Del Piero: Noi e l'Inter? Amici non è la parola giusta.

News, 4 ottobre 2010.

Del Piero: Con l'Inter amici non è la parola giusta. Del Neri: Stiamo crescendo, ma guai a cullarci! Pavel Nedved con Andrea a fianco dei bianconeri. Chiellini: Il risultato è giusto. I soliti tifosi nerazzurri. Le convocazioni di Prandelli: i bianconeri sono quattro. De Laurentiis si scaglia contro Fifa e Uefa. Vittoria del Real e pari del Barça. Il Chresea riprende a correre. Il Borussia prova a rincorrere il Mainz. Rennes in vetta alla Ligue 1. Eriksson sulla panchina del Leicester.

Del Piero: Amici mai - Patetico tentativo su Sky di dichiarare la nascita di una bella amicizia tra Juve e Inter; a Del Piero è stato dunque chiesto se adesso Juve e Inter potevano dirsi amiche, ma Alex non è esattamente dello stesso parere: "Se siamo amici noi e l'Inter? Amici non è la parola giusta. Certo, se riusciamo a giocare così, con grinta ma senza nervosismi, è un bene per tutti. Le scarpate non sono mancate, ma tutto è rientrato nei limiti. Siamo stati tutti intelligenti a non finire in altri atteggiamenti, da questo punto di vista è molto positivo". La Juve di ieri sera gli è piaciuta: "La squadra si è dimostrata solida, abbiamo concesso poco in difesa rispetto al passato e ci sono dei passi in avanti palesi".

Del Neri: Stiamo crescendo, bisogna continuare - Non si accontentava a priori del pareggio al Meazza Gigi Del Neri, ma questo pareggio, per come è venuto, lo soddisfa: "Il primo tempo abbiamo avuto due tre occasioni, l'Inter pure, è stata una partita giusta, il risultato è giusto - dice ai microfoni di Sky - il bilancio al termine di un ciclo importante di partite è buono. Siamo più attenti in fase difensiva e questo significa che la tensione con cui si scende in campo è migliorata, c'è più aiuto, abbiamo contenuto l' attacco del Manchester giovedì e oggi quello dell'Inter, è un buon auspicio per il futuro". L'importante è continuare: "Crediamo in quello che facciamo. La squadra è cresciuta ma non dobbiamo cullarci. C'è sempre da lavorare. Mi interessava la crescita, la convinzione, questi risultati danno energie positive senza dimenticare che dobbiamo sempre dare il meglio".

Pavel Nedved al Meazza coi bianconeri - C'era anche Pavel Nedved sul terreno di gioco di San Siro con Andrea Agnelli, e poi in tribuna. Si parla per lui di un futuro dirigenziale nello staff bianconero, ma il biondo Pavel sull'argomento glissa, a lui basta essere lì: "Io prossimamente dirigente? Sono qui per vedere una bella partita di calcio, Agnelli è un amico e gli sono grato per essere qui. Non so come finirà, anche se devo dire che un po' mi pesa essere sul campo e non poter giocare...".

Chiellini: Risultato giusto - Giorgio Chiellini ritiene giusto e più che meritato il pareggio a reti inviolate ottenuto dai bianconeri al Meazza: "Il risultato per come ho visto io la partita è sicuramente giusto - dice a Sky - Potevamo vincere o perdere, abbiamo limitato al meglio i loro campioni come Eto'o o Sneijder che non ha trovato tanto spazio tra le linee, però ripartivamo molto bene e per poco non siamo andati a segno con Quagliarella. Abbiamo lavorato in settimana con i video per migliorarci difensivamente, lo stato di forma di Eto'o era impressionante e per le nostre caratteristiche soffriamo un po' sul lungo, però con tutto il rispetto per Eto'o bisognava fermarlo senza dargli la profondità: non potevamo prendere gol come il Werder Brema a San Siro. L'occasione di Milito? Siamo rimasti quasi tutti fermi, bisognava uscire. Se andrei all'Inter? Ho già risposto in settimana, sono situazioni intoccabili... Krasic? Può fare la differenza, lui come Aquilani che dà geometrie e tempi di gioco alla squadra. Aver registrato la difesa fa piacere".

I soliti tifosi nerazzurri - Allo stadio Meazza non sono mancati momenti di tensione, ancor prima dell'inizio dell'incontro Inter-Juventus. Decine di poliziotti in tenuta antisommossa sono stati costretti ad intervenire per evitare il contatto tra le due tifoserie nelle scale d'accesso al settore ospiti e hanno dovuto effettuare un paio di cariche contro un centinaio di tifosi interisti che cercavano di entrare in contatto con quelli bianconeri all'ingresso della Torre numero 3 che conduce al settore ospiti. Poi con stucchevole ripetitività, alludendo all'esposto della Juve in cui si chiede la revoca dello scudetto 2006 assegnato all'Inter dal tifoso Guido Rossi, i supporters nerazzurri non hanno saputo far di meglio che riprodurre su uno striscione la scritta che Materazzi esibì su una sua maglietta dopo la finale di Madrid: l'immagine della Champions e la scritta "Rivolete anche questa?". No, semmai sarebbe il Bayern a doverla rivolere, quella. A noi basta tutto quello che ci hanno fatto togliere, tutto. Questo per non citare altri striscioni in cui i tifosi juventini venivano definiti 'i retrocessi'. Non sono mancati striscioni contro Andrea Agnelli.

