L'Inter smentisce un nuovo pranzo con Preziosi. Polemica Bossi-FIGC

News, 23 giugno 2010.

Storari OK. Diego come Poulsen: vuole restare. Moratti smentisce un nuovo incontro con Preziosi. Roberto Mancini vuole Dzeko o Krasic. Bleus nella tempesta. Corea del Nord sotto shock.

Polemica tra Bossi e la Figc. Il leader leghista Umberto Bossi, Ministro delle Riforme per il Federalismo, ha così risposto ai cronisti che gli chiedevano un pronostico sulla partita Italia-Slovacchia: "Tanto, la partita se la comprano: vedrete, nel prossimo campionato ci saranno 2 o 3 calciatori slovacchi che giocheranno nelle squadre italiane". L'episodio, che segue di pochi giorni la radiocronaca di Radio Padania, nel corso della quale si tifava il Paraguay opposto all'Italia, ha suscitato la dura reazione della Federcalcio, che, in una nota ufficiale, ha replicato: "Una dichiarazione sconcertante e offensiva. Questa volta e in questo momento, il senatore Umberto Bossi (in realtà è deputato e Ministro delle riforme per il federalismo, ndr) ha passato il segno".

Visite mediche ok per Storari - Marco Storari ha sostenuto con esito positivo le visite mediche di rito, prima presso la clinica Fornaca di Sessant, poi al centro Isokinetic e al Centro di Medicina dello Sport. Nella giornata di oggi saranno definiti gli aspetti contrattuali; poi il contratto stesso verrà depositato in Lega Calcio. il neobianconero si è detto onorato di essere alla Juve: "Sono molto contento di essere alla Juve, è un grande onore giocare in questa squadra, si può lottare per fare grandi cose. Sostituire Buffon? Non mi spaventa, l'ho già fatto con Abbiati, Dida e Kalac al Milan, da quarto portiere mi sono ritrovato il primo. Farò il mio lavoro con tranquillità. Ho accettato la proposta della Juve perché è un grande club e perché mi ha comprato spendendo una cifra importante: per me è una grande soddisfazione. La presenza di Marotta e Del Neri è stata determinante nella scelta". Ma la ricerca di un portiere alla Juve non è ancora finita, perché manca il terzo portiere, visto che il portiere della Primavera, Pinsoglio, che avrebbe potuto ricoprire questo ruolo fino al ritorno di Buffon, è fermo per la frattura di un polso: pertanto nel mirino di Marotta pare ci siano Guardalben della Samp e Pavarini del Parma. A meno di offrire un ulteriore anno di contratto al quarantenne Chimenti.

Diego come Poulsen: vuole restare - Dopo Poulsen, anche Diego punta i piedi: pur essendo ai primi posti nella lista dei partenti stilata da Marotta, in quanto estraneo al 4-4-2 di Del Neri, non ha la minima intenzione di lasciare Torino. Lo vorrebbero Amburgo, Atletico Madrid e Wolfsburg (la Juve vorrebbe inserirlo nella trattativa per Dzeko), ma lui non ci sta. Accetterebbe solo il Manchester United, ammesso che l'interesse di sir Alex Ferguson sia reale; o il Bayern, che però non è interessato a lui.

Moratti stavolta ci tiene a smentire - Con un comunicato sul sito ufficiale l'Inter ha smentito le voci di un pranzo fra Moratti e Preziosi per parlare dell'affare Bonucci: "In merito a quanto apparso oggi su alcuni organi di stampa, F.C. Internazionale comunica che la notizia dell'incontro a pranzo tra il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, e il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, non corrisponde al vero". La precisazione arriva dopo il deferimento annunciato (ma non ancora pubblicato) dalla FIGC qualche giorno fa dei due presidenti per la vicenda sulla trattativa diretta che riguardò vari calciatori fra cui Milito e Motta. Evidentemente all'Inter ci tengono a far sapere che non lo faranno più ed a Palazzi questo potrebbe bastare.

"Nur italien nicht!" - Dalla Germania arriva l'ennesimo sfottò nei confronti degli italiani. La canzoncina "Nur italien nicht" ("Che non sia l'Italia!") cantata da un quartetto di cabarettisti chiamati “Die vier Sterne” (“Le Quattro stelle”), è l'ennesimo movimento anti-italiano in terra tedesca. Non potevano mancare nella canzone le parole dette in italiano “pizza, pasta, mafia" aggiungendo il concetto base: non importa chi vincerà il mondiale sudafricano basta che non siano gli italiani. Ai tedeschi non è bastata la campagna denigratoria del 2006 poi rivelatasi un boomerang: evidentemente il risultato di 0-2 nella semifinale di quel Mondiale brucia ancora, come darà molto fastidio ricordare il Mondiale del 1970 e quello del 1982. Più che una campagna denigratoria, sembra l'ennesimo "rosicamento" made in Germany.

Roberto Mancini vuole Dzeko o Krasic - In un'intervista rilasciata a Tuttosport, il tecnico del Manchester City fa il punto della situazione sulla campagna acquisti del suo club che, anche quest'anno, ha fallito l'appuntamento per la qualificazione in Champions League: «A noi del City attribuiscono molti giocatori, spesso per convenienza. Siamo funzionali a chi punta ad alzare i prezzi, ma nella realtà mica possiamo comprarne a decine. Certo puntiamo a rinforzarci, questo non si discute. Dzeko o Krasic? Mica possiamo prenderli tutti noi. A dare retta alle indiscrezioni sembra che il City sia alla ricerca di ogni buon giocatore messo sul mercato, in realtà non è così. Comunque uno ci interessa davvero, l’altro no...».

