Del Neri: Bisogna puntare a battere l'Inter, sul campo.

News, 3 ottobre 2010.

Del Neri punta a vincere sul campo. Amauri è tra i convocati. E per Del Piero una convocazione ci sarà anche per Napoli, in tribunale. Krasic: Non avuto alcun dubbio sulla scelta tra Juve e Inter, ed eccomi qua. Chiellini: Intendo rimanere; e mai andrò all'Inter. Il Siena di Conte in serie B vince e tenta la fuga. E' sempre Mourinho-show. Il Valencia allunga. Un deludente Man U spreca una buona occasione. Incredibile Mainz: e sono sette.

Del Neri non firma per il pari - Nella conferenza stampa di presentazione del big match di stasera, il mister friulano mostra sicurezza nei mezzi della Juventus, dichiarando che non firmerebbe per un pari a Milano: "Non firmo per il pari, perché non l'ho mai fatto". Sulla formazione, dubbi solo sulla condizione fisica per ciò che riguarda Amauri ("ma se sta bene gioca, altrimenti non lo convoco nemmeno" quindi dovrebbe giocare, essendo stato convocato), a centrocampo "dovrebbero giocare Melo e Aquilani" e De Ceglie "aveva bisogno di riposare perché aveva giocato sempre, quindi l'infortunio in questo senso gli ha giovato". Per quanto riguarda le polemiche con l'Inter preferisce glissare: Del Neri: "Calciopoli? La rivalità con l'Inter è di vecchia data, e comunque a noi non deve interessare Calciopoli ma il lavoro sul campo". Sull'avversario di stasera, "già dall'anno scorso hanno iniziato a giocare un calcio diverso, più palleggiato, e quest'anno con Benitez stanno continuando sulla stessa strada. Non credo dipendano da un giocatore (si parlava di Eto'o), sono una squadra. Dovremo puntare sull'aggressività e l'intensità di gioco come quando ho affrontato (e vinto) l'Inter alla guida di altre squadre, ma a differenza di allora oggi dispongo di un tasso tecnico superiore". Ritorna poi sulla gara di Manchester, "dalla quale dobbiamo trarre la convinzione che possiamo reggere il confronto e lottare contro squadre di livello, convinzione però che non deve sfociare in presunzione". Infine un pensiero per i tifosi: "Sentiamo certamente il loro affetto, ma non la pressione".

Amauri c'è - Al termine dell'allenamento della vigilia, Gigi Del Neri ha diramato l'elenco dei convocati per la gara di stasera contro l'Inter. Questo l'elenco: Motta, Chiellini, Felipe Melo, Sissoko, Marchisio, Iaquinta, Del Piero, Amauri, Manninger, Aquilani, Quagliarella, Bonucci, Lanzafame, Grygera, Pepe, Martinez, Krasic, De Ceglie, Storari, Costantino, Legrottaglie.

Del Piero dovrà testimoniare a Napoli - Dopo l'ultima udienza, con la sua sfilata di testi importanti (Collina, Abete, Valentini, Papi, Tombolini, tre giornalisti che hanno testimoniato l'impossibilità di truccare il sorteggio), si va velocemente verso le prossime udienze di martedì 12 e martedì 19 maggio; la lista dei futuri testimoni è ancora lunga: c'è Moratti (se la difesa di Moggi non vi rinuncerà lasciandolo ai suoi matrimoni in famiglia), potrebbero esservi Tavaroli e Cipriani (a meno che per i pedinamenti ai Moggi non valgano gli atti processuali di Milano), Spinelli, il notaio Tavassi, gli arbitri Rosetti e Bergonzi, gli assistenti Calcagno e Pirondini, e altri giornalisti. E poi, chiamati dalla difesa di Massimo De Santis, anche i calciatori: Alex Del Piero, Ibrahimovic, Nesta, Seedorf, Frey, Ledesma. Sono state depositate dalla difesa di Moggi altre 163 intercettazioni (e ne sono state promesse altre per il 12 ottobre), con protagonisti Gianni Petrucci, Giancarlo Abete e Ruggiero Palombo; e poi Collina, Paparesta, Ghirelli. Se la Presidente Casoria accoglierà l'istanza dei legali di Moggi, la trascrizione sarà affidata al perito del tribunale, ingegner Porta. Lo stesso che ha stabilito che a dire 'Collina' nella celeberrima Facchetti-Bergamo fu proprio Giacinto Facchetti; questo a prescindere del fatto che, vista la Facchetti-Mazzei del giorno prima, fosse fondamentale stabilirlo.

