Poulsen vuole solo la Juve e Tiago solo la Spagna

News, 22 giugno 2010.

Pirlo in campo? Oggi visite mediche per Storari. Per Lippi il Mondiale comincia ora. Fabio Cannavaro arrabbiatissimo. Inibizione ai Menarini, che mollano il Bologna. L'amarezza di Abete. Maradona "teme" l'Italia. I risultati delle partite mondiali di ieri. Anelka a casa!

Poulsen vuole solo la Juve e Tiago solo la...Spagna - Contattato da tuttomercato.web, Joern Bonnesen, agente dello juventino Christian Poulsen, rivela: «Il Galatasaray? Ne ho sentito parlare, ma per il momento non ho riscontri concreti. Altre offerte? Essendo la volontà del giocatore quella di restare a Torino, non ce ne stiamo interessando. Se in ogni caso accetterebbe di trasferirsi in un campionato come quello turco o aspira sempre a tornei di alto livello? Non ci poniamo il problema ed in ogni caso non ci piace fare congetture. Christian non ha ancora parlato con il nuovo tecnico, visto che è impegnato in Sudafrica. Se saremmo pronti a prendere in considerazione un trasferimento nel caso il giocatore non rientrasse nei piani di Delneri? "Se", "se", "se"....Ripeto, non è il momento di fare ipotesi. Lui è un calciatore della Juventus, punto e basta». Di tutt'altro tenore le dichiarazioni rilasciate da Tiago Mendes dopo la brillante prestazione contro i nordcoreani: «In Italia non ha funzionato il mio calcio perché non è quello che voleva la Juventus. Io gioco per costruire, l'unica preoccupazione in Italia è fermare gli altri per lanciare l'attaccante. Non sono stato bene e non ho avuto il tempo di mostrare quanto valgo. Sono stato subito al centro delle critiche senza che nessuno mi avesse mai visto e a ottobre avevo già chiesto di andare via. Ha funzionato soltanto con i compagni, spettacolari: Camoranesi, Chiellini. La società? So che è cambiata e spero che ora difenda i giocatori in difficoltà, soprattutto quelli che arrivano dall'estero senza conoscere il vostro calcio. Voglio restare in Spagna, mi sono trovato benissimo. So che mi vogliono, so che l'Atletico Madrid parla con la Juventus. Spero che il mio futuro sia ancora là. Nessuna rivincita per me, ho solo il dispiacere di non essere riuscito a fare bene da voi. Ora ci provo con il Portogallo».

Pirlo in campo? - Fermo dal 3 giugno per una distrazione al polpaccio sinistro, Andrea Pirlo, vero faro del centrocampo italiano, brucia velocemente le tappe: oggi ha preso parte a tutto l'allenamento compresa la partitella finale. E' stato schierato tra le "riserve" in un centrocampo a tre con Marchisio e Camoranesi, in contrapposizione ai "titolari" De Rossi, Montolivo e Gattuso. Lippi solitamente mischia sempre le carte durante gli allenamenti dei suoi ragazzi: che sia Pirlo l'asso nella manica contro gli slovacchi giovedì pomeriggio?

Visite mediche per Storari - Oggi Marco Storari effettuerà le visite mediche, come annuncia il sito ufficiale della Juve. Storari ha trovato l'accordo con la società per un contratto triennale, pare a 1,2 milioni di euro a stagione. A Sky Sport 24 il portiere si è dimostrato molto contento di affrontare la nuova avventura: "Sono molto contento di essere alla Juve. Aspetto di mettere nero su bianco. Se sono felice? Molto, molto felice". Intanto si è parlato di qualche intoppo per Martinez, in quanto, secondo Sky, il suo procuratore, Paco Casal, rivendica che al suo assistito la Lazio aveva proposto un ingaggio circa doppio di quello che offre la JUve. tempo fa alla Lazio. Ma Pietro Lo Monaco, ad del Catania, ha tagliato corto: "Il prossimo anno Martinez o giocherà nella Juventus o nel Catania". Intanto la situazione Bonucci non si sblocca: Genoa e Bari giocano al rialzo e nella trattativa si vocifera si sia inserita anche l'Inter. Nel frattempo la Juve ha abbandonato la pista Gallas.

Per Lippi il Mondiale comincia ora - Primo allenamento degli azzurri, al South Downs College di Centurion, dopo la deludente prestazione fornita ieri con i neozelandesi: si è rivisto in campo anche Andrea Pirlo che è tornato anche a calciare il pallone mentre Buffon è tornato negli spogliatoi per proseguire la riabilitazione. Al termine dello stesso, il ct della nazionale italiana interviene alla tradizionale conferenza stampa: «Dobbiamo pensare che il nostro mondiale comincia ora. Ho letto che aumento la confusione in campo ma io ho sempre fatto tanti cambi nella mia carriera. Quando va bene dite che tiro fuori la soluzione dal cilindro, quando va male che ho fatto confusione. E se non faccio nulla, che ho assistito inerme alla disfatta. Ho letto che Capello ha detto che i suoi giocatori hanno terrore del Mondiale. Ecco, è esattamente quello che non voglio succeda a noi. Dobbiamo pensare che il nostro Mondiale comincia ora».

