Del Neri ci crede: Atteggiamento e spirito da Juve! Andrea Agnelli: Vittoria di squadra.

News, 31 ottobre 2010.

Del Neri: Saremo protagonisti, giocando così, da squadra. Andrea Agnelli: Vittoria di squadra. Felipe Melo: Possiamo arrivare in fondo. Del Piero: Adesso è capocannoniere assoluto e solitario, staccato Boniperti. Pepe: Gioco dove sono utile alla squadra. Marotta: Lodi per Krasic, Agnelli e Del Neri. Infortunati di turno: Chiellini, De Ceglie e Martinez. Vince la Primavera. Serie B: Giornata ok per Novara, Varese e Atalanta. Totti: espulsione e crisi di nervi. Il Barça risponde al Real. Il Chelsea vola, il City si ferma. Bundesliga: vince il Wolfsburg, sconfitto il Werder.

Del Neri: Non abbiamo limiti, saremo protagonisti - Lo aveva detto, nella conferenza stampa prepartita, Gigi Del Neri: non firmava a priori per il pari, credeva nelle possibilità di questa Juve pure decimata da squalifiche e infortuni (e continua a piovere sul bagnato). Aveva ragione lui, e adesso può davvero presentarsi entusiasta e d esultante ai microfoni di Sky: “Questa Juventus ha dimostrato d’aver sette vite, tutti si sono sacrificati, attraverseremo anche dei momenti meno buoni in campionato, ma l’atteggiamento e lo spirito dimostrato è quello da Juve ed è quello che mi interessa”. Gianluca Vialli gli ricorda, e lo farà anche Con Del Piero, una famosa vittoria bianconera a Milano nel 19994-94, una gara che diede a quella Juve la consapevolezza di poter lottare per lo scudetto; ma questa Juve lo è, da scudetto? "Da protagonisti sicuro, il titolo… non abbiamo limiti - dice Del Neri - giochiamo domenica dopo domenica, poi vediamo a maggio dove arriviamo. Certo, questo spirito e l’immagine della Juve è quello di una squadra che può lottare per ogni obiettivo con un miglioramento continuo domenica dopo domenica". Spiega poi le mosse tattiche che hanno consentito ai bianconeri di vincere la partita, giocando "da squadra, compatti. La difesa ha coraggio, è consapevole di quello che fa, i centrocampisti aiutano, e i nostri attaccanti sono importanti e devo dire che Del Piero e Quagliarella, oltre i gol, hanno fatto un gran lavoro su Pirlo.  Contro di noi, le squadre danno il massimo: non dobbiamo cullarci per quello fatto oggi, ma da qui dobbiamo ripartite. Il rispetto che abbiamo mostrato stasera va sempre messo in campo".

Andrea Agnelli: 'E' stata una vittoria della squadra' - Per il Presidente Andrea Agnelli il successo dei bianconeri sul campo del Milan è la dimostrazione di quanto sia forte lo spirito di gruppo dei ragazzi di Del Neri: "Stasera non parlerei dei singoli - dice ai microfoni di Sky - E' stata una vittoria della squadra. Tutti hanno lavorato per un obiettivo comune. Arriviamo da un periodo di trasferte insidiose, come questa, quella di Manchester e quella sempre qui a San Siro contro l'Inter, tutte superate senza sconfitte. Il futuro di Del Piero? Ripeto, stasera è giusto parlare di tutta la squadra".

Felipe Melo: Undici e più leoni - Felipe Melo ha giocato forse oggi la sua miglior partita in bianconero: chiusure, ripartenze, alleggerimenti, persino impostazione. E quando esce è giustamente raggiante: "Quelli che hanno giocato sono stati tutti leoni. Nessuno credeva nella Juve - dice a Sky - ma abbiamo dimostrato di essere una grande squadra. E' la vittoria della carica. Penso che sia nata una nuova Juve, abbiamo tanto da lavorare ma siamo sulla strada giusta, possiamo arrivare in fondo. L'Inter e il Milan hanno qualcosa in più, ma siamo sulla strada giusta". Ha ribadito gli stessi concetti su Mediaset Premium, con in più un aggiunta: la dedica della vittoria a Giorgio Chiellini, infortunato dell'ultimissima ora, uno che, come dice Melo "è uno che ha la grinta".

