News, 8 ottobre 2010.
De Ceglie: Ventinove sulla maglia, ventinove gli scudetti. Chiellini: Torneremo grandi, i tifosi sentono la società più vicina e pazientano. Felipe Melo: spot per la Juve ai brasiliani. Ieri lavoro di tecnica e tattica. E Rinaudo tornerà fra tre mesi. Agnelli presenta la Juventus alla City. Sony partner Juventus per il nuovo stadio. La formazone di Prandelli. Arbitrerà il francese Chapron. I precedenti tra le due Nazionali. Martina smentisce possibile cessione di Buffon a gennaio. Peruzzi: Lippi per ora non tornerà a guidare una squadra di club. Ziffirelli contro i Della Valle. Un esonero durante il match.
De Ceglie: Porto sulle spalle il 29, come i nostri scudetti - Sembra che oltre ai tifosi anche i giocatori bianconeri mostrino rinnovato orgoglio di far parte della squadra più scudettata d'Italia, quella dei 29 scudetti. Ventinove scudetti, come quelli che sente fortemente appartenere alla storia bianconera Paolo De Ceglie, il ventiquattrenne valdostano prodotto del vivaio, cresciuto calcisticamente nella Juventus, fin dai tempi della Scuola Calcio. Il suo numero di maglia è il 29 e per lui quel numero sulla maglietta racchiude il suo pensiero su Calciopoli: "Calciopoli? Dico solo che ho come numero di maglietta il 29, il numero degli scudetti vinti dalla Juve". Questo ha dichiarato a un'intervista esclusiva a 'Tuttosport', in cui spiega perché finalmente "si può fare qualcosa di grande", perché "Dirigenti, allenatore e giocatori lavorano tutti nella stessa direzione". Il suo idolo è Alex Del Piero: "Giocarci assieme è un sogno, è l'esempio per tutti noi. I primi tempi non riuscivo a crederci: sto giocando con Alex". Dei nuovi arrivati parla benissimo di Krasic: "Un professionista serio. Ha una velocità pazzesca, gran piede e può fare la differenza". La sua massima aspirazione, come quella di ogni calciatore, è la Nazionale: "Credo che un giocatore italiano della Juve non possa non pensarci. Se faccio bene con la Juve, posso ambirci".
Chiellini: Grandi fra quattro anni - Giorgio Chiellini, 'colonna' della Juve e della Nazionale italiana, entrambe impegnate in un'operazione 'rinascita', si mantiene prudente nel quantificare i tempi che serviranno ad entrambe per diventare grandi; e per entrambe, in un'intervista a 'La Stampa', preconizza un futuro da grande fra quattro anni. E traccia la strada bianconera: "Quest'anno l'obiettivo è andare in Champions League per tanti motivi, compreso invogliare i campioni a venire da noi l'anno prossimo". Perché all'estero chiamarsi Juve non basta, non più: "Forse colpisce ancora gli italiani ma chi è all'estero cerca un club che gli dia la migliore vetrina europea". E 'sente' che i tifosi sapranno aspettare: "E' cambiato il clima con i tifosi che sono più pazienti: con il Palermo ci hanno chiamato sotto la curva per applaudirci nonostante la sconfitta e il fatto che fossimo incavolati neri. credo che nel rapporto con i tifosi conti molto la presenza di Andrea Agnelli: si sentono più partecipi e più vicini alla società". Sul suo rinnovo contrattuale è assolutamente sereno: "Materialmente non ho firmato il rinnovo perchè non ho il dono dell'ubiquità: lo farò al ritorno dalla Nazionale. Ci sono da sistemare piccoli dettagli ma c'è stata una stretta di mano e vale come una firma per me e per loro". E spiega perché sembri più a suo agio nel guidare di quella azzurra che quella bianconera: "Prandelli chiede le cose che abbiamo sempre fatto, Del Neri invece pretende movimenti diversi da quelli abituali e ci vuole più tempo per impararli. Ho parlato con chi l'ha avuto come allenatore e mi hanno detto tutti la stessa cosa: all'inizio si fatica moltissimo a capirlo, poi si viaggia che è un piacere".
