrea Locatelli
Alla Juventus nessuno è incedibile. E' sempre stato così. Un certo Luciano Moggi ha venduto Zinédine Zidane al Real Madrid, e con il ricavato ha costruito una delle più forti Juventus di sempre. Non mi interessano quindi discorsi di cuore, legati alla juventinità di Marchisio, al fatto che si tratti di un giocatore che viene dalle giovanili.
Si tratta solo di capire se la sua cessione sia un affare, e soprattutto per quale cifra possa esserlo. Si legge di un'offerta di 30 milioni dello United, di uno scambio con Nani. Ecco, questi sarebbero pessimi affari. Il Bayern ha pagato Javi Martinez oltre 40 milioni di euro, ricordiamolo. Il Principino può partire solo davanti ad un'offerta di questo tipo, che permetta di fiondarsi su un top player per l'attacco.
Qualcuno obietta già che mettere quei soldi in mano a Marotta è inutile, ma io rifiuto questa impostazione: se un dirigente non è capace si sostituisce, non si imposta la strategia societaria sulla base dei suoi limiti.

Alberto Marchiani
La tentazioni esistono e comprendo quella di Marotta che si trova alle prese con la plusvalenza perfetta, perché con trenta o più milioni potrebbe cancellare di colpo, almeno dal punto di vista contabile, non solo il peso dei propri errori ma anche di quelli ereditati dalla passata gestione, e sappiamo quanto l'AD bianconero guardi al bilancio.
A ben guardare però questa operazione non mi convince: chi si pone obiettivi di crescita dovrebbe evitare di sacrificare uno dei suoi migliori giocatori, salvo che abbia la possibilità di ingaggiare giocatori di ancor maggior valore. Mi chiedo però: quanti giocatori più forti del principino verrebbero di corsa a Vinovo per alternarsi con Pogba e Vidal? Pochini credo e a parità di ingaggio meno ancora... Poi il centrocampo bianconero è stato quest'anno il punto di forza della squadra e non si smonta un meccanismo quasi perfetto a meno di un'offerta impossibile, dell'ordine di quella delle clausole rescissorie di Cavani e Falcao per intenderci.

Stefano Abruzzese
Ogni giocatore ha il suo prezzo. Non siamo l'Udinese o il Palermo, ma attualmente nemmeno il PSG o il Manchester City. E non da oggi. Abbiamo venduto Zidane, Vieri, Ravanelli, Inzaghi ed altri campioni, possiamo vendere pure Marchisio o anche Vidal o Lichtsteiner. Quello che importa però è il progetto tecnico, perché una cosa è se con i soldi delle cessioni arrivano i Buffon, i Nedved e i Thuram, altra cosa è se arrivano i Tiago e i Poulsen. E comunque a finanziare i nuovi attaccanti devono essere gli attaccanti attuali. Molto prima di Marchisio.

Danilo Feola
Contrario alla cessione perché non credo che la Juve possa definirsi rafforzata da una sua cessione i cui ricavi verrebbero reinvestiti nei nomi che ormai da settimane circolano (Jovetic, Higuain, Tevez, tutti grandi nomi per carità , ma non fuoriclasse a tutto tondo). Marchisio non solo è uno degli elementi migliori in termini tecnici e agonistici, ma è uno di quelli maggiormente funzionali al gioco di Conte che negli ultimi due anni abbiamo visto essere caratterizzato da continui inserimenti dei centrocampisti. Non può valere l'argomento "ma così si valorizza Pogba" perché la sfida col Bayern avrebbe dovuto insegnarci l'importanza di una rosa molto ampia: all'Allianz Arena fuori Kroos dentro Robben la partita ha assunto tutta un'altra piega. Senza contare che il pensiero di dare a Marotta la possibilità di reinvestire il denaro ricavato mi lascia molto dubbioso (e sto usando un eufemismo) sulle prospettive future della Juve.

Mario Pirovano
Agnelli ha dichiarato: "Insieme per costruire". E io questo mi aspetto, nulla di meno. Senza Marchisio si può costruire al massimo una palafitta. Anche se abbiamo gli stessi colori, noi siamo la Juventus, non l'Udinese. Marchisio deve restare per vivere i futuri successi con la società. C'è tutto il resto della rosa da vendere, tranne Vidal e Pogba, ovviamente. Il centrocampo è completo, che trovino un Bale e un Van Persie come han trovato Pogba! Sepoffa'!

Carmen Vanetti
Sgombriamo il campo dal discorso delle bandiere, del ragazzo cresciuto in casa ecc... In questo calcio, anzi in questo mondo, non c'è posto per questi pseudosentimentalismi: si trattasse di Giovinco o di De Ceglie non ci sarebbe da esitare un nanosecondo, impacchettati col fiocco e via. Il discorso che riguarda Marchisio è invece eminentemente tecnico: una squadra che vuol essere grande non può prescindere da quattro grandi centrocampisti, anche tenuto conto che: a) Marchisio non è una copia di nessuno degli altri tre, ha caratteristiche proprie che in alcune situazioni lo rendono imprescindibile; b) uno degli altri tre ha già compiuto 34 anni c) comunque in una stagione lunga e intensa, col dispendio di energie che il gioco di Conte impone al centrocampo, che qualcuno di loro possa essere al massimo per tutta la stagione è fuori da ogni logica. Perciò vendere Marchisio, qualunque sia la cifra, sarebbe folle.

Nino Ori
La (mia) sentenza.
Assolta la società Juventus, perché il fatto non sussiste.
Assolto Marchisio, perché il fatto non costituisce reato.