Le motivazioni della sentenza su Giraudo

News, 26 aprile 2010.

Sono state rese pubbliche le motivazioni della sentenza del rito abbreviato. Sandulli si smentisce. Ancora contestazione per proprietà e dirigenza della Juve. La Sensi attacca Damato.

Le motivazioni della sentenza di Giraudo: esisteva un'associazione a delinquere - Sono contenute in 202 pagine le motivazioni della sentenza emessa il 14 dicembre scorso dal gup Eduardo De Gregorio al termine del rito abbreviato che ha condannato Giraudo, Lanese (ex presidente Aia) e gli arbitri Pieri e Dondarini, mandando invece assolti gli arbitri Rocchi, Messina, Cassarà e Gabriele e gli assistenti Baglioni, Foschetti e Griselli. A parere del gup, per la posizione di Giraudo esistono dati probatori certi negli atti; e "un importante peso probatorio assumono le plurime riunioni avvenute periodicamente con i coimputati Moggi, Bergamo, Pairetto, Lanese e Mazzini, cui Giraudo fu sempre presente contribuendo, oltre che alla composizione delle griglie dei sorteggi, ad adottare le determinazioni importanti per la vita dell'associazione". Tra gli elementi probatori viene anche sottolineata la presenza delle schede sim di gestori stranieri che Luciano Moggi avrebbe distribuito ad arbitri, designatori e dirigenti di altre società. Inoltre per Giraudo viene evidenziato "il peso che l’uomo aveva nell’ambiente calcistico, peso sul piano logico compatibile piuttosto che con la sua qualità di amministratore di una società avente pari dignità di altre, con la sua appartenenza ad un gruppo organizzato ed influente sulle cose di calcio’’. "Giraudo - scrive ancora il gup - non limitò la sua attività al perseguimento degli interessi della sua società ma fu pienamente coinvolto nell'intero ambito di operatività del sodalizio". E questo sodalizio "ebbe lo scopo di determinare l'andamento del campionato di calcio 2004-2005".
Niente di nuovo sotto il sole, dunque: la sentenza sembra non far altro che ricalcare il lavoro dei Pm, visto che l'abbreviato si basa soprattutto sugli atti scientificamente predisposti dall'accusa. Ma le udienze di Napoli, con l'ascolto dei testi, anche di quelli che all'accusa non interessavano, e la presentazione delle intercettazioni, anche quelle non ritenute interessanti, dato che non riguardavano la Juventus, stanno raccontando un'altra verità: perché le riunioni e i contatti non erano appannaggio esclusivo di Moggi e Giraudo, ma erano prassi consolidata di tutto l'ambiente, e non di un sodalizio. E la questione delle sim svizzere è tutt'altro che acclarata, non solo per il metodo quantomeno approssimativo delle attribuzioni da parte di Di Laroni, ma anché perché lo stesso gup le dà per certe a Giraudo, ma assolve Gabriele e Cassarà che, stando agli specchietti diffusi alla stampa, ne erano stati destinatari.
Ricordiamo che la difesa di Giraudo aveva preannunciato ricorso in Appello una volta note le motivazioni; nel frattempo avremo modo, sicuramente, di scriverne sul sito.

Processo di Napoli: in agenda per lunedì-martedì - Oggi verranno depositate le motivazioni delle sentenze emesse per gli imputati che hanno chiesto il rito abbreviato; sarà importante leggere quelle della sentenza su Giraudo, condannato per adesione all'associazione ipotizzata nell'indagine e per tre casi di frode sportiva. La nostra curiosità, in particolare, riguarda i casi di frode anche per verificare quali sarebbero, secondo il giudice De Gregorio, le prove che attesterebbero i fatti dolosi; seguendo il processo e il contro-esame del colonnello Auricchio finora risultava che gli inquirenti non abbiano fatto nessuna indagine specifica in merito.
Martedì, poi, riprende il processo ordinario e dovrebbe essere il turno di parecchi testimoni dell'accusa e tra questi Ancelotti; secondo il pm Narducci l'interrogatorio reso a suo tempo da Ancelotti dimostrerebbe che Moggi già durante la settimana era in grado di anticipare quale poteva essere l'arbitro della Juve alla domenica; evidentemente si fa riferimento alla stagione 2003-04, peraltro non oggetto di indagine.
Riguardo agli allenatori è curioso notare che l'altro giorno Bergamo ha dichiarato che di griglie lui parlava anche con alcuni mister; ha fatto i nomi di Sacchi e Capello (ai tempi della Roma).