Quattro i bianconeri convocati da Prandelli - Cesare Prandelli ha diramato l'elenco dei 23 giocatori convocati in Nazionale per il doppio impegno di qualificazione a Euro 2012 contro Irlanda del Nord e Serbia: tra essi i bianconeri Bonucci, Chiellini, Marchisio e Pepe. Questo l'elenco completo: Viviano (Bologna), Sirigu (Palermo), Mirante (Parma); Cassani (Palermo), Chiellini (Juventus), Bonucci (Juventus), Criscito (Genoa), Zambrotta (Milan), Gastaldello (Sampdoria), Bovo (Palermo), Antonelli (Parma); Pirlo (Milan), De Rossi (Roma), Palombo (Sampdoria), Lazzari (Cagliari), Marchisio (Juventus), Mauri (Lazio), Pepe (Juventus); Borriello (Roma), Cassano (Sampdoria), Gilardino (Fiorentina), Pazzini (Sampdoria), Rossi (Villarreal). La Nazionale, attualmente al comando del gruppo C a punteggio pieno, disputerà la prima delle due gare in trasferta, a Belfast contro l'Irlanda, venerdì 8, e la seconda a Genova martedì 12 contro la Serbia. Raduno oggi a Coverciano entro le 12.30, allenamento alle 16.30: Per martedì e mercoledì è prevista doppia seduta di allenamento, giovedì allenamento solo al mattino e poi partenza per Belfast.

De Laurentiis contro Fifa e Uefa – Ai microfoni di Rai Sport il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis si è scagliato contro i vertici del calcio internazionale, accusandoli di creare intralci al lavoro dei club con un’inadeguata strategia in materia di calendari: "Il calcio è stato impostato male nella tempistica e nell'organizzazione: saremmo dovuti intervenire noi, veri padroni del calcio, per contrastare quei finti padroni del calcio che pongono le società di fronte a continue difficoltà. Noi oggi affrontavamo una difficilissima gara di campionato dopo essere rientrati appena due giorni fa da una trasferta pesantissima, in un paese difficile, tanto è vero che mister Mazzarri ha avuto un piccolo calo di pressione a fine partita; ora poi ci verranno sottratti per due settimane proprio quei giocatori che stanno ancora raggiungendo il meglio della condizione, avendo partecipato ai Mondiali quest'estate e non avendo potuto effettuare tutta la preparazione atletica".

Real a valanga, Barça stop - Nella sesta giornata della Liga spagnola goleada del Real Madrid, che sommerge con sei goal il malcapitato Deportivo La Coruña. A segno Cristiano Ronaldo due volte, Di Maria, Özil e Higuain. Passo falso invece per il Barcellona, al quale non basta il solito goal di Messi per avere la meglio sul Maiorca al Camp Nou. Vince anche il Villareal contro il Santander e rimane la prima inseguitrice della capolista Valencia. Prime posizioni: Valencia 16, Villareal 15, Real Madrid 14, Barcellona 13.

Il Chelsea torna alla vittoria - Regolando a Stamford Bridge l'Arsenal nel derby londinese, i Blues riprendono la loro marcia nella Premier League, dopo la sconfitta della settimana scorsa col Manchester City. Drogba e Alex regalano la vittoria alla capolista. Dietro avanza il Manchester City, che batte 2-1 in casa il Newcastle e si propone come principale antagonista dei Blues. Purtroppo però la squadra di Mancini ha perso per sei mesi Ben Arfa, vittima di una grave infortunio, frattura di tibia e perone, conseguenza di un intervento di De Jong. Acque agitate invece a Liverpool, dove i Reds perdono ancora ad Anfield contro il Blackpool (1-2) e si ritrovano nei bassifondi della classifica. Prime posizioni: Chelsea 18, Manchester Cty 14, Manchester Utd 13.

Il Borussia Dortmund abbatte il Bayern - Il Borussia Dortmund si issa al secondo posto della Bundesliga dopo 'l'invincibile' Mainz, battendo il Bayern soffrendo un po' nel primo tempo ma venendo fuori nella ripresa con un tiro di Barrios (deviato da Badstuber) e una rete di Sahin. Nelle altre due partite domenicali sesta sconfitta su sette partite per lo Stoccarda di Camoranesi e Molinaro che, battuto in casa dall'Eintacht Francoforte, rimane in fondo alla classifica a quota 3. Finisce invece in parità,2-2, la sfida tra Bayer Leverkusen e Werder Brema.

LIgue 1: il Rennes in vetta - Il Rennes, battendo il Tolosa per 3-1, è balzato in vetta alla Ligue 1, sopravanzando il Saint-Etienne, fermato ieri dal Marsiglia. Importante anche il successo sempre per 3-1, del Lille sul Montpellier, visto che la vittoria gli consente di salire al terzo posto. Paris Saint-Germain e Nizza ferme sullo 0-0.

Eriksson al Leicester - Torna a sedersi su una panchina Sven Goran Eriksson: è quella del Leicester, squadra che milita nella Championship (la serie B inglese). Va a sostituire una nostra vecchia conoscenza, il portoghese Paulo Sousa. Fatali all'ex centrocampista anche di Inter e Borussia Dortmund sono stati i risultati deludenti di questo inizio stagione, che hanno portato la squadra inglese all'ultimo posto in classifica.


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