Il capitano azzurro gonfio di rabbia - E' un Fabio Cannavaro arrabbiatissimo quello che si presenta ai microfoni a Nelspruit: «Non dite che è colpa mia pure questo gol, perché non lo è. E’ stata una palla spizzata che mi è rimbalzata addosso, non è stato un mio errore. Come non era colpa mia contro l’Uruguay, quell’uomo lo doveva seguire De Rossi, non io, però hanno dato tutti la colpa a me». L'ex giocatore di Real Madrid e Juve si scaglia apertamente anche contro FIFA rea di mandare arbitri non all'altezza alla Nazionale campione del mondo uscente: «Fallon era da espellere, mentre Reid su quel mio intervento ha fatto solo scena e in più mi hanno detto che il loro gol era in fuorigioco. Il nostro rigore? Quello c’era, me lo ha detto De Rossi. Il problema erano i loro falli. E’ inutile che la Fifa ci mostri tanti bei dvd sul fair play e sul gioco duro, che Collina ci tenga lezioni a proposito, se poi ci mandano arbitri del genere che permettono di tutto. E contro il Paraguay non è andata meglio: a momenti spaccano la gamba a Montolivo e non ho visto neppure il giallo». Infine, non riesce a capacitarsi delle difficoltà di gioco della squadra azzurra: «Non capisco, doveva essere tutto più facile in questo girone, ma alla fine diamo il massimo e non riusciamo a vincere. Paura di uscire? No, è vero che in una partita può succedere di tutto, ma ho visto in tutta la squadra la voglia di combattere. La verità è che noi giochiamo meglio con le grandi squadre invece che queste che si difendono e basta».

Per i contatti con Moggi inibizione ai Menarini, che mollano il Bologna - Il Bologna cambia proprietà e dopo lunghe trattative passa a Sergio Porcedda, imprenditore sardo che aveva già tentato la scalata al Cagliari. Un comunicato ufficiale bolognese riporta che è stato raggiunto "un accordo di massima col dottor Sergio Porcedda per la cessione dell'80% delle quote del Bologna. Fc Aktiva Spa e il Dott. Porcedda hanno dato mandato ai propri consulenti di redigere i necessari accordi contrattuali in vista della cessione che verrà formalizzata non prima dei prossimi 15 giorni".
La notizia è arrivata dopo la sentenza della Commissione Disciplinare Nazionale della FIGC che, accogliendo la richiesta della Procura Federale, ha inflitto tre mesi di inibizione e 15 mila euro di ammenda agli ormai ex proprietari felsinei Renzo e Francesca Menarini per i contatti avuti con Luciano Moggi, in quanto gli stessi sono stati giudicati finalizzati "alla promozione di una strategia funzionale al rafforzamento tecnico della società e all'indicazione di nominativi idonei allo scopo (Ceravolo e Anelli) distribuendone - secondo la prospettazione dello stesso Moggi - incarichi e funzioni e convincendo i dirigenti più dubbiosi ad accettare l'inserimento dei nuovi soggetti". Nessuna sanzione invece per Ceravolo, in quanto gli elementi a suo carico sono apparsi contraddittori, non essendoci certezza della sua "preventiva consapevolezza del ruolo svolto dal Moggi": inoltre Ceravolo "non accettò le proposte del Bologna divaricando così la sua condotta da quella dei Menarini e del Moggi".

L'amarezza di Abete - Ai microfoni di "Radio Anch'io lo sport", Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio italiana, non nasconde il suo dispiacere per il pareggio inaspettato con i neozelandesi ma esprime, allo stesso tempo, fiducia incondizionata verso Marcello Lippi e i suoi ragazzi: «Dovevamo vincere, la Nuova Zelanda è n. 78 nel ranking mondiale. Tuttavia non è la fine del mondo perché ce la possiamo ancora giocare. E' legittimo e giusto esprimere giudizi, ma il vero problema del calcio italiano è il ricambio generazionale. Cassano ha già giocato agli Europei e non è andata bene. Balotelli gioca stabilmente in Under 21 che sta provando a qualificarsi. Non ci sono giocatori nei primi posti della classifica del pallone d'oro rimasti a casa. Se pensiamo ai giocatori non convocati sbagliamo rotta. Ho parlato e visto Lippi questa mattina, la convinzione di andare avanti è tanta. La dobbiamo portare avanti perchè ci crediamo. Quella con la Nuova Zelanda è stata una partita che non ha risposto alle nostre aspettative. Sapevamo che non sarebbe stata facile, ma c'era la convinzione di poter vincere. Dobbiamo verificare che c'è un problema complessivo da parte delle più forti squadre europee. C'è una crescita generale nel calcio mondiale, ma noi dobbiamo ancora essere in grado di fare la differenza. Abbiamo, e non da questo Mondiale, una grande difficoltà di andare in gol e nel momento in cui subisci un gol o non sblocchi la partita subentra un po' di ansia. Abbiamo provato ma bisogna fare qualche giocata in più per far gol. Comunque, sono fiducioso perché penso che la nazionale meriti fiducia e penso che in qualche modo saremo in grado di andare avanti e fare meglio. Non solo perché la fiducia in questi casi è un dovere ma perché è una convinzione forte».