Felipe Melo: prove di juventinità - Felipe Melo sembra intenzionato a proseguire nel suo tentativo di ricostruirsi un'immagine positiva, agli occhi dei tifosi soprattutto, dopo la tempestosa scorsa stagione in cui, tra prestazioni scadenti, intemperanze in campo e rapporti tesi con la tifoseria, ne erano successe di tutti i colori. E ieri, sul sito 'Globoesporte' così ha presentato la Juve ai tifosi brasiliani: "Voglio farvi conoscere la Juve. Per chi non lo sapesse la Juve è la squadra con più tifosi in Italia. Quasi il 30% degli italiani tifano per questo storico club, che è quello che ha vinto più scudetti di tutti. Sono molto orgoglioso di vestire questa maglia. Abbiamo un centro di allenamento moderno, con sette campi e con tutte le strutture di cui un atleta ha bisogno. In una delle foto in cui mi vedete sono vicino a un mito, Alessandro Del Piero, qui lui è il re. E' in questa squadra dal 1993 e ha segnato più di 300 gol con questa maglia. Quando gli ho chiesto di posare per una foto per i brasiliani è venuto di corsa".
Allenamento mattutino su tecnica e tattica - Dopo la seduta di lavoro atletico di mercoledì pomeriggio, giovedì mattina a Vinovo la squadra ha lavorato soprattutto su tecnica e tattica. Del Neri aveva a disposizione il gruppo, al netto dei nazionali e degli infortunati, integrato da alcuni giovani della Primavera. De Ceglie e Traoré hanno continuato il lavoro differenziato, previsto dal loro programma personalizzato di recupero. Per tutti gli altri, dopo il riscaldamento, la seduta si è sviluppata svolgendo una serie di esercizi che simulavano sul campo diverse situazioni tecnico-tattiche.
Irlanda del Nord-Italia a un francese - Sarà l'arbitro Tony Chapron, designato dall'UEFA, a dirigere Irlanda del Nord-Italia al Windsor Park di Belfast valida per il gruppo C delle qualificazioni a Euro 2012. Assistenti Emmanuel Boisdenghien e Fredji Harchay. Chapron ha diretto 3 volte la selezione Under 21 azzurra con un bilancio favorevole agli azzurrini: 2 successi ed 1 pareggio. L'arbitro francese conta anche due precedenti con club italiani nelle coppe europee, dove si registra una vittoria della Roma per 2-1 in Europa League contro il Basilea nel 2009/2010 ed una sconfitta della Samp per 3-0 in coppa Uefa contro lo Standard Liegi nel 2008/2009. Il 38enne francese in patria nell'ultimo periodo è stato molto discusso per la sua presunta permalosità di fronte alle proteste; in particolare Chapron e Boisdenghien sono stati vivacemente contestati durante Lens-Lille, dell'11 settembre: nel primo tempo era stato espulso Roudet, del Lens, per un applauso ironico, all'inizio della ripresa ammonito e poi espulso Jemaa, sempre del Lens, per proteste; a questo punto un tifoso locale aveva colpito con un proiettile di gomma l'assistente Boisdenghien, che si era accasciato al suolo; poi, soccorso, era stato in grado di continuare la gara.
Anche diversi fischietti italiani saranno impegnati in campo internazionale: Orsato, assistito da Ayroldi e Di Fiore arbitrerà Armenia-Slovacchia; Damato, assistito da Copelli e Manganelli arbitrerà Grecia-Lettonia; Rocchi, assistito da Grilli e Tonolini, dirigerà Repubblica Ceca-Scozia; Tagliavento, assistito da Cariolato e Iannello, sarà l'arbitro di Inghilterra U21-RomaniaU21. Italia U21-Bielorussia U21 sarà diretta dal greco Koukoulakis.