Del Piero: 179, e Boniperti è alle spalle - Ancora una volta del Piero è decisivo a San Siro spedendo il diavolo all'Inferno: era già successo dopo la squalifica di Ibra, nel 2006, quando mandò letteralmente in goal Trezeguet, è ricapitato ora, dopo la squalifica di Krasic, quando in goal è dovuto andare lui. Corsi e ricorsi, aveva ragione Galliani. Ma quello di ieri sera per Alex è un goal speciale, il numero 179, quello che gli consente di lasciarsi alle spalle Boniperti e lo incorona cannoniere assoluto di tutta la storia bianconera. E non solo il goal ha un sapore speciale, anche questi tre punti, che sono come tutti gli altri solo sul piano strettamente aritmetico: "Quando ci sono queste partite metto in preventivo di tutto - dice Del Piero a Sky - valgono sempre tre punti come qualsiasi altra partita, però hanno un sapore speciale. A San Siro non vincevamo poi da tempo ed è un momento particolare per via degli infortuni e anche stasera abbiamo perso prima Chiellini e poi De Ceglie e Martinez. Quindi l’impegno e la voglia che avevamo, le abbiamo scaricate nell’entusiasmo che avete visto". E poi racconta il goal 'storico': "Pensavo che Momo segnasse, ma istintivamente mi è venuto di seguirlo: meno male così ho segnato di collo pieno..." Di fronte all'evocazione, da parte di Vialli, di Juve-Milan del 1994-95 e dell'importanza che rivestì nell'economia di quel campionato, Alex osserva: "Luca ha sempre ragione a prescindere, me la ricordo bene… ci sono delle tappe importanti nel processo di squadra e speriamo che quella di questa sera lo sia anche se è giusto essere entusiasti stasera, poi da domani la nostra bravura sarà quella di portarsi dietro l’entusiasmo ma da ricominciare da zero. C’è ancora tantissimo da fare, dobbiamo sfruttare ogni occasione".

Pepe: Disponibilità totale - Simone Pepe, partito dalla panchina, è entrato in campo a gara in corso, per sostituire Paolo De Ceglie, ennesima vittima dell'ecatombe bianconera, ed ha perciò dovuto ricoprire un ruolo per lui insolito, quello di terzino; in realtà negli ultimi tempi, vista la penuria di esterni di difesa in casa Juve, si era pensato per lui ad una trasformazione 'alla Zambrotta', ma dice Pepe a Sky "abbiamo improvvisato, non avevamo provato niente, ma io avevo dato la mia disponibilità. Mi fa piacere perché ho aiutato la squadra. Io mi metto a destra o sinistra, dove sono utile alla squadra". Il paragone con Zambrotta gli sembra al momento eccessivo: "Con Zambrotta ci può essere un paragone per ruolo, ma Gianluca è un campione assoluto". Sulle prospettive della squadra dice, con prudente realismo: "Juve da scudetto? La Juve deve pensare prima al Salisburgo e poi al Cesena".

Marotta: da Krasic al... fantasma di Moggi - In una lunga intervista al 'Corriere della Sera' Beppe Marotta ha parlato a 360° di questi suoi primi mesi in casa Juve. E' partito dall'argomento del giorno, il 'caso Krasic': "Niente sconti? Non cambia la valutazione: non si tratta di un comportamento antisportivo e il termine simulazione non è da collegare a Krasic. Ora che faremo? Siamo obbligati ad accettare la sentenza, ma nelle sedi opportune proporremo una modifica o almeno una maggior chiarezza su questa norma. Meglio farsi 'arrestare' subito? Proprio così. Quindi, o si dà spazio e credibilità al fattore umano, cioè abbiamo fiducia in quello che arbitro e guardalinee vedono, altrimenti la tecnologia la si introduce per tutto". Poi ha parlato dell''uomo' Krasic: "Krasic mi ha sorpreso non solo per le prestazioni, ma anche per il coinvolgimento nel progetto. Ha l’emotività, la fame di giocare di un giovane della Primavera. Dopo la partita di Bologna l’ho dovuto risvegliare: è stato un’ora immobile con le mani nei capelli. Per lui questa è una situazione sconvolgente". Del suo approccio con la Juve: "Devi far fronte a grandi aspettative, sempre, ma grazie alla presenza del presidente Agnelli, che conosce l’odore del football, il mio inserimento è stato naturale". Loda Del Neri: "Eccezionale capacità di valorizzare le risorse a disposizione e grande cultura del lavoro". Sul mercato ripete il concetto più volte enunciato: "Se la Juve che ho costruito è quella giusta? Fa riferimento a un modello che risponde alle linee guida della società. Cosa vuol dire? Vuol dire che abbiamo lavorato bene tenendo conto del bilancio. A volte questo i tifosi non lo capiscono, ma vincere è anche avere una società a posto". La chiusura è tutta per Luciano Moggi: "Come si vive con il fantasma di Moggi? Non mi dà fastidio. È normale che ci sia un ricordo positivo legato ai grandi successi che ha contribuito a costruire. Io non posso immaginare che i tifosi bianconeri mi attribuiscano gli stessi meriti, sarà il tempo a valutare".

Ecatombe Juve - Arrivata a Milano già in emergenza e imbottita di ragazzi della Primavera, la Juve perde altri pezzi: un pezzo da novanta come Giorgio Chiellini non è nemmeno potuto scendere in campo, bloccato durante il riscaldamento da un guaio al polpaccio. Alla mezz'ora scontro tra De Ceglie e Bonera, fuori entrambi, per il bianconero una brutta botta ad un ginocchio. Al 56' è toccato a Martinez uscire per un taglio al piede.