Krasic: Tra Juve e Inter non ho avuto dubbi - In un'intervista a 'La Stampa' Milos Krasic spiega come la partita di stasera avrebbe potuta disputarla dall'altra parte in maglia nerazzurra. Se solo avesse seguito il consiglio del suo capitano nella Nazionale serba, Dejan Stankovic: "Mi aveva detto che dovevo venire in Italia perché il campionato è di primo livello. E che non avrei avuto problemi. So che anche loro erano interessati a me, e Dejan ogni tanto me lo diceva: 'Dai, vieni con noi'. Ma da quando è arrivata l'offerta concreta della Juve, ripeto, non ho avuto alcun dubbio sulla scelta". E, potenza della Storia, per la Juve si è tagliato anche lo stipendio: "Quando è arrivata l'offerta, conoscevo la storia del club e la reputazione: non ho avuto dubbi". E' entusiasta dell'accoglienza ricevuta: "Fenomenale l'accoglienza del club, dei compagni, della gente: tutti mi hanno dato il massimo aiuto. Sono felice dell'accoglienza dei tifosi, perché ho sentito il loro affetto fin dalla prima partita. Penso che abbiano capito che voglio dare il massimo, ogni volta". E' ottimista sul tipo di partita che la Juve stasera disputerà: "Perché stiamo diventando una squadra. Credo nel gioco del collettivo e nell'organizzazione, anche se tra noi c'è sempre un singolo che può spuntare e fare la differenza". Il pareggio di Manchester è un'iniezione di fiducia: "Abbiamo più fiducia: la strada è giusta per costruire una squadra compatta". Il paragone con Nedved lo inorgoglisce, ma sa benissimo che non bastano i biondi capelli al vento a farne il clone di Pavel: "Il paragone probabilmente lo fate perché sono biondo, visto che sono ancora molto lontano dai risultati che ha ottenuto lui. E devo lavorare tanto: per una carriera come Nedved, chiunque firmerebbe. Mi piacerebbe conoscerlo".

Chiellini vede il rinnovo e giura fedeltà - In un'intervista rilasciata a Tuttosport, Giorgio Chiellini parla del suo imminente rinnovo di contratto sino al 2015 ("Lo considero un gesto importante da parte della società"), e dichiara che non andrà mai all'inter ("Mai. Io la Juve ce l’ho dentro e non potrei vedermi con quella maglia addosso") in quanto punta a diventare una bandiera della Juventus, pur rispettando la fila ("Quando avrò 17 anni di Juve alle spalle forse sì. Del Piero era e resta la nostra bandiera, dopo di lui c’è Buffon. Io sono al sesto anno, ne ho ancora di lavoro davanti. Però sto bene e sono felice"). Riguardo alle polemiche con l'Inter sugli scudetti, invece, a sorpresa si chiama fuori: "Onestamente certe prese di posizione si possono evitare ma, tanto per essere schietto, a noi la storia degli scudetti non frega più di tanto. A noi giocatori, intendo. Mi sa che si tratta di polemiche più ad alto livello". Caro Giorgio, va bene smorzare i toni, ma non esagerare.

Serie B - Nella 7a giornata del torneo cadetto, vincono le principali favorite alla promozione in A. Continua la marcia del Siena di Conte (2-0 in casa contro il Modena), vittorie esterne per l'Atalanta sul Sassuolo e per l'Empoli a Cittadella. In attesa dell'impegno del sorprendente Novara lunedì a Varese, torna alla vittoria anche il Torino in casa contro la matricola Portogruaro. Risultati: Albinoleffe-Pescara 1-2; Cittadella-Empoli 2-3; Grosseto-Frosinone 2-0; Piacenza-Padova 2-2; Reggina-Vicenza 3-2; Sassuolo-Atalanta 0-2; Siena-Modena 2-0; Torino-Portogruaro 2-1; Triestina-Crotone 3-0. In classifica quella dei bianconeri toscani sembra una prova di fuga, a 17 punti, contro 13 dell'Empoli e del Novara (quest'ultimo però con una partita in meno).