Maradona "teme" l'Italia - Consueta conferenza stampa a Pretoria per il pre-match dell'Argentina con la Grecia: ai microfoni si è presentato il ct argentino Diego Armando Maradona. L'ex "Pibe de oro" commenta così il momento grigio della Nazionale azzurra: «Certo che se non passa in Italia succede uno scandalo, un vero scandalo. Ma alla fine ce la faranno, vi ricordate il 1982? Tre pareggi contro Camerun, Perù e Polonia e poi batterono noi, il Brasile e la Germania e diventarono Campioni del Mondo. Non mi fido dell'Italia, vedrete che ce la farà».

Anche "Bonimba" attacca Lippi - Roberto Boninsegna, uno dei gladiatori di quel celeberrimo 4-3 della semifinale del mondiale 1970 con la Germania nonché ex attaccante di Juve e Inter, non ha proprio mandato giù l'ennesimo pareggio della Nazionale italiana: «La Nazionale sta giocando male, forse il modulo 4-3-3 non paga e Lippi dovrebbe passare al 4-4-2». E da grande attaccante qual era, prende subito le difese di una delle punte azzurre: «Gilardino si sta prendendo tutte le colpe ma forse mancano giocatori di personalità».

In 16 milioni per l'Italia - Anche la seconda partita degli azzurri ai mondiali è stata seguitissima dal popolo sportivo italiano: il picco è stato 15.820.000 spettatori con uno share pari al 68,36%. La prima partita con il Paraguay, il 14 giugno, venne seguita da 19 milioni di telespettatori ma con uno share più basso (63,18%).

Portogallo a valanga, la Corea del Nord è fuori - Il Portogallo seppellisce la Corea del Nord sotto sette goal, ipotecando il passaggio del turno, mentre i nordcoreani, come già avvenuto per il Camerun, sono già eliminati. La Corea è rimasta in partita fino al 29' quando Meireles sblocca su passaggio di Tiago che a sua volta sarà autore di una doppietta e di una buona prestazione. Le altre reti sono opera di Simao, Hugo Almeida, Liedson e Cristiano Ronaldo.

Gruppo H: Cile-Svizzera 1-0 e Spagna-Honduras 2-0 - Il Cile battendo la Svizzera per 1-0 è passato in testa al girone H a punteggio pieno. Decisiva è sembrata l'espulsione, forse troppo severa, di Behrami al 31' del primo tempo che ha permesso di giocare in superiorità numerica il resto dell'incontro. Da quel momento i cileni hanno evidenziato un dominio territoriale che l'ordinata difesa svizzera è riuscita benissimo a contrastare fino ad un quarto d'ora dalla fine, quando Gonzales è riuscito a sfruttare di testa un preciso cross di Paredes.
A seguire la Spagna batte l'Honduras per 2-0 (prima sconfitta per una squadra americana in Africa da parte di una non americana!) e rilancia prepotentemente le sue chances per il passaggio agli ottavi. Partita dominata dalle Furie Rosse che hanno fallito spesso il terzo gol; Villa, autore della doppietta, ha anche sbagliato un rigore.
La situazione del girone è di grande incertezza: gli elvetici, nonostante la sconfitta, hanno evidenziato un'ottima organizzazione di gioco e battendo l'Honduras segnando più di un gol sarebbero certi del passaggio del turno; alla Spagna, grazie ad una migliore differenza reti, basterà battere il Cile con qualsiasi punteggio, ma da quanto visto in queste due gare potrebbe non essere così semplice.

Anelka a casa! - Nonostante il rifiuto ad allenarsi, con conseguente ammutinamento avvenuto ieri, della nazionale francese, Nicolas Anelka è rientrato questa mattina in Europa. Gli insulti, secondo quanto scritto da L'Equipe, pronunciati al ct Raymond Domenech durante Francia-Messico (2-0 per i sudamericani), sono costati carissimo all'attaccante del Chelsea: esclusione dalla rosa ed allontanamento dal ritiro francese. Come reagiranno adesso i suoi compagni della Nazionale?


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