La Primavera Juve batte l'Empoli - Per la Primavera bianconera non era un gran bel periodo, reduce da due sconfitte con la Fiorentina, una nel campionato e l'altra in Coppa Italia, oggi era il turno dell'Empoli. Tanto per cambiare anche la squadra di Bucaro era decimata. squalifiche, infortuni ed elementi importanti convocati in prima squadra. Ma ci hanno pensato Boniperti e Libertazzi a risolvere la pratica, un gran destro da fuori area per il primo, un tocco sottomisura da calcio d'angolo per il secondo, per il 2-1 finale.

Serie B: Vola il Novara, bene Atalanta e Varese - Il Novara non si ferma più, batte 3-0 l'Albinoleffe e prosegue la sua marcia, portandosi a + 6 sul Siena che domani sarà di scena a Sassuolo (con doppietta del solito Gonzales). L'Atalanta travolge con un poker (4-1) il Padova, mentre i biancorossi varesini espugnano il 'Menti' di Vicenza (0-1) e salgono così all'ottavo posto in classifica. Gli altri risultati: Livorno- Reggina 3-0; Empoli-Crotone 0-0; Cittadella-Grosseto 2-1; Portogruaro-Piacenza 0-0; Frosinone-Triestina 1-0; Pescara-Modena 0-2.

Crisi di nervi per Totti - La Roma ha vinto, 2-0 sul Lecce, ma la festa dei giallorossi è stata rovinata dall'espulsione di Francesco Totti, a un quarto d'ora dalla fine, per un parapiglia con Rube Olivera, proprio nell'azione del secondo goal della Roma. Al momento del lancio di Totti, che manderà Vucinic in rete, Olivera sgambetta Totti, che reagisce con uno spintone, subito ricambiato. L'arbitro Gervasoni espelle entrambi, e questo per Totti vuol dire saltare il derby. A questo punto Totti viene colto da una crisi isterica: vuole vendicarsi nei confronti di Olivera, lo insegue fino all'ingresso degli spogliatoi, trattenuto a fatica da Nevio Scala e da sei guardie.

Il Barça risponde al Real - Aveva iniziato il Real imponendosi sul campo dell'Hercules di Alicante: gli uomini di Mourinho, spaventati inizialmente dal goal di Trezeguet, avevano disputato una ripresa rabbiosa, pareggiando con Di Maria (in realtà una papera del portiere avversario) e riprendendo poi a volare con una doppietta del solito Cristiano Ronaldo. Ma il Barça non si è fatto pregare a rispondere, in serata. E che risposta! I blaugrana hanno sotterrato il Siviglia, con un 5-0, in una gara spettacolare, mai in discussione per un Barça decisamente troppo più forte dell'avversario di turno. Per la squadra di Guardiola doppiette di Messi e Villa, cui si aggiunge la rete di Dani Alves. Il Real rimane in testa alla classifica della Liga, ma i catalani restano in scia.

Il Chelsea prosegue la sua corsa, molla il City - Nella Premier League impegnate ieri le prime quattro: Chelsea, Arsenal e Manchester United hanno fatto bene, al contrario del City, che perde dunque terreno. Il Chelsea giocava sul campo del Blackburn, e ha prevalso, pur soffrendo: sotto dopo mezz'ora per un goal di Benjani, sono usciti da Ewood Park vincitori in rimonta grazie alla rete del pareggio di Anelka e poi al goal decisivo di Ivanovic. Rimane così soli in testa con cinque punti di vantaggio sulle seconde, che rimangono solo due, l'Arsenal, che solo in extremis è riuscito a piegare la resistenza del West Ham, e il Manchester United, che ha battuto il Tottenham per 2-0, con un goal di Vidic e, sul finale, una contestatissima rete di Nani. Cede invece il Manchester City, cui il rientro di Balotelli non è bastato per evitare una clamoroso caduto in casa del Wolverhampton (2-1). Altrri risultati: Everton-Stoke City 1-0; Fulham-Wigan 2-0.

Bundesliga: Bene Wolfsburg e Eintracht, male il Werder - Giornata positiva, la decima della Bundesliga, per il Wolfsburg che risale un po' la classifica battendo lo Stoccarda e lasciandolo nei bassifondi: 2-0 il punteggio, reti di Kjaer e Dzeko (su corner di Diego). Vittoria in trasferta per l'Eintracht sul St.Pauli. Sconfitta casalinga per il Werder Brema, ad opera del Norimberga. Il Mainz gioca oggi con la seconda della Bundesliga, il Borussia Dortmund, appena due punti sotto, e tenterà di mantenere la testa della classifica. Gli altri risultati: Colonia-Amburgo 3-2; Kaiserslautern-M'Gladbach 3-0; Schalke-Bayer 0-1.


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