Ancora Mourinho-show - Il tecnico del Real Madrid anche in Spagna non perde l'abitudine di allestire autentici one-man show durante le conferenze stampa. Obiettivo degli strali del tecnico merengues ancora una volta sono i giornalisti spagnoli, che nei giorni scorsi si erano lamentati per la riduzione dei tempi dedicati alla stampa, sia per ciò che riguarda le interviste che per gli allenamenti, tenutisi in questa settimana integralmente a porte chiuse senza i canonici 15 minuti aperti ai giornalisti. Lo special-one si è presentato alla conferenza stampa di vigilia del match col Deportivo munito di foglietto con i minuti dedicati da ogni giocatore blanco alle interviste nell'ultimo mese. "Sono circa 10 ore in totale, dovete ritenervi dei privilegiati. Nessun club al mondo ha questo tipo di atteggiamento nei confronti della stampa".

Allunga il Valencia - Il Valencia va e grazie alle reti di Aduriz nel primo tempo e di Vicente nel finale si impone per 2-1 al Mestalla sull'Athletic Bilbao, portando a 4 i punti di distacco sulle due più prossime inseguitrici, Barça e Villarreal, impegnate oggi rispettivamente contro il Maiorca e il Racing Santander: la Real Sociedad ha sconfitto di misura in casa l'Espanyol, mentre lo Sporting Gijon, sotto di due reti, è riuscito a riagguantare il pareggio col Saragozza per merito di una doppietta di Sinama-Pongolle.

Delusione Man U - Ieri il Manchester United ha sprecato una buona occasione, quella di appaiare, almeno provvisoriamente, in testa alla classifica il Chelsea che oggi affronta l'Arsenal nel derby londinese: è stato un brutto 0-0, quarto pareggio esterno consecutivo, contro il Sunderland: Ma la cosa più grave, per i Red Devils, è che il risultato sta stretto ai Black Cats, che hanno fatto per larghi tratti la partita. Il Tottenham ha battuto in rimonta l'Aston Villa grazie alla doppietta di uno scatenato Van der Vaart, al 48' e al 75', dopo che gli ospiti erano inizialmente passati in vantaggio per merito di Albrighton. Da registrare poi i pareggi per 1-1 tra West Bromwich e Bolton e West Ham e Fulham, la vittoria esterna dell'Everton sul Birmingham per 2-0, e i successi interni dello Stoke City sul Blackburn (1-0) e del Wigan sul Wolverhampton (2-0).

Vola l'incredibile Mainz - Inarrestabile il Mainz, che conquista la sua settima vittoria su sette gare della Bundesliga, eguagliando il record detenuto da Bayern Monaco (1995-96) e Kaiserslauten (2001-02). E i punti in classifica sono ovviamnete 21, sei più del Borussia Dortmund che attende la visita del Bayern. La vittima di turno dei ragazzi terribili di Thomas Tuchel è l'Hoffenheim, liquidato con un 4-2: subito in rete al 2' con Allagui il Mainz è raggiunto dall'Hoffenheim al 41' con Ba; ma nella ripresa chiude i conti con Szalai (47'), Holtby (59') e Schürrle (su rigore, 74'), in mezzo un lampo dell'Hoffenheim con Sigurdsson (64'). Solo un pareggio per 1-1 per il Wolfsburg di Diego e Dzeko sul campo del Borussia Mönchengladbach. Va peggio allo Schalke 04, che va sotto a Norimberga. L'Amburgo, dimenticando i dispiaceri contro Wolfsburg e Werder, batte in rimonta il Kaiserslauten, mentre il Friburgo prevale per 3-2 sul Colonia.


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