Sandulli si smentisce a ControCampo. Il professor Sandulli, intervenuto a ControCampo ha affermato che lui lo scudetto 2005/2006 non lo avrebbe assegnato perché quei due campionati erano stati falsati. Al professor Sandulli, al quale sembra far difetto la memoria, ricordiamo che il 28 luglio 2006 aveva detto (anche in tv): "Non ci sono stati illeciti. Il campionato era regolare. Il campionato 2004/2005 non è stato falsato. L'unico dubbio potevamo averlo su quella strana partita tra Lecce e Parma, una sfida che abbiamo visto e rivisto. Non si può dire però che è stato falsato il campionato. Magari c’è stato un tentativo per falsarlo, ma ci sarebbero volute quattro o cinque combinazioni. Il discorso è questo: se uno si compra una partita, perché non si compra la vittoria o la sconfitta del Parma? Che senso ha il pareggio? (per la cronaca la sfida tra Lecce e Parma finì 3 a 3, un risultato che permise alla Fiorentina di salvarsi mentre gli emiliani furono costretti allo spareggio con il Bologna, ndr)". Inoltre, il professor Sandulli ha detto che i dirigenti dell'Inter non chiamavano i designatori ma erano chiamati. Come è facilmente riscontrabile ascoltando gli audio delle "intercettazioni nascoste" pubblicate su molti siti e giornali, questa affermazione è FALSA.
Nella trasmissione dell'emittente Mediaset, solita disinformazione di Liguori, che insiste nell'affermare, con certezza, che Moggi aveva distribuito le sim svizzere agli arbitri dimostrando, ancora una volta, che dell'interrogatorio del maresciallo di Laroni non sa nulla, come dimostra di non sapere che alcuni degli arbitri, a cui i carabinieri avevano abbinato delle sim svizzere, sono stati assolti nel processo celebratosi con rito abbreviato.

Contestazione allo stadio - Anche la partita contro il Bari ha visto i supporters bianconeri contestare la proprietà, soprattutto in relazione all'attegiamento tenuto su Calciopoli. Due gli striscioni più significativi: "Proprietà sei un disonore per il nostro grande amore!" e "Calciopoli? 14 milioni di juventini umiliati da una proprietà senza dignità. Vergogna,". Per proprietà e dirigenza anche un coro: "Ve ne andate sì o no?!". Presenti anche striscioni anti-Inter: "Poveri onestoni... ora si nascondono dietro un morto" e "Senza Facchetti, niente scudetti". Cori pro Moggi e contro Zaccheroni, ricordato per i suoi trascorsi granata. Messaggi d'amore per Andrea Fortunato. Un'ovazione ha salutato Pavel Nedved quando intorno al 90' ha lasciato la tribuna, dalla quale aveva seguito la gara.

Rosella Sensi critica Damato. Niente di nuovo sotto il Cupolone: quando la "maggica" perde è sempre per colpa di qualcuno, e se non è la "cupola" è l'arbitro. Rosella Sensi a fine partita attacca l'arbitro Damato: "Una conduzione arbitrale inadeguata, arrivata nel momento più importante della partita. Occorrono persone preparate e professionali per dirigere certi incontri. Non sono stata d'accordo sul recupero, e su un rigore non dato. Purtroppo certi errori e certe scelte non rispettano nè la squadra, nè i tifosi. Bisogna saper accettare una sconfitta anche se dispiace perdere così. La Roma comunque non molla, io ci credo ancora e so che ci crede anche tutta la squadra. Ora non bisogna fermarsi, mancano ancora tre partite. La Roma merita di finire alla grande questo campionato, soprattutto per i tifosi".

Il Chelsea sempre in vetta - Il Manchester si era portato avanti sabato superando per 3-1 il Tottenham in casa, con una doppietta di Giggs e un goal di Nani, ma il Chelsea non ha tardato a rispondere, e in modo decisamente eloquente, un 7-0 sul malcapitato Stoke City: scatenato l'ivoriano Salomon Kalou, autore di una tripletta; Lampard ha messo segno una doppietta (un bel mezzo tacco e un rigore); a segno anche Sturridge e Malouda nel finale. Adesso il Chelsea dovrà superare l'ostacolo Liverpool (che l'attende domenica 2 maggio ad Anfield Road), per mettere le mani sul titolo. E il 15 maggio, a Wembley, potrebbe prendersi anche la FA Cup, se batterà in finale il Portsmouth.

Deschamps sempre più vicino al titolo - Al Marsiglia basta un goal di Valbuena per imporsi al Vélodrome sul Saint-Etienne e mantenere i cinque punti di vantaggio che aveva sull'Auxerre, impostosi a Tolosa con un perentorio 3-0. La squadra di Deschamps si avvicina così sempre più alla conquista di un titolo che manca da ben 18 anni. Sempre più in caduta libera il Bordeaux di Laurent Blanc, sconfitto a Lorient, che ormai si trova al sesto posto a ben 14 punti dalla vetta.


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