Blanc: Decideremo tutto a fine campionato. Parlano Moggi ed i suoi legali

News, 1 maggio 2010.

Blanc: "Decideremo a fine campionato", e intanto tifa Inter. I legali di Moggi: "La richiesta di radiazione è contraria ai più elementari principi di giustizia". Moggi: Ma quale radiazione? E io mi direi 'Bravo!'. Parla Paparesta. Raiola: "Ora Nedved potrebbe tornare".

Blanc: Decideremo tutto a fine campionato; intanto per la Champions meglio tifare Inter - Nulla è ancora deciso, né sul tecnico per la prossima stagione, nè per gli investimenti che si riterrà di fare: tutto verrà deciso solo a fine campionato. Lo ha detto Jean-Claude Blanc: sarà probabilmente quando, si spera, non competerà più a lui prendere decisioni di tale importanza per il futuro della Juve. "Non abbiamo ancora comunicato quali saranno gli investimenti per il mercato e non cominceremo oggi - ha spiegato Blanc, lasciando la Lega Calcio - Ieri è stato un nuovo inizio e faremo una riflessione importante per prendere le decisioni giuste per il futuro. Sulla parte tecnica stiamo riflettendo e le decisioni saranno prese a fine campionato. Marotta? Le nostre riflessioni saranno fatte tutte a fine campionato, tutto il resto è invenzione". Resta da prendere anche la decisione sull'esposto da produrre alla Federcalcio per chiedere la revoca dello scudetto 2005-2006, assegnato all'Inter; tale decisione verrà presa nel cda bianconero del 10 maggio, quando verranno nominati i nuovi vertici societari: "Confermo che è all'ordine del giorno del consiglio d'amministrazione del 10 maggio. Il consiglio studierà, valuterà e prenderà questa decisione". Nel frattempo, l'Inter ha raggiunto la finale di Champions League e, per la sfida col Bayern, Blanc non ha dubbi: tiferà Inter; e spiega il perché: "E' importante che vinca l'Inter, per i punti del calcio italiano nel ranking Uefa. È importante che tutti tifino Inter, altrimenti perderemo un posto in Champions. Sarà una bella finale, noi conosciamo sia l'Inter sia il Bayern Monaco, perché abbiamo affrontato entrambe quest'anno: sarà certamente una finale piena di emozioni, e spero con un grandissimo calcio". Così si esprime il presidente uscente: non ci resta che sperare nel prossimo, per avere una Juve che non abbia bisogno del quarto posto in campionato per qualificarsi per la Champions.

Legali Moggi: "La richiesta di radiazione è contraria ai più elementari principi di giustizia." - Il parere fornito dalla FIGC alla Corte di Giustizia Federale "così come formulato, non può e non deve trovare accoglimento nei confronti di alcuno dei soggetti raggiunti dalla 'proposta di radiazione prima della entrata in vigore del nuovo codice di Giustizia Sportiva e, ad oggi, mai applicata. Lo sbarramento insuperabile è quello del principio della irretroattività della legge rispetto al fatto commesso prima della sua entrata in vigore. Per questo il ragionamento seguito dal Collegio in funzione consultiva non ha un grande pregio giuridico."La richiesta "si caratterizza per la sua assoluta contrarietà ai più elementari principi di giustizia nonché per la sua sommarietà e superficialità". E' l'opinione espressa dallo staff dei legali di Moggi: avvocati Federico Tedeschini, Paolo Trofino, Maurilio Prioreschi, Paolo Rodella e Pierluigi Giammaria.

Moggi: Ma quale radiazione? E io mi direi 'Bravo!' - Luciano Moggi, raggiunto da Valerio Staffelli di 'Striscia la notizia' per la consegna del Tapiro d'oro a motivo della sua presunta radiazione, non si è lasciato sfuggire l'occasione per dire la sua in proprosito: "Avete appreso dai giornali notizie non vere. È stato dato un parere su una richiesta del Presidente Federale. La radiazione non c'è mai stata. Mi devono comunicare la decisione, se una decisione dev'essere presa, ma ho l'impressione che abbiano poco coraggio per farlo." E sul processo ha commentato: "Ho fatto vedere quello che facevano gli altri non per colpevolizzarli, ma perché tutti telefonavano ai designatori, quindi erano cose ammesse. Quello che facevo io lo facevano in molti, ma con me hanno preso dei provvedimenti di un certo tipo, nei confronti di altri no. Se fossi stato al posto del giudice? Avrei detto bravo a Moggi perché faceva il bene della sua squadra".