Gruppo A: la Francia è fuori, passano Uruguay e Messico - Ai Mondiali la Francia non sarebbe dovuta arrivare, al suo posto ci sarebbe dovuta essere l'Irlanda del Trap, ma l'arbitro Hansson non vide la mano galeotta di Henry e i bleus al Mondiale sono arrivati: ma ne escono subito, e con ignominia, con una squadra umiliata sul campo e a brandelli nello spogliatoio. A dar loro il colpo di grazia sul campo è stato il Sudafrica, anch'esso fuori dai giochi (è la prima volta che la squadra del Paese ospitante non raggiunge gli ottavi). I Bafana Bafana battono la Francia per 2-1 (reti di Khumalo al 20', Mphela al 37' e Malouda al 70'; espulso Gourcuff per una gomitata) e, ciliegina sulla torta, a fine incontro Domenech si rifiuta di salutare il ct del Sudafrica Parreira. Perché? Sarebbe offeso perché Parreira,dopo il furto ai danni del Trap, avrebbe dichiarato che la Francia non meritava a quel punto di andare ai Mondiali; Parreira aveva smentito la dichiarazione attribuitagli, ma a Domenech non è bastato. Uruguay e Messico così sono passate senza particolari patemi e la loro sfida, vinta dagli uruguagi per 1-0, è stata decisa da un goal di Suarez.

Bleus nella tempesta - La stampa francese si scaglia rabbiosa contro la Nazionale di Domenech, il cui disastro in patria non è stato assolutamente digerito. 'Le Figaro' parla di "débâcle totale", per 'Libération' è stato "l'ultimo fiasco dei Bleus", 'Le Nouvel Observateur' parla di una squadra "senza basi di gioco, senza coraggio: tra insulti e boicottaggio degli allenamenti, la Francia ha forse lasciato la peggior immagine della sua storia''. Dure e inquietanti le parole del capitano Patrice Evra, che l'ultima partita l'ha vissuta in panchina: "Ho troppo rispetto della sofferenza dei francesi per abbandonare tutto. Farò un colloquio e una conferenza stampa nel corso della settimana. Sono venuto a chiedere scusa a tutta la Francia. Non ero in campo oggi senza motivo. Io non sono un bugiardo, io sono un uomo, quindi non voglio mentire. Tutto questo fa male, sono veramente commosso, non nascondo niente, voglio dire la verità. I francesi avranno bisogno di sapere la verità. Sapranno la prossima settimana, il più presto possibile".

Argentina avanti a punteggio pieno, poi la Corea del Sud - Nel gruppo B passano Argentina e Corea del Sud, fuori una Grecia rinunciataria ed un'ingenua sprecona Nigeria. L'Argentina di un pittoresco Maradona vince la terza partita su tre gare nel suo Mondiale, battendo la Grecia per 2-0 (reti di di Demichelis e Palermo) e passa di volata agli ottavi, dove troverà il Messico. La Corea del Sud riesce a strappare un pareggio contro la Nigeria, sbagliando di meno e opponendo alla fisicità degli africani il suo dinamismo. L'inizio è difficile per gli asiatici, ne approfittano gli africani che passano in vantaggio con Uche e appaiono ancora pericolosi, finché la difesa non si distrae e permette a Lee Jung di pareggiare. Nella ripresa la Corea passa addirittura in vantaggio con Park Chu Young, che sorprende il portiere su punizione. Poi il festival delle occasioni fallite dalla Nigeria che riesce solo a pareggiare su rigore con Yakubu Aiyegbeni. negli ottavi la Corea del Sud dovrà vedersela con l'Uruguay.

Il Sudafrica arride al Sud America - Argentina, Uruguay, Messico e Corea del Sud sono le prime quattro nazioni che passano agli ottavi. Escluse di lusso sono Francia e Nigeria, ultime nei loro gironi. Il responso conferma le impressioni del campo: il dominio dell'America Latina. Un dato sorprendente solo per i profani, perché chi segue il calcio oltreoceano non può restare sorpreso da questo risultato. Oltre al Brasile, già qualificato, all'appello mancano ancora Cile e Paraguay entrambe con buone probabilità di riuscire a superare il turno. In pratica se tutto andasse così verrebbero promosse sei compagini sulle sette presenti ai Mondiali, a dimostrazione che le fatiche sopportate da Maradona per partecipare a Sudafrica 2010 non derivavano da demeriti dei suoi ragazzi ma soprattutto dal valore degli avversari.

Corea del Nord sotto shock - Dopo l'impresa quasi "eroica" dei nazionali nordcoreani nella prima partita col Brasile persa per 2-1, ieri su Pyongyang e su tutta la Corea del Nord è calato un silenzio irreale. La partita col Portogallo, trasmessa in diretta (la precedente venne mandata in differita), era vista dal popolo nordcoreano come il match della "riscossa". L'agenzia sudcoreana Yonhap fa sapere che il commento della partita è stato fatto con i soliti toni di propaganda e, clamorosamente, al quarto gol portoghese i telecronisti hanno fatto scena muta sino a fine match chiusosi con un roboante 7-0 per il Portogallo.


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