La pagliuzza e la trave di John

BlancL’estate è finita.
Tempo di chiusura bilanci per le società di calcio che, anche quest'anno, evidenzieranno il solito campionario di controllate, controllanti, debiti, leaseback e altre ingegnose forme di “illecito tollerato”.
Come molti sanno, i bilanci delle società di calcio presentano di regola, in virtù della tipicità del loro business, uno sfasamento temporale di sei mesi rispetto a quelli della maggior parte delle aziende commerciali.

La Juventus, come le altre società quotate, ha approvato recentemente i conti del trimestre aprile-giugno 2008, anticipando alcuni dati di presumibile consuntivo per l'esercizio chiuso al 30 giugno 2008, in attesa della convocazione dell'assemblea degli azionisti per l'approvazione del bilancio 2007/2008.

I dati contenuti nel documento trimestrale, reso pubblico pochi giorni fa e che potete leggere nella sua versione integrale sul sito della società, consentono di anticipare con buona approssimazione quelli che saranno i numeri definitivi messi a bilancio; la perdita netta, ad esempio, sarà di circa 20 milioni di euro per il 2007/2008, in virtù soprattutto della svalutazione del calciatore Andrade e di una impegnativa manovra sulle imposte.

Crediamo sia interessante evidenziare l’interrogativo posto da un utente del forum www.j1897.com il quale, dopo aver preso visione del documento, ha favorito un dibattito in merito al monte ingaggi pagato da Blanc rapportandolo alla qualità tecnica della rosa e a quanto accade per le altre "grandi" della Serie A. L’argomento, come si può immaginare, ha determinato il solito confronto dialettico tra i sostenitori della gestione della Triade e quella di Cobolli/Blanc.

Prima di esprimere il nostro parere, che ovviamente sarà confortato dai numeri, riteniamo utile riportare uno stralcio delle dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera da John Elkann il 3 luglio del 2007, cioè esattamente tre giorni dopo l’apertura dell’esercizio 2007/2008; le dichiarazioni sono abbastanza grottesche, ma servirà leggerle e ricordarle nel prosieguo della nostra analisi.

"Insostenibili le spese di Moggi"
John Elkann: "Non si poteva continuare"

"Le spese di Moggi e Giraudo erano insostenibili - ha affermato in un'intervista al 'Corriere della Sera' - avevano supplito con le plusvalenze ma non si poteva continuare così. Noi puntiamo ad avere un funzionamento sano dell'attività sportiva e nello stesso tempo a tornare in Champions, per l'ambizione e per rendere sostenibile il business".
L'ultima stagione per la Vecchia Signora non è stata certo semplice, ma il giovane Elkann ha già in mente un progetto ben preciso per la serie A. "La B è durissima - ha proseguito - era meglio evitarla e una stagione in Purgatorio non è piaciuta a nessuno, ma ora siamo tornati in serie A con la coscienza a posto e con una squadra forte, in campo e fuori. Aggiungo che ci è costata un sacco di soldi. La Juve punterà ora ad un modello sostenibile: il costo del lavoro non può essere l'80% del fatturato. Il Man United è al 55%, si tratta quindi di sviluppare meglio i ricavi. L'Inter non è il miglior modello, lo sono invece il Manchester e il Lione"

Come si legge chiaramente, John Elkann accusa la Triade di avere spese insostenibili e di aver portato il rapporto tra costo del lavoro e fatturato all’80%, laddove un modello sostenibile è intorno al 55%, come  peril Manchester.

Poiché noi dello JU29RO Team non ci fidiamo delle parole di un signore che considera la Juventus un asset dell’Ifil, ci siamo presi la briga di andare a controllare a quanto ammontava questo rapporto negli anni della Triade e a quanto ammonta adesso, rapportando il tutto ovviamente alla qualità media della rosa calciatori.

Siamo riusciti a riassumere nella tabella seguente i dati degli ultimi 11 anni.
Abbiamo evidenziato in rosso i dati relativi ai due anni di Cobolli e Blanc.

 
Stagione 
Ingaggi
Fatturato
Rapporto in %
 1997/98 44 86 51,2
 1998/99 46 90 51,1
 1999/00 77 138 55,8
 2000/01 98 171 57,3
 2001/02 133 177 75,1
 2002/03 128 218 58,7
 2003/04 113 216 52,3
 2004/05 123 230 53,5
 2005/06 135 251 53,8
 Gestione Blanc
 2006/07 102 186 54,8
 2007/08 120 203 59,1


L’analisi della tabella fornisce spunti sorprendenti:

  1. La gestione Moggi Giraudo ha sempre tenuto il rapporto tra monte ingaggi e fatturato sotto controllo.
  2. Questo rapporto non è mai stato dell’80%.
  3. Una sola volta, nella stagione 01/02, i cordoni sono stati allargati a causa della completa ricostruzione della squadra (Buffon, Thuram, Nedved, Salas, etc), ma negli anni successivi il rapporto è stato nuovamente ricondotto sotto il 55% a testimonianza che i conti della società erano perfettamente sotto controllo e nonostante ci fossero da sommare (per nostra fortuna!) anche cospicui premi scudetto o champions!
  4. La tendenza virtuosa è stata interrotta ed è peggiorata proprio negli ultimi due anni, in cui si nota che il costo del personale è ormai arrivato quasi al 60% del fatturato.
  5. Le cause principale di questa deriva sono innanzitutto i cospicui aumenti di ingaggio concessi ai senatori per trattenerli a Torino dopo la B e, contemporaneamente, gli ingaggi a caro prezzo di scarponi del calibro di Boumsong, Andrade, Tiago, Almiron etc.
  6. La qualità media della rosa dei giocatori degli ultimi due anni è quindi drammaticamente peggiorata, come è facile controllare sugli almanacchi, nonostante si sia dato fondo al portafoglio; senza contare che prima c’erano allenatori come Capello e Lippi, mentre adesso siamo in balia delle indecisioni di Ranieri.
  7. Per ultimo una dolorosa sorpresa; nella stagione 2007/2008 i dati ufficiali di Inter e Milan, che dispongono sicuramente di una rosa numericamente e qualitativamente superiore, sono praticamente uguali a quelli della Juventus.
Le conclusioni che si traggono sono impietose.
Impietose per Blanc e Cobolli, che hanno dimostrato di non saper gestire le risorse derivanti dal cospicuo aumento di capitale (evento mai concesso a Moggi e Giraudo dall’azionista di maggioranza), e che, in barba ai desiderata del “padrone”, stanno lentamente portando i conti della società fuori controllo; gli stessi conti che faticosamente la Triade aveva sistemato dopo i disastri dell’ultimo Boniperti, il quale, negli ultimi anni, aveva elargito un monte ingaggi superiore al 100% dei ricavi complessivi. In pratica un precursore di Moratti!

Ma soprattutto le conclusioni sono impietose per John Elkann, il quale dimostra di essere poco informato sui conti della Juventus FC e, contemporaneamente, di rimanere immobile mentre una dirigenza non adeguata ha impresso una preoccupante sbandata all’andamento economico del club.

Una sbandata che, se non tempestivamente corretta, rischia di rendere necessario molto presto un nuovo aumento di capitale.