Gianluca Paparesta: "Ci sono delle cose strane che succedono nel mondo del calcio." - "Ho deciso di lasciare la mia grande passione, che era l'arbitraggio perché non aveva più senso continuare ad appartenere ad un'associazione a quelle condizioni". Lo ha detto Gianluca Paparesta a Simona Ventura nella trasmissione radiofonica Ventura FC in onda ogni sabato su Radio1. "Ho preso atto dell'assoluta mancanza di volontà da parte dell'Aia di richiamarmi ad arbitrare pur avendo dimostrato la mia totale estraneità, pur avendo vinto tutti i possibili ricorsi in tutte le sedi, pur avendo i magistrati di Napoli più volte sostenuto che ero estraneo ai fatti. Ci sono delle cose strane che succedono nel mondo del calcio. Ma è bello anche per questo. Ancora oggi mi chiedo le motivazioni per quello che è successo. Penso sia una decisione maturata all'interno del mio ambiente, come succede ovunque,chi emerge trova mille difficoltà".

Raiola: 'Ora Nedved potrebbe tornare'. - Mino Raiola, che fu agente di Pavel Nedved calciatore, parla del suo ex assistito in relazione ad un suo possibile ritorno nell'organigramma della Juve. Il fatto nuovo che potrebbe riaprire il discorso è la designazione di Andrea Agnelli come prossimo presidente: "Fino a due giorni fa era impossibile che andasse a lavorare alla Juventus - dice Raiola - Adesso che Andrea Agnelli è diventato presidente l'arrivo di Pavel è più probabile. Pavel è uno di quelli che ama stare nei posti a cui è affezionato: lo sono la Lazio e la Juventus, ma anche la Nazionale ceca". Precisa tuttavia che al momento non c'è nulla di definito: "Al momento sono infondate le voci di un suo incarico nel settore giovanile della Juve. Ma Pavel ha un ottimo rapporto con la famiglia Agnelli e il mondo bianconero. È certo però che non avrebbe messo la firma sotto certe cose che ha fatto la Juventus ultimamente". E ha aggiunto che l'addio di Pavel al calcio giocato e alla Juve "è frutto di "tante cose brutte; vorrei riferirle, ma Pavel mi ha fatto giurare di non farlo". Ma quale ruolo potrebbe avere Nedved? "Mi ha confidato che gli piacerebbe fare l'allenatore ma si sente troppo severo per farlo. Ma se iniziasse questa carriera vorrebbe fare la gavetta passo per passo, magari allenando ragazzini di 12 o 14 anni, che è il suo sogno". Conclude dicendo che il desiderio di Nedved, rimasto inappagato, sarebbe stato di vincere la Champions e per questo "in estate - dice - gli consigliai l'Inter, perché ero certo che avrebbe vinto la Champions". Ma evidentemente Nedved non era disposto a pagare quel prezzo, pur di mettere le mani sulla Coppa.

I tifosi romanisti sotto la Figc – Benché le autorità competenti non avessero autorizzato la manifestazione, circa 500 supporters giallorossi si sono radunati tra le 10 e le 13 circa sotto la sede della Figc di via Allegri, per una manifestazione pacifica, anche se cori e striscioni avevano toni piuttosto pesanti. Nonostante il carattere pacifico della protesta, che ha comunque bloccato il traffico in via Allegri e nelle strade adiacenti, le forze dell’ordine hanno costantemente presidiato l’intera zona. Si sono levati cori contro il ‘Palazzo’, segnatamente Federcalcio e Lega Calcio. Citati anche Damato (l’arbitro di Roma-Samp), il designatore Collina, il ministro Maroni, Galliani e Moratti. Invettive anche contro le forze dell’ordine che impedivano ai tifosi di raggiungere il palazzo della Federcalcio, anche se non si è visto circolare nei pressi nessun dirigente federale né alcun funzionario. Si è gridato ‘Basta con i torti arbitrali’, che sono stati ricordati con alcuni manifesti: dall’eterno goal di Turone dell’’91 (annullato da Bergamo) al fallo di mano di Zauri in Roma-Samp (non sanzionato da Damato).

Il caso Ribéry si deciderà il 5 maggio - Il ricorso del Bayern Monaco avverso la squalifica per tre turni di Franck Ribéry verrà discusso nella sede dell'Uefa a Nyon il 5 maggio. Il giocatore del Bayern fu espulso dall'arbitro Rosetti nella semifinale di andata di Champions League contro il Lione, all'Allianz Arena, per essere entrato duro su Lisandro Lopez al 37' del primo tempo. Ribéry ha già saltato il ritorno della semifinale e, se non otterrà sconti, sarà costretto a disertare anche la finale di Madrid contro l'Inter, il 22 maggio.

E' Capello l'allenatore più ricco del Regno Unito - La stampa inglese ha pubblicato una classifica degli allenatori d'Oltremanica in base ai loro conti in banca: e tale classifica (stilata da Forbes) è capeggiata proprio da Fabio Capello, con una fortuna stimata in 39 milioni di euro; secondo il tecnico dell'Ipswich (ex giocatore del Manchester United) Roy Keane, con 34,5 milioni di euro, terzo sir Alex Ferguson, fermo, si fa per dire, a 27,5 milioni. Seguono Carlo Ancelotti, Giovanni Trapattoni, Arsène Wenger e Sven Goran Eriksson. Roberto Mancini è ottavo (con 15 milioni), Gianfranco Zola decimo (11,5 milioni)


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